
Lo Spritz: l'onda arancione che conquista il mondo del gusto italiano
Negli ultimi venti anni, l’Aperol Spritz ha conquistato il mondo, diventando un vero e proprio simbolo del made in Italy. Questo cocktail iconico, con la sua caratteristica onda arancione, ha trovato spazio nei centri storici delle città italiane e nelle località turistiche, diventando un must per chi cerca momenti di convivialità e relax. Il bicchiere ricolmo di ghiaccio e guarnito con una fetta d’arancia è ormai un elemento di arredo nei bar e nei ristoranti, nonché un protagonista di serie TV come “The White Lotus” ed “Emily in Paris”, che lo hanno elevato a simbolo di italianità in scenari internazionali.
Le origini dello spritz
La storia dello Spritz è affascinante e risale al XIX secolo, quando le truppe austro-ungariche, di stanza nel Nord Est dell’Italia, iniziarono a diluire il vino locale con acqua frizzante, trovandolo troppo forte. Questo semplice gesto ha dato vita a una bevanda che, nel corso degli anni, ha subito diverse evoluzioni. Oggi, la ricetta classica dello Spritz prevede l’uso di Prosecco e Aperol, un bitter dolce e aromatico che ha conquistato il mercato globale.
L’Aperol, creato nel 1919 dai fratelli Luigi e Silvio Campari a Padova, ha visto il suo potenziale esplodere nei primi anni 2000 grazie a un’intuizione di un bacàro veneziano. Con l’acquisizione da parte del Gruppo Campari nel 2003, è stata avviata una strategia di marketing mirata, ponendo l’accento sull’aperitivo e sulla richiesta di una bevanda meno alcolica ma più sofisticata rispetto a birra o vino.
La ricetta del successo
La semplicità della ricetta ha contribuito enormemente al successo globale dell’Aperol Spritz. Ecco come prepararlo:
- 3 parti di Prosecco
- 2 parti di Aperol
- 1 parte di soda
Questa combinazione ha reso l’Aperol Spritz il cocktail più consumato in Italia e ha permesso di espandere la sua presenza in Europa e oltre. Oggi è l’ottavo cocktail più bevuto nel mondo, con una crescente domanda di prodotti che offrono un’alternativa sparkling alla birra.
L’espansione internazionale
Il successo dell’Aperol è impressionante. Quando Campari ha acquisito il marchio, la produzione era di circa 30 milioni di bottiglie all’anno; oggi, ha raggiunto i 360 milioni, un incremento di dodici volte. Questo ha portato all’inaugurazione di una nuova linea produttiva, che promette di aumentare ulteriormente la capacità del 30%. Campari sta espandendo il proprio raggio d’azione a mercati internazionali, con particolare attenzione agli Stati Uniti e alla Cina, dove la penetrazione della birra potrebbe favorire l’accoglienza dello Spritz.
Negli ultimi anni, il mercato globale ha visto un crescente interesse per le bevande italiane, e l’Aperol Spritz ha cavalcato quest’onda, diventando un simbolo della cultura dell’aperitivo. Questa tradizione, radicata in Italia, si sta diffondendo anche all’estero, dove l’aperitivo sta diventando un’abitudine sempre più popolare.
L’Aperol Spritz, quindi, non è solo una bevanda, ma un vero e proprio fenomeno culturale che rappresenta convivialità e stile di vita italiano. La sua capacità di adattarsi a diversi contesti sociali e culturali, mantenendo freschezza e semplicità, lo rende ideale per ogni occasione, dal brunch al tramonto fino alle serate più eleganti. L’onda arancione dello Spritz continuerà a diffondersi, portando con sé un messaggio di convivialità e stile italiano che conquista sempre più palati in tutto il mondo.