Il vino come esperienza culturale e sociale: storie, persone e grandi etichette da scoprire

Il vino come esperienza culturale e sociale: storie, persone e grandi etichette da scoprire

Il vino come esperienza culturale e sociale: storie, persone e grandi etichette da scoprire

Redazione Vinamundi

16 Ottobre 2025

A Milano, il vino si trasforma in un’esperienza culturale e sociale da vivere e condividere. La Milano Wine Week 2025, svoltasi dal 4 al 12 ottobre, ha dato vita a un laboratorio dinamico di esperienze, idee e linguaggi legati al mondo del vino. Questa edizione ha sottolineato la missione della manifestazione: raccontare il vino come un potente strumento di connessione tra produttori, professionisti e consumatori, intrecciando formazione, sperimentazione e intrattenimento.

il racconto del vino come esperienza

Milano Wine Week 2025 ha messo al centro il tema del racconto del vino, costruendo un mosaico di storie rappresentative dell’intera filiera vitivinicola. Grazie al supporto dei brand partner, la manifestazione ha proposto un ampio e diversificato calendario di eventi, che ha attratto un numero crescente di operatori italiani e internazionali. La scelta del Milan Marriott Hotel come headquarter ha rivelato un’importanza strategica, concentrando incontri, momenti formativi e occasioni di networking in un unico hub.

Un aspetto rilevante è stato il progetto Wine List Italia, che ha dato voce ai sommelier, una categoria di professionisti spesso poco valorizzata. Questo progetto ha proposto una guida unica e un walk-around tasting, permettendo ai sommelier di raccontare il vino attraverso emozioni e percorsi personali.

novità e contaminazioni

Tra le novità di quest’anno, l’evento di degustazione guidato direttamente dai produttori ha riscosso un notevole interesse. Il successo di Wine List ha aperto un nuovo capitolo: il format diventerà itinerante, portando la valorizzazione dei professionisti della sala oltre i confini di Milano. Milano Wine Week non è solo un evento, ma una vera e propria piattaforma di pensiero in cui la cultura del vino diventa terreno di confronto tra discipline, arti e culture.

Quest’anno ha visto un focus inedito dedicato al design con l’Osteria dell’Architetto, che ha indagato il rapporto tra architettura, wine design e territorio. La collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro ha arricchito la dimensione sensoriale del vino, esplorando ulteriori sfaccettature e rendendolo parte di un discorso artistico e culturale più ampio.

un futuro inclusivo per il vino

In un’epoca in cui il vino è spesso relegato a mera bevanda, Milano Wine Week ha dimostrato che è possibile raccontarlo anche attraverso l’aspetto uditivo. Grazie alla collaborazione con Bang & Olufsen e Ca’ del Bosco, è stata realizzata un’installazione sonora dedicata al valore emozionale dell’esperienza enologica. Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week, ha sottolineato l’importanza di creare connessioni tra professionisti e un pubblico sempre più curioso, generando un dialogo che unisce cultura, creatività e ricerca.

Tra le iniziative più popolari, la One Wine Night ha rappresentato un momento di apertura verso il pubblico più giovane. Centinaia di ragazzi hanno animato la serata, dimostrando come il vino possa diventare un linguaggio contemporaneo quando incontra format esperienziali e accessibili.

Milano Wine Week 2025, dunque, non è solo una celebrazione del vino, ma un invito a esplorare il suo significato più profondo e a partecipare a un’esperienza culturale e sociale. Con la prossima edizione già in programma dal 3 all’11 ottobre 2026 e il decennale nel 2027, Milano si prepara a continuare il suo viaggio nel mondo del vino, creando spazi di dialogo e riflessione che coinvolgono tutti, dai produttori ai consumatori.

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