Un viaggio sensoriale nel cuore della Toscana si svolgerà il 29 gennaio a Milano, presso il UNA Hotel Mediterraneo, grazie all’evento organizzato dalla Delegazione Fisar. Questo incontro rappresenta un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati e i neofiti del vino, desiderosi di esplorare le molteplici sfaccettature del Sangiovese, uno dei vitigni più prestigiosi d’Italia. Il Consorzio Tutela Vini Montecucco sarà protagonista di un grande banco di degustazione, portando i partecipanti a scoprire la Toscana del Montecucco, una regione vinicola emergente.
La Toscana del Montecucco: Un territorio da scoprire
La Toscana del Montecucco è rinomata per i suoi oltre 500 ettari di vigneti dedicati alla denominazione Montecucco DOC e Montecucco Sangiovese DOCG. Questo affascinante territorio si estende tra le colline del Brunello di Montalcino e il Morellino di Scansano, ai piedi dell’imponente Monte Amiata. Le vigne, situate a un’altitudine compresa tra i 150 e i 400 metri sul livello del mare, beneficiano di un microclima ideale, conferendo ai vini una complessità e una ricchezza di aromi ineguagliabili.
Durante l’evento, i partecipanti vivranno un’esperienza unica. L’accoglienza inizierà alle 19.45, con registrazione fino alle 20.15, seguita da una presentazione introduttiva sulla DOCG Montecucco e sul suo meraviglioso territorio. A condurre il pubblico sarà Patrizia Chiari, Consigliere di amministrazione del Consorzio Montecucco, che condividerà potenzialità e prospettive future di questa denominazione.
Degustazione e opportunità di apprendimento
Dopo la presentazione, a partire dalle 20.45, si apriranno i banchi d’assaggio, dove i partecipanti potranno degustare una selezione di vini provenienti dalle 68 aziende associate al Consorzio. Ogni vino racconta una storia unica, frutto di un territorio ricco di storia e tradizione. Le etichette presenti offriranno una vasta gamma di espressioni del Sangiovese, dal più giovane e fruttato al più invecchiato e complesso, permettendo di esplorare le varie interpretazioni di questo vitigno tanto amato.
Per i soci Fisar, l’ingresso all’evento avrà un costo agevolato di 10 €, mentre per i non soci sarà richiesta una quota di partecipazione di 20 €. Questo è un momento perfetto per scoprire non solo i vini, ma anche le peculiarità culturali e storiche del Montecucco. Questa regione non è solo un luogo di produzione vinicola, ma un crocevia di civiltà che ha visto passare Etruschi, Romani, Longobardi e i Medici, lasciando un’impronta indelebile nel paesaggio e nella cultura locale.
Un patrimonio da valorizzare
Il Montecucco è considerato una delle nuove promesse del vino toscano, grazie alla sua capacità di coniugare tradizione e innovazione. La Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) è stata istituita nel settembre 2011, ma le radici di questa terra affondano in una storia millenaria. I sette comuni che ne fanno parte – Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano – sono testimoni di un patrimonio culturale e naturale unico, caratterizzato da paesaggi mozzafiato e borghi storici.
La produzione vinicola in quest’area è supportata da condizioni climatiche ideali, grazie alla vicinanza al Mar Tirreno e all’influenza del Monte Amiata. Questo vulcano spento, con i suoi 1.738 metri di altezza, crea un ambiente favorevole per la viticoltura, contribuendo a dare vita a vini di altissima qualità.
Inoltre, la Toscana del Montecucco si distingue per la sua capacità di coniugare la produzione vinicola con il turismo e la promozione del territorio. Le aziende vinicole locali non sono solo produttori di vino, ma anche custodi di un patrimonio culturale che si esprime attraverso l’ospitalità, la gastronomia e le tradizioni artigianali. Agriturismi e cantine aperte al pubblico offrono esperienze di degustazione e visite guidate, permettendo ai visitatori di scoprire il processo produttivo e di immergersi nella vita quotidiana di questa affascinante regione.
In conclusione, l’evento di Milano non è solo un’opportunità per degustare ottimi vini, ma anche un’importante occasione per rafforzare i legami tra la Toscana e le altre regioni italiane. I partecipanti avranno la chance di incontrare produttori, appassionati e esperti del settore, creando un ambiente di condivisione e apprendimento. In un’epoca in cui l’attenzione verso la qualità e la sostenibilità della produzione alimentare è in costante crescita, il Montecucco si presenta come un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano andare di pari passo, contribuendo a valorizzare un territorio ricco di storia e cultura.