Il vino

Il vitigno Fiano, storia e caratteristiche

Il vitigno Fiano è un vitigno a bacca bianca coltivato soprattutto in Campania, ma negli anni si è diffuso anche in Puglia, sembra grazie a Carlo II d’Angiò, che fece portare a Cava dei Tirreni 16mila piante di Fiano a Manfredonia intorno alla fine del 1200 e, solo recentemente, in Sicilia. È considerato uno dei migliori vitigni a bacca bianca d’Italia.

Le sue origini non sono certe, ma secondo molti esperti il vitigno Fiano dovrebbe essere originario della Magna Grecia, per essere precisi del Peloponneso.

Il suo nome sembra che derivi dal nome di una popolazione Ligure delle Alpi Apuane sconfitta dai Romani e, migrata, nel secondo secolo a.C. in Campania. In questo esodo sembra abbiano portato con sé la vite Apuana, poi divenuta Apiano, poi Afiano e infine Fiano. Il vitigno Fiano è fin dall’800 documentato non solo in Irpinia ma anche nella provincia di Caserta, in Puglia e in Basilicata.

Immagine | Pixabay @IG69

Caratteristiche del vitigno e del vino

Il Fiano è un vitigno molto vigoroso e fertile, ma anche caratterizzato da basse rese. I risultati migliori li dà sui terreni vulcanici, ma anche sull’argilla e sui terreni pesanti in generale i risultati risultano essere buoni. La sua zona migliore si trova in Irpinia, dove riesce ad avere ottime maturazioni, che avvengono tra settembre e ottobre, grazie agli inverni rigidi e alle estati fresche. Il vino ottenuto dal Fiano è caratterizzato al naso da profumi raffinati e complessi. I suoi mosti dalla forte acidità favoriscono la produzione di vini longevi e decisamente adatti all’invecchiamento. La loro fermentazione e il loro affinamento avvengono soprattutto in botti d’acciaio. L’affinamento in bottiglia, a cui spesso vengono sottoposte le bottiglie, dura dai 12 ai 14 mesi e aggiunge carattere e ricchezza aromatica al prodotto finale.

Il colore del vino è generalmente giallo paglierino.

I profumi fruttati e floreali sono unici, fini e ricchi, con note di pere, pesche, mele, nespole, agrumi, pinoli, erba appena tagliata e glicine. Al palato il Fiano è caldo e vellutato, ha un’ottima mineralità e una marcata, ma piacevole acidità, con note di nocciole. In conclusione, questo vino risulta essere appagante, ricco e persistente. La sua alcolicità è spesso alta, non è raro, infatti, trovare vini prodotti dal Fiano che superano i 14 gradi di alcolicità. Il principale vino prodotto dal Fiano è il Fiano di Avellino DOCG.

I migliori abbinamenti

Immagine | Pixabay @AnnaFedorova

Il vino Fiano, grazie alla pienezza del suo corpo e ai sentori di nocciole, si sposa bene con piatti di pesce ricchi, anche alla griglia, paella, piatti con frutti di mare, carni bianche e pollame. Risulta essere ideale anche con diversi tipi di insalate e formaggi freschi.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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