Torino, 11 giugno 2024 – Con l’inizio del nuovo anno accademico 2025-2026, torna ad Asti la SUMAV, la Scuola Universitaria per Maestri Assaggiatori di Vino. Un percorso unico in Italia, pensato per chi vuole affinare la propria tecnica nell’assaggio del vino seguendo un metodo rigoroso e scientifico. Nato nel 2019 dalla collaborazione tra ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, il progetto arriva alla sua sesta edizione, confermandosi un punto di riferimento per la formazione avanzata nel mondo del vino.
SUMAV: il corso che forma veri professionisti del vino
Le lezioni si svolgeranno tra ottobre e dicembre 2025, all’interno di UniASTISS, nel cuore di Asti. Il corso dura complessivamente 60 ore e si rivolge a assaggiatori esperti, operatori del settore, enologi, sommelier e anche a professionisti di altri settori che vogliono approfondire la conoscenza tecnica del vino. L’accesso è limitato a un massimo di 100 partecipanti, scelti tra chi ha già la qualifica di esperto assaggiatore.
Ogni incontro combina una parte teorica, tenuta da docenti universitari e tecnici specializzati, con una sessione pratica di assaggio tecnico. I vini proposti – spesso selezionati o sperimentali – sono scelti in base agli argomenti trattati durante le lezioni. “L’obiettivo è dare strumenti scientifici e un linguaggio comune – ha spiegato Vito Intini, presidente ONAV – così da permettere ai partecipanti di leggere, valutare e raccontare il vino con competenza”.
Metodo scientifico e formazione universitaria
Il punto di forza della SUMAV è l’approccio rigoroso: la valutazione organolettica si basa su un metodo accademico, che unisce analisi sensoriale, conoscenze enologiche, agronomiche e chimiche. “Solo con una formazione universitaria – sottolinea Intini – si può sviluppare una vera capacità critica e comunicativa nel mondo del vino”. Il corso non forma soltanto degustatori, ma veri e propri comunicatori tecnico-scientifici, capaci di dialogare con produttori, consumatori e operatori internazionali.
Durante le lezioni, i partecipanti imparano a riconoscere le caratteristiche sensoriali dei vini, a interpretare dati analitici e a usare un lessico condiviso. Non mancano momenti di confronto diretto con i docenti: “La parte pratica è fondamentale – racconta uno degli organizzatori – perché solo assaggiando si può affinare la sensibilità necessaria”.
Il titolo di Maestro Assaggiatore, riconosciuto in tutta Italia
Alla fine del corso, chi supera l’esame ottiene il titolo di Maestro Assaggiatore di Vino, il massimo livello formativo ONAV (terzo livello) e requisito indispensabile per l’iscrizione all’Albo Nazionale dei Maestri Assaggiatori. Un riconoscimento che attesta competenze tecniche, sensibilità sensoriale e capacità di lettura critica del vino.
“Il titolo di Maestro Assaggiatore è oggi il riconoscimento più alto nel mondo del vino – sottolinea Intini – e certifica una preparazione completa, dalla vigna al bicchiere”. Secondo gli organizzatori, la domanda di professionisti altamente qualificati è in crescita: “Il mercato cerca figure capaci di raccontare il vino con precisione scientifica ma anche con passione”.
Un legame stretto tra ricerca e produzione
La collaborazione tra ONAV e l’Università di Torino permette alla SUMAV di offrire una formazione aggiornata sulle ultime ricerche nel campo enologico. I docenti provengono sia dal mondo accademico sia da quello produttivo: “Questo collegamento tra teoria e pratica – spiega uno dei responsabili del corso – è ciò che rende unica la nostra proposta”.
Le iscrizioni alla sesta edizione apriranno nei prossimi mesi. Per dettagli su come partecipare e sul programma, è possibile consultare il sito ufficiale dell’ONAV o contattare la segreteria organizzativa di UniASTISS.
In un settore in continua evoluzione come quello del vino italiano, la formazione avanzata resta una delle chiavi per valorizzare le eccellenze del territorio. E ad Asti, dal prossimo autunno, cento nuovi aspiranti Maestri Assaggiatori sono pronti a raccogliere la sfida.
