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Il vino italiano in crisi: crollo dei consumi negli Stati Uniti senza dazi

Negli ultimi anni, il mercato del vino negli Stati Uniti ha subito notevoli cambiamenti, portando a un calo preoccupante delle vendite per le denominazioni italiane. Secondo l’analisi dell’Osservatorio dell’Unione Italiana Vini (Uiv) basata sui dati Sipsource, tra il 2023 e il 2024 si è registrato un significativo decremento delle vendite di vino italiano, sia nei canali off trade (vendita al dettaglio) che on trade (ristoranti e bar). Questo declino è particolarmente allarmante, dato che si verifica in un mercato già in difficoltà.

andamento delle vendite di vino italiano

Nel complesso, il vino italiano ha visto una diminuzione del 4,4% a volume, mentre l’andamento generale del mercato del vino ha registrato un calo ancora più marcato, pari al 7,2%. I vini bianchi e rossi hanno subito un decremento del 6,4%, mentre gli spumanti italiani, come il Prosecco, il Brunello di Montalcino e il Barolo, hanno mostrato una certa resilienza con una crescita dell’1,5%.

Ecco un riepilogo delle variazioni di vendita:

  1. Vino italiano: -4,4%
  2. Mercato del vino generale: -7,2%
  3. Vini bianchi e rossi: -6,4%
  4. Spumanti italiani: +1,5%

fattori che influenzano il mercato

L’impatto dei dazi imposti dall’amministrazione Trump ha avuto un ruolo cruciale in questa situazione. Sebbene non ci siano nuovi dazi all’orizzonte, il mercato sta ancora scontando le conseguenze di misure precedenti che hanno influito sulle importazioni di vino italiano negli Stati Uniti. Le denominazioni importanti non sono state risparmiate dalle difficoltà, e molte di esse stanno lottando per mantenere le loro quote di mercato.

Inoltre, la grande distribuzione organizzata (GDO) ha registrato un anno negativo per il vino italiano, con un calo del 4,2% a volume e un decremento del 2,5% a valore, per un fatturato complessivo di 2,6 miliardi di euro. Ecco alcuni dei vini più colpiti:

  1. Pinot Grigio delle Venezie: -7%
  2. Lambrusco: -6%
  3. Bianchi siciliani: +5%
  4. Brunello di Montalcino: +3%
  5. Prosecco: +1% (con flessione del 4% nell’ultimo trimestre del 2024)

cambiamenti nelle abitudini di consumo

Un aspetto critico è l’evoluzione delle preferenze dei consumatori. Negli Stati Uniti, le nuove generazioni tendono a prediligere bevande alternative, come birre artigianali e cocktail, facendo sì che il vino perda terreno. Le abitudini di consumo più informali e le esperienze legate al vino stanno influenzando negativamente le vendite, costringendo i produttori italiani a rivedere le proprie strategie di marketing e distribuzione.

Le sfide economiche globali, come l’inflazione e l’aumento dei costi di produzione, stanno complicando ulteriormente la situazione. Questi fattori, insieme alla crescente competizione da parte di vini provenienti da altri paesi, mettono a dura prova le Doc italiane, costringendole a trovare nuove strade per attrarre i consumatori americani.

Nonostante le difficoltà, emergono segnali di speranza. I produttori stanno esplorando nuove opportunità di collaborazione e promozione, cercando di posizionare i loro vini come opzioni premium per i consumatori americani. Eventi di degustazione, campagne di marketing digitale e partnership con ristoranti di alta gamma sono solo alcune delle strategie adottate per rinvigorire la presenza del vino italiano negli Stati Uniti.

In questo contesto di incertezze e sfide, la capacità di adattamento e innovazione sarà cruciale per il futuro delle denominazioni italiane nel mercato americano.

Redazione Vinamundi

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