Durante la recente edizione del Merano Winefestival, la trentesima in presenza, è stata svelata una delle nuove gemme enologiche dell’Alto Adige: il NAMA 2018, un superwine che promette di elevare ulteriormente il prestigio della cantina Nals Margreid. Con la direzione di Helmuth Köcher, noto come The WineHunter e fondatore della manifestazione, la serata è stata un vero tributo all’eccellenza vinicola di questa regione. Köcher ha sottolineato l’unicità di questo vino, richiamando le visioni lungimiranti di Sebastian Stocker, che già negli anni ’80 aveva anticipato la grandezza dello Chardonnay per il futuro dell’Alto Adige.
La missione di Nals Margreid
Nals Margreid si distingue per la sua missione di creare vini che riflettano l’essenza del territorio alpino, attraverso un attento studio delle microzone più vocate. Il NAMA 2018 è una cuvée di alta gamma, caratterizzata da un assemblaggio che vede il predominio dello Chardonnay (90%), affiancato da un 7% di Pinot Bianco e un 3% di Sauvignon. Questa combinazione non è casuale, ma il risultato di un lavoro meticoloso e di una ricerca costante per garantire la massima qualità. La cantina, con quasi un secolo di storia alle spalle, è immersa in un contesto naturale straordinario, un vero Atelier Natura dove eleganza e creatività si fondono.
La storia di Nals Margreid
La storia di Nals Margreid è affascinante e affonda le radici nel 1764, come testimonia la data incisa nel pavimento dell’antico edificio della cantina. Tuttavia, la cooperativa come la conosciamo oggi è stata ufficialmente fondata nel 1932, grazie all’unione di 32 famiglie di viticoltori che hanno deciso di collaborare per valorizzare le uve della zona. Oggi, la cooperativa conta 138 soci e gestisce 160 ettari di vigneti che si estendono tra Nalles, ai piedi della collina di Sirmian, e Magrè, in Bassa Atesina. Queste aree vitivinicole, con la loro diversità di terreni e microclimi, permettono di coltivare alcune delle varietà più rappresentative dell’Alto Adige, tra cui il Pinot Bianco, lo Chardonnay e il Sauvignon, componenti chiave del NAMA.
Il processo di produzione del NAMA 2018
Il progetto del NAMA è iniziato nel 2010 sotto la guida del kellermeister Harald Schraffl, il quale ha dedicato tempo e risorse nella ricerca dei vigneti più idonei e nel monitoraggio costante delle uve. La filosofia di sostenibilità è centrale nell’approccio della cantina, che si impegna a rispettare l’ambiente e a promuovere pratiche agricole responsabili. Ecco alcuni punti salienti del processo di produzione:
- Terreni e vitigni: Lo Chardonnay cresce a Magrè su terreni calcarei bianchi, mentre il Pinot Bianco e il Sauvignon prosperano su terrazzi a Nalles, a quote più elevate, tra i 500 e i 700 metri.
- Raccolta e selezione: Le uve vengono raccolte e selezionate a mano, garantendo che solo le migliori arrivino in cantina.
- Vinificazione: Le uve vengono vinificate separatamente e subiscono una fermentazione in piccole botti di rovere, seguita da un affinamento di 18 mesi.
- Assemblaggio e affinamento: Dopo la fase di assemblaggio, il vino riposa per 9 mesi in serbatoi di acciaio e per oltre un anno in bottiglia, permettendo al NAMA di sviluppare complessità e carattere.
Il risultato di questo lavoro è un vino che si presenta con un brillante giallo paglierino, punteggiato da riflessi dorati. Al naso, il NAMA 2018 offre una sinfonia di aromi: si percepiscono note di frutta dolce come pesca, caco e melone, accompagnate da freschi sentori agrumati di cedro e da un fondo iodato tipico dei migliori Pinot Blanc. La chiusura è impreziosita dalle note balsamiche del Sauvignon, che ricordano alloro e salvia.
Al palato, il NAMA si rivela pulito e armonioso, con una tensione che gioca su un equilibrio tra freschezza e sapidità. Le sensazioni amarognole aggiungono profondità al sorso, prolungando il finale e rendendo ogni assaggio un’esperienza indimenticabile. Questo vino, prodotto in sole 2.000 bottiglie, rappresenta un vero e proprio manifesto dell’haute couture enologica dell’Alto Adige, un’ode alla tradizione vitivinicola e alla creatività dei suoi produttori.
La presentazione di NAMA 2018 non è stata solo un momento di festa, ma ha anche messo in luce l’impegno di Nals Margreid nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo dell’Alto Adige, un territorio ricco di storia e cultura, che continua a produrre vini di assoluta eccellenza. Con ogni sorso di NAMA, si può assaporare la dedizione e la passione di un’intera comunità di viticoltori, uniti dalla volontà di creare vini che raccontano non solo il loro territorio, ma anche la loro storia.