Il Lambrusco, vino simbolo dell’Emilia Romagna, non è solo un prodotto vinicolo, ma un autentico oggetto di cultura che ha saputo affascinare poeti e scrittori di ogni epoca. Non è un caso che figure del calibro di Giosuè Carducci e Grazia Deledda abbiano celebrato questo vino, rendendolo parte integrante delle loro opere letterarie. La storia di questo vino, che unisce la tradizione contadina a una dimensione più elevata e colta, viene esplorata nel volume “Lambrusco in fabula. Storia letteraria di un vino colto e contadino” di Enrico Zucchi.
la celebrazione del lambrusco nella letteratura
Carducci, Premi Nobel per la Letteratura nel 1906, si rivolgeva alla Contessa Ersilia Caetani Lovatelli, proprietaria della storica cantina di Argiano, scrivendo: “Non sa Ella, signora Contessa, che Domineddio fece apposta il Lambrusco per inaffiare dell’animale caro ad Antonio abate?” Questa affermazione non solo rivela l’affetto del poeta per il Lambrusco, ma lo colloca anche in una dimensione quasi sacrale. Grazia Deledda, nella novella “Nel Mulino”, descrive il vino con un’immagine evocativa: “scuoteva cioè una bottiglia di lambrusco che scintillava al riverbero dell’acqua”. Qui, il Lambrusco diventa simbolo di vita e movimento, un elemento che arricchisce la narrazione.
l’evoluzione del lambrusco
Eugenio Montale, un altro gigante della letteratura italiana, ha paragonato l’uomo al vino, affermando: “l’uomo è come il vino: non tutti i vini invecchiando migliorano; alcuni inacidiscono.” Questa frase sottolinea la complessità del vino, e del Lambrusco in particolare, che ha saputo evolversi e conquistare la sua identità, passando dall’essere percepito come un vino rustico a un prodotto di alta qualità. Mario Soldati, noto giornalista enogastronomico, lo ha definito l’“umile Champagne” dell’Emilia Romagna, un titolo che evidenzia la sua versatilità e il suo potere evocativo.
Il Lambrusco ha conosciuto un notevole cambiamento negli ultimi cinquant’anni, allontanandosi dall’immagine di vino semplicemente contadino per affermarsi come una delle bollicine più apprezzate in ambito nazionale e internazionale. Questo vino frizzante è oggi sinonimo di convivialità e leggerezza, perfetto per accompagnare i piatti tipici della cucina emiliana, dai tortellini al ragù ai salumi, ma anche per essere gustato in occasioni più eleganti.
un viaggio attraverso la letteratura
Il libro di Zucchi, edito da Wingsbert House by Aliberti e pubblicato a settembre 2025, si propone di tracciare il percorso letterario del Lambrusco, partendo dalle prime allusioni alla “labrusca vitis” nei testi poetici e nei trattati latini fino ad arrivare alle opere contemporanee. L’autore, ricercatore all’Università di Padova, insegna Letteratura Italiana e si occupa di Gastronomia, dimostrando come il vino possa essere un vero e proprio veicolo di cultura.
Zucchi non si limita a raccontare la storia del Lambrusco, ma esplora anche il suo valore simbolico e culturale, mettendo in evidenza come questo vino rappresenti un crocevia tra il mondo contadino e quello letterario. La narrazione viene arricchita da un’analisi di come la vite lambrusca sia stata progressivamente addomesticata, trasformandosi in un prodotto apprezzato per le sue qualità coloranti e terapeutiche.
il lambrusco come simbolo di cultura
La dimensione narrativa del Lambrusco non è solo un fatto di parole, ma anche di gusti e tradizioni. Ogni sorso di Lambrusco racconta una storia, quella di un territorio ricco di cultura e tradizioni, di un popolo che ha saputo valorizzare le proprie risorse. Il Lambrusco è diventato così un simbolo non solo della gastronomia emiliana, ma dell’intera cultura italiana, capace di attraversare confini e generazioni.
In un’epoca in cui i vini frizzanti stanno riscuotendo un crescente successo, il Lambrusco si distingue per la sua autenticità e le sue radici profonde. Oltre a essere un vino amato, rappresenta un patrimonio culturale da preservare e valorizzare. La pubblicazione di “Lambrusco in fabula” è dunque un invito a riscoprire questo tesoro enologico che, attraverso la letteratura, continua a raccontare storie di vita, tradizione e innovazione.
In conclusione, il Lambrusco è molto più di un semplice vino: è un pezzo di storia, un elemento di identità e una fonte di ispirazione per artisti e scrittori. La sua evoluzione, dal vino contadino a simbolo di eleganza, è un viaggio che merita di essere raccontato e celebrato, proprio come fa il libro di Enrico Zucchi.