
La notte degli Alambicchi Accesi: un evento imperdibile sold out!
Si è conclusa con un clamoroso successo la quattordicesima edizione de “La notte degli alambicchi accesi”, un evento che ha saputo incantare e coinvolgere il pubblico con il suo speciale spettacolo teatrale itinerante. Organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent”, il festival ha ricevuto il supporto di Trentino Marketing e si è svolto dal 8 all’11 dicembre, nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali, sotto l’egida del progetto #trentinowinefest. Inoltre, l’evento ha beneficiato del coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, nonché della collaborazione di Garda Dolomiti e dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino.
Partecipazione e atmosfera unica
L’evento ha visto una partecipazione straordinaria: ben 200 persone hanno preso parte ad ogni spettacolo, per un totale di 1.400 presenze distribuite su sette performance. Ogni serata si è articolata in cinque episodi che si sono svolti all’interno delle cinque storiche distillerie del borgo di Santa Massenza:
- Distilleria Casimiro
- Distilleria Francesco
- Distilleria Giovanni Poli
- Distilleria Giulio & Mauro
- Maxentia
Questo approccio ha permesso ai visitatori di immergersi completamente nell’atmosfera unica delle distillerie, contribuendo a creare un’esperienza multisensoriale che ha unito teatro e tradizione grappera.
Mercatino e prodotti artigianali
Non solo spettacoli, ma anche un mercatino Vite di Luce, organizzato dalla Pro Loco di Santa Massenza, ha arricchito l’offerta dell’evento. La presenza della prima neve, che ha imbiancato il paesaggio, ha ulteriormente contribuito a rendere l’atmosfera magica e suggestiva. I visitatori hanno potuto scoprire prodotti artigianali locali, assaporare specialità gastronomiche del territorio e immergersi in un contesto festivo che ha esaltato l’identità culturale della zona.
La grappa del Trentino: un patrimonio culturale
La Grappa del Trentino ha un posto d’onore in questo evento. Essa rappresenta non solo un prodotto alcolico, ma un vero e proprio patrimonio culturale e storico del territorio trentino. La grappa è infatti il risultato di una tradizione familiare centenaria, tramandata di generazione in generazione, che si è radicata profondamente nel tessuto sociale e culturale della provincia. Ogni zona del Trentino ha le sue peculiarità, e così ogni grappa racconta una storia unica legata al territorio di provenienza.
Ad esempio, la Valle di Cembra è nota per la produzione di grappa di Müller Thurgau, mentre la Piana Rotaliana è celebre per quella di Teroldego. Santa Massenza, nel cuore della Valle dei Laghi, si distingue per la sua grappa di Nosiola, e la Vallagarina è rinomata per la grappa di Marzemino. Queste varietà sono il frutto di microclimi particolari che favoriscono la crescita di diverse tipologie di vite, rendendo ogni grappa un’esperienza unica.
Le distillerie di Santa Massenza sono per lo più aziende a conduzione familiare, di piccole e medie dimensioni, che si dedicano con passione alla produzione della grappa. Ogni distillatore utilizza vinaccia freschissima e limita la produzione a piccole quantità, garantendo così la massima qualità e l’eleganza del prodotto finale. Utilizzando il tradizionale metodo “a bagnomaria” all’interno di alambicchi di rame, i mastri distillatori riescono a mantenere il controllo sulla temperatura, permettendo un’estrazione ottimale degli aromi.
Durante il processo di distillazione, l’abilità dei mastri distillatori si manifesta nella separazione delle diverse frazioni del distillato: testa, corpo e coda. Solo il cuore, la parte migliore della distillazione, viene mantenuto e rappresenta l’essenza della qualità della grappa. Questa attenzione ai dettagli e alla qualità è ciò che ha permesso alla grappa del Trentino di guadagnarsi un posto d’onore nel panorama delle acquaviti.
Per garantire la qualità e la protezione di questa tradizione, nel 1969 è stato fondato l’Istituto Tutela Grappa del Trentino. Questo ente ha il compito di stabilire regole di autodisciplina e controlli severi, assicurando che ogni bottiglia di grappa trentina rispetti standard elevati di qualità. I controlli sono effettuati anche da organi esterni, come la Fondazione Mach, Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che esegue analisi di laboratorio approfondite, e dalla Camera di Commercio di Trento, che gestisce una commissione per l’esame organolettico, valutando aspetti come la limpidezza, l’armonia dei profumi e la tipicità del gusto.
Questo connubio tra tradizione, qualità e innovazione ha reso “La notte degli alambicchi accesi” un evento imperdibile per gli amanti della grappa e della cultura trentina, capace di attrarre un pubblico sempre più vasto e appassionato.