Il vino delle abbazie: un viaggio tra cultura e identità in Franciacorta

Il vino delle abbazie: un viaggio tra cultura e identità in Franciacorta

Il vino delle abbazie: un viaggio tra cultura e identità in Franciacorta

Redazione Vinamundi

19 Settembre 2025

Sabato 4 ottobre 2025, il Convento della Santissima Annunciata di Rovato, situato nel cuore della Franciacorta, ospiterà un evento di grande rilevanza. Questo convegno rappresenta un momento di incontro tra tradizione, spiritualità e innovazione enologica, promuovendo un dialogo fondamentale sulla cultura del vino e sull’identità dei territori attraverso l’opera secolare delle abbazie. Organizzato dalla Fondazione Vittorio e Mariella Moretti e dal progetto “Vini d’Abbazia”, l’evento mira a celebrare il profondo legame tra paesaggio, viticoltura e patrimonio monastico.

Dettagli dell’evento

Il convegno, che inizierà alle 11:30 e sarà aperto gratuitamente su prenotazione, accoglierà relatori di spicco provenienti dal mondo monastico, accademico ed enologico. Tra i partecipanti, si annoverano nomi illustri come:

  1. Vittorio Moretti – Presidente della Fondazione VMM
  2. Renzo Cotarella – Amministratore Delegato della storica casa vinicola Marchesi Antinori
  3. Attilio Scienza – Esperto dell’Università di Milano

Inoltre, interverranno rappresentanti delle abbazie di Monte Oliveto Maggiore, Praglia, Novacella e Muri-Gries, che contribuiranno a far emergere il valore culturale e storico della viticoltura monastica.

Il dibattito e le opportunità di assaggio

Moderato dal giornalista Rocco Tolfa, il dibattito si propone di esplorare il ruolo cruciale delle abbazie nella diffusione della cultura agricola e nella valorizzazione della viticoltura d’eccellenza. Le abbazie custodiscono il sapere enologico attraverso i secoli e svolgono un ruolo fondamentale nella preservazione del territorio e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. La loro storia è intrinsecamente legata ai cicli naturali e ai ritmi della vita monastica, dove la cultura del vino si è sviluppata in armonia con il paesaggio circostante.

Al termine del convegno, i visitatori potranno partecipare a banchi d’assaggio curati da AIS Lombardia, che presenteranno una selezione di vini prodotti dalle abbazie protagoniste. Questi vini non solo rappresentano la qualità e la tradizione enologica italiana, ma anche la capacità dei monaci di interpretare e valorizzare il terroir, creando prodotti unici che raccontano storie di dedizione e passione.

Un evento che celebra la Franciacorta

La scelta del Convento della Santissima Annunciata come sede di questo evento non è casuale. Fondato nel XIV secolo, il convento è un luogo ricco di storia e cultura, simbolo di come arte, spiritualità e natura possano convivere in perfetta armonia. Affidato alla Fondazione Moretti dal 2018, il convento è stato recentemente restaurato, diventando un punto di riferimento per la comunità e un centro di attività culturali e artistiche.

Il convegno rientra nel programma “Come in famiglia”, una serie di eventi che animeranno il convento dalle 8:00 fino a mezzanotte. Durante tutta la giornata, i visitatori potranno partecipare a percorsi naturalistici, laboratori e incontri dedicati alla cultura e alla spiritualità. Queste attività rappresentano un’opportunità unica per scoprire la Franciacorta, un territorio noto non solo per i suoi vini pregiati, ma anche per la sua bellezza paesaggistica e la sua ricca storia.

In questo contesto, il convegno rappresenta un’importante occasione per riflettere su come la cultura del vino possa essere un veicolo di identità e di coesione sociale. Le abbazie, con il loro patrimonio storico e culturale, non solo preservano antiche tradizioni, ma sono anche custodi di valori etici e spirituali che possono ispirare le generazioni future.

L’incontro di Rovato, quindi, non è solo un evento dedicato al vino, ma una celebrazione di tutto ciò che il vino rappresenta: un legame con la terra, una tradizione che si tramanda e una comunità che si unisce attorno a valori condivisi. In un mondo sempre più globalizzato, la riscoperta di queste radici culturali diventa fondamentale per preservare l’identità dei territori e per valorizzare le storie che ogni bottiglia di vino ha da raccontare.

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