Il vino

Il vitigno Carricante, storia e caratteristiche

Il Carricante è un importantissimo vitigno a bacca bianca, il più diffuso della provincia di Catania. È autoctono dell’Etna, su cui cresce fino a 750/950 metri di altitudine. Qui la natura del terreno è strettamente vulcanica, formata dallo sgretolamento di diversi tipi di lava e da materiali eruttivi più recenti, quali i lapilli, ceneri e sabbie. Inoltre, la vicinanza al mare aiuta l’accumulo di sostanze minerali, come il cloruro di sodio e questo si riflette sul vino.

Il suo nome deriva dall’espressione siciliana “u carricanti”, che sottolinea l’abbondante produzione delle sue piante, capaci di riempire i carri d’uva. È tradizionalmente coltivato secondo l’uso ad alberello, su suoli di sabbie vulcaniche ricche di minerali. Il clima fresco e le notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte contribuiscono a donare alle uve profumi e aromi intensi. In passato, il carricante era spesso vinificato in uvaggio con altri vitigni coltivati sull’Etna, come Catarratto, Minnella bianca e Inzolia. Oggi le uve di questo vitigno vengono vinificate in purezza ed entrano nella costituzione dell’Etna Bianco DOC e dell’Etna Bianco Superiore DOC.

I vini ottenuti a partire dalle uve del vitigno Carricante sono contraddistinti da un’elevata acidità fissa e da un notevole contenuto in acido malico, tanto è quasi indispensabile far svolgere al vino la malolattica.

Le caratteristiche

Immagine | Pixabay @javarman3

Il Carricante è un vitigno definito “generoso”, poiché ha una produzione decisamente abbondante, la quale deve essere contenuta con un preciso controllo del numero e una potatura regolare, in modo tale da ottenere uve di qualità e con una buona concentrazione aromatica.

Il Carricante ha maturazione tardiva e produzione abbondante e costante. Il Carricante è particolarmente sensibile alle gelate primaverili e alla siccità, che può provocare in alcuni casi scottatura sui grappoli, se non opportunamente protetti. Inoltre, il vitigno è poco tollerante alle malattie crittogamiche.

Il vino prodotto dalle uve di questo vitigno ha, generalmente, un colore giallo paglierino pallido, con riflessi verdi. Al naso risulta essere elegante, con delicati profumi di zagara e fresche note di frutta bianca, mela, agrumi e nuances di anice. Al palato colpisce grazie alla sua spiccata, fresca e vivace acidità, un buon corredo di aromi fruttati e una piacevole sapidità finale. È un vino di buona struttura e longevità (può invecchiare anche oltre i 10 anni), che si presta sia all’affinamento in acciaio, per esaltare freschezza e fragranza, che al passaggio in legno, se si preferisce privilegiare le caratteristiche di complessità e morbidezza.

Gli abbinamenti migliori

Immagine | Pixabay @Rostislav_Sedlacek

Come tutti i vitigni autoctoni, anche i vini del Carricante di sposano alla perfezione con i prodotti della gastronomia locale, ovvero della provincia di Catania. Inoltre, sono perfetti da abbinare con antipasti di mare, anche crudi, e con piatti di pesce semplici e delicati.

Federico Liberi

Sono laureato in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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