
Italia trionfa al Mondial des Vins Blancs 2025: quattro medaglie d'oro a Strasburgo
Il 5 e 6 aprile 2025, la 27ª edizione del Mondial des Vins Blancs ha avuto luogo a Strasburgo, un evento di rilevanza internazionale dedicato esclusivamente ai vini bianchi. Questo concorso, patrocinato dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) e membro ufficiale di VINOFED, ha messo in mostra le migliori etichette provenienti da diverse nazioni, premiando le eccellenze vinicole mondiali. Quest’anno, l’Italia ha brillato particolarmente, conquistando ben quattro medaglie d’oro, un risultato che conferma la sua reputazione come uno dei principali produttori di vino di qualità a livello globale.
Le cantine italiane premiate con l’oro
A rappresentare l’Italia e a ricevere il massimo riconoscimento sono state quattro cantine, ognuna delle quali ha portato a casa una medaglia d’oro con vini che raccontano storie di tradizione e passione. Tra i premiati troviamo:
Cantina Villa Gianna (Lazio) con il suo Elogio Moscato di Terracina 2024, un vino prodotto con l’uva Muscat, noto per il suo profilo aromatico unico e la freschezza che lo caratterizza.
Società Agricola Feresin Davide & CSS (Friuli) ha trionfato con il Pinot Grigio DOC Friuli Isonzo 2022, un esempio di vino bianco macerato che ha saputo colpire la giuria per la sua complessità e il suo carattere distintivo.
Cantine Lunae Bosoni SCI (Liguria) ha ottenuto ben due medaglie d’oro con le sue etichette di Vermentino: Numero Chiuso Colli di Luni DOC 2021 e Cavagino Colli di Luni DOC 2023. In particolare, il Numero Chiuso merita una menzione speciale, essendo un vino prodotto solo nelle migliori annate, con una produzione limitata a 2600 bottiglie. Questo Vermentino, affinato per 18 mesi in legno, è il risultato di una meticolosa selezione manuale dei grappoli provenienti da storiche vigne liguri, e ha colpito per la sua eleganza e complessità.
Un concorso sempre più internazionale
Il Mondial des Vins Blancs 2025 ha visto la partecipazione di ben 13 nazioni vincitrici di medaglie, tra cui, oltre all’Italia, si sono distinte la Francia, la Slovacchia, la Repubblica Ceca, l’Australia, l’Ucraina, la Danimarca (alla sua prima partecipazione), gli Stati Uniti, la Spagna, la Grecia e l’Ungheria. Questo crescente interesse internazionale sottolinea l’importanza del concorso come piattaforma di promozione della qualità e della diversità dei vini bianchi.
Nel corso dell’evento, sono stati degustati un totale di 578 vini, giudicati da una giuria di 60 esperti provenienti da 24 paesi. La Francia ha dominato il medagliere, aggiudicandosi ben 13 Grand Gold su 22 assegnate, evidenziando ulteriormente la sua tradizione vinicola.
I trend emergenti: vini secchi, dealcolati e nuove nazioni
Un aspetto interessante di questa edizione è stata l’introduzione dei Trofei per i migliori vini secchi in ciascuna categoria. La Repubblica Ceca si è distinta in questo ambito, conquistando ben 4 trofei, seguita da Slovacchia, Francia, Spagna e Australia. Un’ulteriore novità è stata l’ammissione dei vini dealcolati, una categoria in crescita che ha suscitato grande interesse tra i produttori e i consumatori. La Cave de Ribeauvillé ha vinto l’unica medaglia d’argento della categoria con il suo Rib0, un blend dealcolato che ha dimostrato come la qualità possa essere mantenuta anche in vini a bassa gradazione alcolica.
Il Mondial des Vins Blancs si conferma, quindi, un evento cruciale per valorizzare la qualità e la diversità del vino bianco a livello globale. La partecipazione italiana, con le sue quattro medaglie d’oro, non solo dimostra l’elevato standard qualitativo dei nostri vitigni autoctoni e internazionali, ma sottolinea anche l’impegno costante dei produttori italiani nel creare vini che sappiano raccontare storie, tradizioni e territori unici. Con un panorama vinicolo in continua evoluzione, il futuro del vino bianco italiano appare luminoso e promettente, pronto a conquistare nuovi palati in tutto il mondo.