Il Sangiovese, considerato il re dei vitigni toscani, è alla base di alcuni dei vini più celebri al mondo, come il Brunello di Montalcino, il Chianti Classico e i Supertuscan. In questo contesto, Tommaso Inghirami, un giovane produttore di meno di 34 anni, sta rivoluzionando il concetto di “bere Sangiovese” con il suo innovativo progetto Singersangio. La sua missione è rendere il Sangiovese accessibile a tutti, senza compromettere la qualità e la tradizione.
La tenuta di Grignano
Tommaso è il titolare di Grignano, una tenuta di 600 ettari situata nel cuore della denominazione Chianti Rufina DOCG. Questa area è famosa per il suo microclima ideale e i terreni ricchi di argilla e calcare, storicamente legati alla produzione di vini di alta qualità. Grignano non è solo un’azienda vinicola, ma un luogo dove tradizione e innovazione si uniscono per creare vini che raccontano la storia e il territorio. Tra i vini della tenuta, troviamo i classici Chianti e Chianti Riserva, ma ciò che distingue il progetto di Tommaso è la sua capacità di avvicinare le nuove generazioni a un vitigno tradizionale come il Sangiovese.
L’idea dietro Singersangio
Il progetto Singersangio nasce dall’amore di Tommaso per il Sangiovese e dalla volontà di renderlo accessibile. Come afferma il produttore: «Molti conoscono il Sangiovese nelle sue forme più celebri, ma a volte i prezzi possono essere proibitivi. È possibile apprezzarlo anche attraverso una vinificazione più semplice, come si faceva una volta». Questo approccio non solo democratizza il vino, ma permette di riscoprire l’essenza autentica del Sangiovese.
La linea Singersangio include tre varianti in purezza:
- Rosso
- Bianco
- Rosato
Questi vini condividono un processo di vinificazione focalizzato sulla freschezza e la semplicità: una leggera macerazione sulle bucce per poche ore, seguita da una fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata e un affinamento di tre mesi sempre in acciaio. Infine, i vini riposano in bottiglia per ulteriori tre mesi prima di essere messi in commercio. Con un contenuto alcolico del 12.5%, Singersangio è pensato per essere servito freddo, a temperature inferiori ai 15 gradi, una scelta che potrebbe sorprendere rispetto alle modalità tradizionali di consumo del Sangiovese.
Il concetto di “make sangio great again”
Il risultato di questa audace reinterpretazione non è un vino semplice, ma un prodotto che si inserisce in un concetto più ampio: “Make Sangio great again”. L’obiettivo di Tommaso è riscoprire e valorizzare la bevibilità e il fascino del Sangiovese, dimostrando che non ha bisogno di metodi complessi di estrazione o vinificazione per essere un grande vino. Questo approccio si allinea perfettamente con la sua filosofia di “sacro dissacrato”, che sfida le convenzioni pur mantenendo un profondo rispetto per la tradizione.
L’importanza del rinnovamento nel settore vinicolo
In un’epoca in cui il mercato del vino è in continua evoluzione, è fondamentale per i produttori come Tommaso Inghirami trovare modi innovativi per attrarre i giovani consumatori. Singersangio rappresenta un tentativo riuscito di modernizzare e rendere accessibile un vitigno storico come il Sangiovese, senza compromettere la qualità e la tradizione. L’attenzione verso la freschezza e la facilità di bevuta, unita a un marketing creativo e coinvolgente, potrebbe rappresentare il futuro non solo per il Sangiovese, ma per l’intero panorama vinicolo toscano e italiano.