Negli ultimi anni, la spesa alimentare degli italiani ha subito un cambiamento significativo, con un crescente interesse verso l’origine e la sostenibilità dei prodotti. Secondo l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che ha recentemente pubblicato la sua diciassettesima edizione, questo trend è confermato da un’analisi delle etichette di oltre 145.000 prodotti di largo consumo, i quali rappresentano l’82,7% delle vendite totali nei supermercati e ipermercati italiani.
Nel 2024, il 27,9% dei prodotti venduti ha rivendicato un legame con l’italianità, mentre l’83,1% ha presentato claim legati alla sostenibilità. Questo dimostra che i consumatori stanno diventando sempre più selettivi, cercando di esprimere le proprie preferenze attraverso le scelte alimentari.
Calo delle vendite di vino
Tuttavia, nonostante questa crescente attenzione per la qualità e l’origine, il settore del vino sta vivendo una fase di difficoltà. L’Osservatorio ha registrato un calo delle vendite di vini Doc, con una diminuzione del -2,4% a volume e del -0,9% a valore, per un totale di circa 526 milioni di euro. Le vendite dei vini Docg, i più prestigiosi del panorama italiano, sono diminuite del -3,1% a volume e del -1,8% a valore, segnando un fatturato di circa 300 milioni di euro. Questa contrazione è stata influenzata sia dalla riduzione dell’offerta che da una domanda in calo.
- Pressione promozionale: La pressione promozionale è cresciuta, raggiungendo il 43,3% delle vendite di vini Docg, evidenziando come il mercato si stia adattando a un contesto competitivo.
- Caratteristiche delle etichette: L’Osservatorio ha esaminato le caratteristiche delle etichette di 100.407 prodotti alimentari, selezionando quelli che dichiarano “made in Italy”, “prodotto in Italia” o che presentano Indicazioni Geografiche Europee come IG, DOP, DOCG e DOC.
Nel 2024, i prodotti con claim di italianità hanno continuato a dominare il mercato, generando oltre 11,6 miliardi di euro di vendite. Sebbene vi sia stata una crescita del +1,2% nel fatturato rispetto all’anno precedente, le vendite in volume hanno mostrato una leggera diminuzione del -0,7%.
Crescita delle Indicazioni Geografiche
Un aspetto interessante riguarda la presenza della bandiera italiana sulle etichette, che è l’indicatore più diffuso, riscontrato su 16.461 prodotti, pari al 16,4% del totale analizzato. Questo sottolinea come i consumatori siano sempre più attratti da prodotti che evocano un senso di identità culturale e territoriale.
Anche i prodotti con Indicazioni Geografiche Europee hanno mostrato performance positive. Nel 2024, 4.888 referenze con etichette DOP, DOC e DOCG hanno generato un fatturato di 1,6 miliardi di euro, mantenendo stabili i volumi e aumentando il valore delle vendite del +2,1%.
Sostenibilità e innovazione
Passando al tema della sostenibilità, nel 2024 i claim relativi a pratiche sostenibili hanno arricchito le etichette di 120.797 referenze, coprendo l’83% del totale. Questo ha portato a vendite che hanno sfiorato i 44,8 miliardi di euro, con un incremento del +2,1% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le vendite in volume hanno registrato una diminuzione del -1,2%. Le informazioni di servizio sulle pratiche sostenibili, come la raccolta differenziata e la conservazione dei prodotti, sono diventate sempre più comuni sulle etichette, influenzando le scelte dei consumatori.
Marco Cuppini, Research and Communication Director di GS1 Italy, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione per le aziende, evidenziando che il 7,8% dei prodotti monitorati è stato lanciato nel 2024, contribuendo al 3,2% del fatturato totale. Le aziende stanno adattando le loro strategie per soddisfare la domanda di prodotti che siano “rich-in” (ricchi di elementi benefici) e “free-from” (senza o con meno di certi ingredienti).
In questo contesto, emerge un profilo di consumatore sempre più giovane e consapevole, che predilige prodotti biologici, vegani e arricchiti di nutrienti. Questi acquirenti, spesso single e con reddito medio-alto, rappresentano una fetta significativa del mercato, generando il 65% delle vendite nuove.
La nuova edizione dell’Osservatorio Immagino mette in luce come la spesa alimentare degli italiani stia evolvendo verso una maggiore sostenibilità e una costante ricerca di qualità, nonostante le sfide che alcuni settori, come quello del vino, stanno affrontando.