Dal 19 al 21 settembre 2025, Pachino, un comune affacciato sulla splendida provincia di Siracusa, si prepara a vivere un evento imperdibile: la Festa della Vendemmia. Questa manifestazione, che ogni anno attira appassionati di vino e turisti, si svolgerà nella suggestiva cornice della Stazione del Vino, situata in Piazza Pietro Nenni. Non solo un punto di riferimento storico, ma anche il fulcro di un ambizioso progetto di riqualificazione, la Stazione del Vino si trasformerà in un hub enogastronomico e culturale.
L’organizzazione della Festa è curata dall’associazione Vivi Vinum Pachino, in collaborazione con Vino Connect Sicilia e diverse istituzioni locali, tra cui BCC Pachino e BCC San Cataldo, oltre a Federcasse, Confcooperative Sicilia, Azure Consulting e Fondo Sviluppo Spa. Con il patrocinio del Comune di Pachino e della Fondazione Ferrovie dello Stato, l’evento si preannuncia come una vetrina importante per la promozione dell’identità enologica della Sicilia sud-orientale.
Tradizione e innovazione: un connubio vincente
La Festa della Vendemmia 2025 celebra non solo la tradizione vinicola di Pachino, ma anche un approccio innovativo alla cultura del vino. Quest’anno, un elemento chiave sarà la mappatura del Cammino del Vino, un percorso che guiderà i visitatori attraverso vigneti, cantine e luoghi di interesse culturale. Inoltre, si prevede la futura apertura del Museo del Vino nell’ex Palmento ottocentesco di contrada Lettiera, un passo significativo verso la valorizzazione della storia vinicola locale.
La manifestazione offre un’opportunità unica per esplorare non solo il vino, ma anche le altre eccellenze gastronomiche della zona. È previsto un ricco programma di degustazioni, che permetterà ai partecipanti di assaporare oltre 60 etichette di vini locali, affiancati da piatti tipici preparati dai ristoratori locali in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Alberghiero Paolo Calleri. Questo connubio tra tradizione culinaria e vinicola rappresenta un perfetto esempio di sinergia tra educazione, comunità e promozione del territorio.
Un evento per tutti: gare e spettacoli
La Festa della Vendemmia non è solo un festival di degustazione, ma offre anche eventi ludici e competitivi. Tra i momenti clou ci sarà il Concorso dei Vini dello Scagno, dove i migliori vini locali saranno premiati per la loro qualità. Non mancherà il divertente “Vendemmia nel Piatto”, una competizione in cui i ristoratori locali metteranno alla prova la loro creatività culinaria, utilizzando ingredienti tipici della zona.
Un altro evento che promette di catturare l’attenzione del pubblico è il Palio delle Botti, una competizione spettacolare che vedrà le barrique correre tra cantine, associazioni e famiglie. Questa corsa rappresenta un momento di svago e un modo per rafforzare i legami comunitari, celebrando l’arte della viticoltura tipica di Pachino.
Musica e cultura: un programma ricco di ospiti
La Festa della Vendemmia 2025 non sarà solo un evento enogastronomico, ma anche un’importante occasione di incontro e riflessione. Durante la manifestazione, sono previsti talk e conferenze con ospiti istituzionali di rilievo, che discuteranno temi cruciali come lo sviluppo dell’enoturismo e la mobilità dolce. Questi incontri offrono spunti preziosi per il futuro del settore.
Il momento culminante del festival sarà il concerto dei Dik Dik, una delle band storiche degli anni ’60, che animerà la serata di sabato 20 settembre. Con successi intramontabili come “Sognando la California” e “L’isola di Wight”, i Dik Dik porteranno un tocco di nostalgia e divertimento, rendendo la serata indimenticabile per tutti i partecipanti.
Un futuro da costruire insieme
La Festa della Vendemmia 2025 a Pachino rappresenta un’importante opportunità per celebrare e promuovere la cultura del vino e le tradizioni locali. Grazie a un programma ricco e variegato, l’evento si propone di attrarre un pubblico sempre più vasto, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della regione. La manifestazione non solo valorizza le eccellenze enogastronomiche del territorio, ma invita anche a riflettere su come il futuro della viticoltura e dell’enoturismo possa essere costruito attraverso la collaborazione e l’innovazione.