La rivoluzione del bere: scopri lo stile di God Save the Wine

La rivoluzione del bere: scopri lo stile di God Save the Wine

La rivoluzione del bere: scopri lo stile di God Save the Wine

Redazione Vinamundi

4 Settembre 2025

Il mondo del vino sta vivendo una trasformazione significativa, e un’iniziativa che si distingue in questo panorama è God Save the Wine. Questo ciclo di eventi è dedicato non solo agli appassionati, ma anche ai professionisti del settore, e ha dimostrato di essere molto più di una semplice manifestazione enologica. Si è evoluto in un vero e proprio movimento culturale che promuove una nuova filosofia del bere, incoraggiando una connessione più profonda tra le persone e il vino.

La Terza Via del Vino

Nel 2012/13, God Save the Wine ha presentato il suo “Manifesto” per una Terza Via del Vino, un documento che racchiude i principi e i valori di questo approccio innovativo. La serata di inaugurazione, tenutasi il 20 settembre alla Trattoria Burde di Firenze, ha visto la partecipazione di esperti e appassionati, tutti uniti dalla volontà di scoprire le meraviglie del Trento DOC, un vino spumante di alta qualità prodotto nella regione del Trentino.

I numeri parlano chiaro:

  1. 20 edizioni in location sempre nuove.
  2. 200 aziende partecipanti.
  3. Oltre 6000 appassionati coinvolti.
  4. 800 etichette in degustazione.
  5. 150 video pubblicati su YouTube con oltre 1000 visualizzazioni.

Questi dati fanno di God Save the Wine un case history di successo nella comunicazione enologica, ideato dal sommelier e blogger Andrea Gori, in collaborazione con la rivista Firenze Spettacolo e PromoWine.

Un approccio unico al vino

Quello che rende God Save the Wine davvero speciale è la sua capacità di distaccarsi dagli eventi enologici tradizionali, spesso caratterizzati da rigidità e formalità. In un periodo in cui il mondo del vino è afflitto da una crescente omologazione, questo movimento ha trovato una “terza via” per mettere in risalto le eccellenze vinicole italiane, rivolgendo l’attenzione a un pubblico sempre più esigente e curioso.

Il “manifesto del bere di qualità” presentato durante la serata di apertura riassume l’essenza di questo nuovo approccio, che mira a coinvolgere un pubblico vasto, creando un equilibrio tra passione, competenza e leggerezza. Il vino, infatti, non è solo un prodotto da degustare, ma un elemento di convivialità e condivisione.

Eventi imperdibili e nuove esperienze

Le prime date della nuova stagione di God Save the Wine sono già fissate e quest’anno il progetto si sposterà anche oltre i confini della Toscana, portando il suo messaggio a nuove città. Tra gli eventi in programma, spiccano:

  1. “Tre Parole per Dirlo” al Palazzo Capponi di Firenze.
  2. “God Save The Wine Capitals” con vini da diverse parti del mondo.
  3. Un evento speciale al Teatro Eliseo di Roma.

Queste iniziative rappresentano un’opportunità imperdibile per esplorare diverse culture vinicole e ampliare la propria conoscenza del vino.

In un momento in cui il vino è spesso percepito come un argomento complesso e riservato a pochi, God Save the Wine si propone di abbattere le barriere, rendendo il mondo del vino accessibile a tutti. L’obiettivo è avvicinare le persone a un elemento fondamentale della cultura italiana, trasformando ogni degustazione in un’esperienza di scoperta e convivialità.

Il movimento non si limita a essere un evento di degustazione, ma stimola una riflessione più profonda sul modo di bere e vivere il vino. Attraverso il suo approccio informale e coinvolgente, God Save the Wine sta scrivendo un nuovo capitolo nella storia della cultura enologica italiana, invitando tutti a riscoprire il piacere del bere di qualità in compagnia di amici e appassionati.

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