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Il Pinot Grigio Delle Venezie: cosa significa la riduzione della resa per la vendemmia 2025?

Il mondo del vino si trova ad affrontare sfide senza precedenti, tra cui fluttuazioni nei consumi e preoccupazioni legate ai cambiamenti climatici. In questo contesto, la vendemmia 2025 si avvicina, portando con sé incertezze sulle scorte di vino già disponibili. Tuttavia, il Consorzio Doc Delle Venezie ha deciso di adottare un approccio proattivo per affrontare queste sfide, programmando misure significative per la nuova stagione di raccolta.

Riduzione della resa massima di uva per ettaro

La Doc Delle Venezie, che è diventata un punto di riferimento per il Pinot Grigio a livello nazionale e internazionale, ha approvato una riduzione della resa massima di uva per ettaro, che passerà da 180 a 170 quintali. Questa decisione, presa per preservare la qualità del Pinot Grigio e stabilizzare il mercato, rappresenta un passo importante per garantire l’eccellenza del prodotto.

  1. Resa massima: 170 quintali di uva per ettaro
  2. Stoccaggio amministrativo: massimo di 150 quintali di uva per ettaro da destinare al prodotto libero, e fino a 20 quintali per ettaro per stoccaggio.

Queste misure sono state approvate durante l’Assemblea ordinaria del Consorzio, con il supporto delle amministrazioni regionali del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento.

La grandezza della Doc Delle Venezie

Attualmente, la Doc Delle Venezie è la più grande denominazione di Pinot Grigio al mondo, con una superficie vitata di 27.000 ettari e una produzione annuale di circa 230 milioni di bottiglie. La filiera comprende:

  • 6.141 viticoltori
  • 575 aziende di vinificazione
  • 371 aziende di imbottigliamento

Questi numeri rendono la Doc Delle Venezie responsabile dell’85% della produzione di Pinot Grigio in Italia e del 43% a livello globale.

Un futuro di qualità e stabilità

Le misure adottate per le vendemmie precedenti hanno portato a un riequilibrio tra domanda e offerta, contribuendo a migliorare la qualità del prodotto. Questo approccio sarà ripreso anche per il raccolto del 2025, evidenziando l’importanza della gestione oculata delle rese per il futuro del settore.

Luca Rigotti, presidente del Consorzio, ha sottolineato che in un contesto internazionale complesso, è fondamentale applicare misure di gestione dell’offerta per mantenere una stabilità tra domanda e offerta. Queste scelte sono cruciali per garantire la reputazione del Pinot Grigio Delle Venezie come vino di alta qualità.

In un mercato competitivo e in continua evoluzione, il Consorzio Doc Delle Venezie si impegna a investire nella qualità e nella tradizione, bilanciando le esigenze economiche con quelle ecologiche. La vendemmia 2025 non è solo un’opportunità di raccolta, ma rappresenta un momento cruciale per il futuro del Pinot Grigio, un vino che continua a raccontare la storia e la cultura di un territorio ricco di tradizioni vitivinicole.

Redazione Vinamundi

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