Il vino: ambasciatore del made in Italy tra export e cultura globale

Il vino: ambasciatore del made in Italy tra export e cultura globale

Il vino: ambasciatore del made in Italy tra export e cultura globale

Redazione Vinamundi

16 Settembre 2025

Il vino italiano è molto più di una semplice bevanda; rappresenta un pezzo fondamentale dell’identità culturale del nostro Paese e un veicolo di export che ha saputo conquistare i palati di tutto il mondo. In questo contesto, il libro “Il fascino di un Paese straordinario” di Gianni Gagliardo si inserisce come un’opera significativa, capace di intrecciare storie ed esperienze che raccontano come il vino possa fungere da ambasciatore del made in Italy, una realtà che si distingue non solo per la qualità, ma anche per la sua ricca tradizione e il suo impegno verso la sostenibilità.

L’importanza del vino nell’identità italiana

Gagliardo, uno dei maggiori produttori di Barolo e un rinomato scrittore, ha dedicato la sua vita alla promozione del vino italiano nel mondo. La sua opera si apre con una prefazione di Gianni Letta, che esplora il tema delle radici e della cultura italiana, ponendo l’accento su come il made in Italy rappresenti un marchio di successo riconosciuto a livello globale. Questo libro non è soltanto un saggio accademico, ma una narrazione corale che raccoglie testimonianze di italiani che, all’estero, hanno saputo incarnare l’essenza del nostro Paese.

Tra le storie presenti nel libro, spiccano quelle di:

  1. Umberto Bombana, chef stellato che ha portato la cucina italiana a Hong Kong.
  2. Fratelli Di Gennaro, pionieri della ristorazione italiana in Germania.

Queste figure non solo hanno creato una rete di eccellenza gastronomica, ma hanno anche contribuito a rafforzare l’immagine del made in Italy nel mondo. La gastronomia, assieme al vino, diventa così un linguaggio universale capace di avvicinare culture diverse.

Il vino come patrimonio culturale

Uno dei capitoli più affascinanti del libro è dedicato al vino nella storia d’Italia, un racconto che parte dalle origini e arriva fino ai giorni nostri. Gagliardo sottolinea come il vino rappresenti un patrimonio culturale che ha attraversato secoli, influenzando non solo la nostra alimentazione, ma anche le tradizioni sociali e familiari. L’arte della viticoltura è strettamente legata alla storia del nostro Paese, e i vari vitigni italiani raccontano delle diverse regioni, dei loro climi e dei loro terreni.

L’impatto globale del vino italiano

Gianni Gagliardo, descritto da Luciano Ferraro, vice direttore del Corriere della Sera, come “il vignaiolo che ha scritto più libri” in Italia, ha avuto un ruolo cruciale nell’internazionalizzazione del vino italiano, specialmente in mercati asiatici. Già dagli anni Ottanta, Gagliardo ha iniziato a portare il vino italiano in paesi come Corea, Taiwan e Singapore, dove ha dovuto affrontare la sfida della concorrenza di vini francesi, spagnoli e australiani. La sua esperienza pionieristica è un esempio di come il made in Italy non si fermi mai, ma si reinventa continuamente per adattarsi a nuovi mercati e consumatori.

Nel libro, Gagliardo riflette sull’essenza del made in Italy, che non è semplicemente un marchio, ma un modo di vivere. La sua analisi mette in luce come il vino sia una manifestazione tangibile di questa filosofia, unendo tradizione e innovazione. Il vino italiano, infatti, è il risultato di pratiche agricole sostenibili e di un’attenzione maniacale ai dettagli, che si riflette nella qualità del prodotto finale. Questo approccio non solo garantisce un vino di eccellenza, ma contribuisce anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio.

A completare il racconto, la postfazione di Luca Cordero di Montezemolo offre una prospettiva sul futuro del made in Italy. Secondo Montezemolo, il successo del made in Italy si basa su due pilastri: un sistema produttivo resiliente e le eccellenze individuali. Tuttavia, egli mette in guardia sulla necessità di una maggiore coesione tra gli italiani, sottolineando che la mancanza di unione può diventare una debolezza che frena il progresso. Promuovere il made in Italy richiede un impegno attivo da parte di imprenditori e cittadini, affinché possano affrontare le disfunzioni del Paese e lavorare per il bene comune.

Il vino, con la sua storia ricca e le sue tradizioni, diventa così non solo un prodotto da esportare, ma un simbolo di un’Italia che sa valorizzare le proprie radici e innovare al contempo. In questo modo, il vino non solo rappresenta l’eccellenza della nostra agricoltura, ma diventa anche un messaggero di cultura e identità, capace di raccontare al mondo chi siamo e cosa rappresentiamo. La sfida per il futuro sarà quella di continuare a sostenere questa narrativa, affinché il vino italiano possa continuare a brillare come un faro di identità e qualità nel panorama globale.

Change privacy settings
×