Le città italiane dove il vino è protagonista: Alba, Siena e Olbia in cima alla lista

Le città italiane dove il vino è protagonista: Alba, Siena e Olbia in cima alla lista

Le città italiane dove il vino è protagonista: Alba, Siena e Olbia in cima alla lista

Redazione Vinamundi

29 Ottobre 2025

Milano, 7 giugno 2024 – Il vino italiano non è solo campi e cantine. A dirlo è il nuovo MCO report, che mette al centro le città, mostrando come la cultura del vino sia parte integrante della vita di tutti i giorni. La ricerca, pubblicata oggi, ha stilato la classifica delle 15 città italiane più wine-friendly, analizzando non solo la presenza di enoteche e wine bar, ma anche i prezzi e la soddisfazione dei clienti. I risultati sorprendono e disegnano una nuova mappa del vino nel nostro Paese.

Alba in cima: la città che vive il vino

Al primo posto, con un punteggio di 6,34, troviamo Alba. Nel cuore delle Langhe, patria del Barolo, questa città piemontese conferma il suo legame profondo con il vino. “Non ci siamo limitati a contare le cantine – spiegano gli autori del report – abbiamo voluto vedere come il vino si vive ogni giorno”. E Alba, con le sue vie piene di locali e la tradizione che si sente tra via Vittorio Emanuele e piazza Risorgimento, è l’esempio perfetto.

Al secondo posto c’è Siena (6,04), che conferma la Toscana come terra di grande cultura enologica. Terza, a sorpresa, è Olbia (5,98): qui la densità di locali dedicati al vino e i prezzi ancora contenuti si uniscono all’attrattiva turistica della Sardegna. “Non pensavo che Olbia fosse così in alto”, ammette un operatore, “ma negli ultimi anni l’offerta è cresciuta parecchio”.

Milano fanalino di coda: troppi pochi locali per abitante e prezzi alti

All’altra estremità della classifica c’è Milano, la città meno “wine-friendly”. Pur vantando tanti wine bar e enoteche, soprattutto tra Brera e Porta Romana, l’alto numero di abitanti fa scendere la densità di locali per persona. A questo si aggiungono i prezzi medi più alti d’Italia. “A Milano si paga anche la zona”, racconta un gestore di enoteca nei Navigli, “chi cerca qualcosa di più accessibile spesso deve spostarsi”.

Come è stata fatta la classifica: locali, qualità e prezzi

Il report si basa su tre elementi: numero di locali, qualità percepita (basata sulle recensioni online) e prezzo medio. Per evitare che pochi locali molto noti falsassero i dati, gli analisti hanno usato la mediana delle recensioni, cioè il numero tipico di voti ricevuti. “Così si possono confrontare città grandi e piccole senza svantaggi”, spiegano dal centro studi.

Bolzano e Treviso: le sorprese della top 5

Subito fuori dal podio c’è Bolzano (5,62), sempre più amata dagli appassionati per i suoi vitigni autoctoni e la mescolanza di culture. Quinto posto per Treviso (5,14), capitale non ufficiale del Prosecco: qui la qualità dell’esperienza urbana si unisce a una produzione che spopola all’estero.

Nella top ten ci sono anche città storiche come Asti, simbolo delle bollicine piemontesi; Firenze, cuore dell’eccellenza toscana; e Parma, dove il vino e la cucina sono un tutt’uno.

Prosecco, il vino più cercato dagli italiani

Le ricerche online confermano una tendenza chiara: il Prosecco è il vino che interessa di più agli italiani. Secondo Google Trends, negli ultimi cinque anni la popolarità media del termine è stata di 32,1 su 100, molto più alta rispetto al vino rosso (25,6) e al vino bianco (19,6). Più distanti spumante (16) e vino rosato (2).

I dati mensili sulle ricerche rafforzano il quadro: secondo Ahrefs, “Prosecco” viene cercato circa 19.000 volte al mese, contro 7.500 per “vino rosso” e 4.500 per “vino bianco”. “Il Prosecco non è solo il vino più bevuto – spiega un sommelier milanese – ma anche quello di cui si parla di più”.

Un interesse che va oltre le mode

La combinazione tra locali dedicati al vino in città e l’interesse online offre un’immagine chiara: in Italia il vino è molto più di un prodotto o un consumo. È un’esperienza sociale e culturale. E se il Prosecco domina le ricerche, soprattutto nei periodi di festa, la curiosità verso il mondo del vino resta sempre viva.

“Volevamo capire quanto le città siano davvero attrattive per chi ama il vino”, concludono gli autori. “E i risultati mostrano che la passione italiana si esprime tanto nei calici quanto nelle strade”.

Change privacy settings
×