José Vouillamoz e altri grandi nomi premiati al “Premio Masi” 2023

José Vouillamoz e altri grandi nomi premiati al “Premio Masi” 2023

José Vouillamoz e altri grandi nomi premiati al “Premio Masi” 2023

Redazione Vinamundi

9 Settembre 2025

Il “Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino” ha raggiunto quest’anno la sua quarantaduesima edizione, portando a Valpolicella figure di spicco che hanno dato un contributo significativo alla civiltà del vino e alla cultura in generale. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 24 ottobre presso le storiche Cantine Masi, con la tradizionale firma sulla Botte di Amarone, in un nuovo contesto di eno-cultura, il Monteleone21 a Gargagnago di Valpolicella.

Quest’anno, il premio è stato attribuito a cinque personalità di rilevo internazionale, ognuna delle quali ha lasciato un’impronta indelebile nei propri campi di attività. Tra questi, spicca José Vouillamoz, ampelografo e genetista svizzero, noto per il suo contributo alla viticoltura e alla ricerca scientifica. Il suo volume “Wine Grapes” è considerato un riferimento mondiale nel settore, e il suo lavoro si distingue per l’integrazione tra biotecnologie avanzate e il patrimonio culturale delle varietà autoctone. La sua attività non solo arricchisce la conoscenza scientifica, ma contribuisce anche a preservare la tradizione vitivinicola, un aspetto sempre più rilevante nell’era della globalizzazione.

Riconoscimenti e premi

Insieme a Vouillamoz, il “Premio Masi” è stato conferito a:

  1. Alberto Bombassei: imprenditore vicentino e fondatore del Parco Scientifico Kilometro Rosso. La sua innovazione tecnologica nel settore automotive e il suo impegno per il made in Italy sono stati riconosciuti come un contributo straordinario. Bombassei è un esempio di come l’industria possa evolversi con un forte focus sulla ricerca e sullo sviluppo sostenibile.

  2. Federica Manzon: scrittrice triestina che esplora tematiche come identità, memoria e appartenenza. Le sue narrazioni, radicate nella sua terra d’origine, offrono un’interpretazione profonda delle dinamiche culturali e sociali contemporanee, rendendo le sue storie universali e relazionabili.

  3. Fabrizio Plessi: artista di fama internazionale e pioniere della videoarte, ha ricevuto il premio per la sua capacità di unire tradizione e innovazione. Le sue opere offrono una nuova prospettiva sull’arte contemporanea e il suo ruolo nel dialogo tra culture, esplorando il rapporto tra uomo e macchina.

  4. Gilles Kepel: politologo francese, noto per il suo impegno nel promuovere la comprensione tra culture e religioni. Le sue analisi sui fenomeni che minacciano la coesione sociale sono fondamentali in un tempo di crescente conflitto e polarizzazione. Kepel ha dedicato la sua carriera a studiare le dinamiche del radicalismo, fornendo strumenti preziosi per affrontare le sfide contemporanee.

Tematica del futuro

Il tema scelto per l’edizione 2025 del premio è “Progresso e conflitti: paradossi del presente”, un titolo che riflette le straordinarie accelerazioni tecnologiche a fronte di crisi globali e disuguaglianze sociali. Questa tematica invita a una riflessione profonda sulle contraddizioni del nostro tempo e sulla necessità di un progresso che non sia solo tecnico, ma anche umano e inclusivo.

Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi, ha sottolineato come viviamo un’epoca di potenziale straordinario, ma anche di grandi contraddizioni. Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione e presidente di Masi Agricola, ha affermato che il progresso deve essere inteso come un valore che si mette al servizio dell’uomo e della sua dignità. In questo contesto, la vitivinicoltura rappresenta un esempio tangibile di come la cultura e il rispetto per la terra possano coesistere.

Marco Vigevani, segretario generale della Fondazione, ha concluso dicendo che i vincitori di quest’edizione non solo eccellono nei loro campi, ma offrono anche letture profonde della realtà e propongono modelli concreti di azione per un bene collettivo e inclusivo. La cerimonia di premiazione si prospetta ricca di spunti di riflessione e confronto, rappresentando un’occasione per celebrare le eccellenze che, attraverso le loro opere, continuano a promuovere e valorizzare la civiltà del vino e il patrimonio culturale italiano e internazionale.

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