Ilaria Lorini conquista il prestigioso titolo di Miglior Sommelier d’Italia AIS 2025

Ilaria Lorini conquista il prestigioso titolo di Miglior Sommelier d’Italia AIS 2025

Ilaria Lorini conquista il prestigioso titolo di Miglior Sommelier d’Italia AIS 2025

Redazione Vinamundi

19 Novembre 2025

Firenze, 19 novembre 2025 – Ilaria Lorini, professionista toscana, si è aggiudicata ieri sera alla Stazione Leopolda di Firenze il titolo di Miglior Sommelier d’Italia 2025, assegnato dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS), portandosi a casa il prestigioso Premio Trentodoc. La finale nazionale, che ha visto contendersi il titolo i migliori sommelier provenienti dalle selezioni regionali, ha confermato la Toscana come protagonista indiscussa della sommellerie italiana, in un clima carico di entusiasmo tra addetti ai lavori e appassionati.

Una finale che ha messo alla prova ogni dettaglio

La gara, partita nel primo pomeriggio di lunedì, ha spinto i concorrenti al limite su tutti gli aspetti chiave della professione. Dalla degustazione alla cieca alla correzione di una carta dei vini, fino agli abbinamenti con un menù studiato ad hoc: era solo l’inizio. Nella fase finale, i candidati hanno dovuto dimostrare abilità pratiche nel servizio e nella comunicazione, riconoscere birre, distillati e oli. Non sono mancati i quiz in inglese e francese, e una prova di public speaking, ormai essenziale per il sommelier moderno.

La giuria – composta dai vincitori degli anni passati, rappresentanti AIS, giornalisti del settore e membri dell’Istituto Trento Doc – ha valutato ogni singolo dettaglio con grande attenzione. “Il livello tecnico quest’anno era altissimo”, ha raccontato uno dei giurati storici, “ma Lorini ha fatto la differenza con precisione, stile ed una visione internazionale che oggi conta davvero”.

Le parole dei protagonisti sul palco

Poco dopo le 19.30, sul palco della Leopolda, è stato Stefano Fambri, presidente dell’Istituto Trento Doc, a consegnare il riconoscimento. “Il premio Miglior Sommelier è un momento importante: sono i sommelier AIS a raccontare e valorizzare il vino italiano”, ha detto Fambri di fronte a una platea attenta. “Siamo orgogliosi di collaborare con AIS, un rapporto costruito su rispetto e obiettivi condivisi. Auguro a Ilaria un percorso ricco di soddisfazioni: saprà portare avanti la cultura del bere consapevole e la qualità che distingue Trentodoc”.

Visibilmente emozionata, Lorini ha ringraziato giuria e pubblico. “Un’emozione enorme”, ha detto a caldo. “Sono fiera di essere ambasciatrice Trentodoc e di poter raccontare questo vino in Italia e all’estero”. Tra strette di mano e abbracci, la nuova Miglior Sommelier d’Italia ha poi confidato ai colleghi: “Dietro questo risultato c’è tanto studio, ma soprattutto passione e voglia di migliorarsi”.

AIS: passione, metodo e talento

Il concorso nazionale è da anni un appuntamento fondamentale per l’Associazione Italiana Sommelier. Il presidente AIS, Sandro Camilli, lo ha ricordato dal palco: “La finale del Miglior Sommelier d’Italia – Premio Trentodoc celebra la preparazione e l’impegno di tutta la comunità AIS. La collaborazione con l’Istituto Trento Doc nasce da una visione comune: la stessa ricerca dell’eccellenza e lo stesso rigore”.

Per Camilli, il titolo non premia solo la conoscenza tecnica, ma anche la capacità di raccontare il vino con un linguaggio moderno e uno sguardo internazionale. “Oggi il sommelier è ambasciatore del territorio”, ha aggiunto, “e questo concorso serve proprio a mettere in luce questo ruolo”.

Un riconoscimento che guarda al futuro

La vittoria di Ilaria Lorini non è solo un successo personale. Per molti professionisti del settore presenti a Firenze, rappresenta un passo avanti nella promozione del vino italiano nel mondo. “Ci servono esperti capaci di raccontare le nostre eccellenze oltre i confini nazionali”, ha sottolineato un produttore trentino a margine della cerimonia.

Il concorso AIS – Premio Trentodoc si conferma così un appuntamento chiave per la crescita della sommellerie italiana. Un momento per mettere in mostra metodo, rigore e talento, ma anche per ribadire il ruolo centrale dei sommelier nella valorizzazione del vino di qualità. E da oggi c’è una nuova ambasciatrice toscana pronta a portare la sua voce lontano, oltre le frontiere.

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