
Il lusso in Costa Smeralda: il turista del vino scopre le eccellenze locali
La Costa Smeralda, celebre località della Sardegna, è molto più di un semplice paradiso per il turismo di lusso. Questa rinomata meta si configura come un palcoscenico ideale per gli appassionati di vino, che trovano qui l’opportunità di esplorare e apprezzare le eccellenze vinicole locali. I turisti, esperti di viticoltura internazionale, approfittano della loro visita per degustare vini italiani, in particolare quelli tipici del territorio, abbinandoli ai piatti tradizionali dell’isola.
Ogni anno, la Costa Smeralda accoglie un numero impressionante di visitatori, con oltre 500.000 coperti serviti da hotel, ristoranti e bar. Uno degli eventi più attesi è il “Porto Cervo Wine & Food Festival”, che si svolge dall’8 all’11 maggio. Giunto alla sua quattordicesima edizione, il festival riunisce sommelier, produttori e appassionati attorno alla valorizzazione delle etichetta autoctone e delle tradizioni gastronomiche locali.
il vino come esperienza culturale
Mauro Murgia, head sommelier dell’Hotel Cala di Volpe, enfatizza come il vino diventi il filo conduttore di un’esperienza che coinvolge ambiente, cultura e cucina tipica. “I nostri ospiti, esperti di viticoltura, sono spesso curiosi di conoscere le etichette locali,” afferma Murgia, che si impegna a suggerire vini sardi capaci di sorprendere e deliziare.
Massimo Cappai, head sommelier del Cervo Hotel, evidenzia la varietà del target turistico che visita la Costa Smeralda. “Le persone che arrivano qui cercano esperienze uniche e vogliono provare i vini autoctoni. Il Vermentino e il Cannonau sono i nostri vitigni di punta, ma c’è crescente interesse anche per varietà meno conosciute come il Monica e il Bovale.” Questo cambiamento riflette un turismo in evoluzione che richiede sempre più varietà e qualità.
un festival di eccellenze vinicole
Durante il festival, i visitatori possono scoprire ben 60 espositori di vino e oltre 20 aziende alimentari, presentando una gamma di prodotti che spazia dai classici ai nuovi arrivati. La manifestazione non è solo un punto d’incontro per gli appassionati, ma anche un’opportunità per i produttori di presentare le loro novità e interagire con un pubblico sempre più informato.
“Negli ultimi anni, la produzione di vino in Sardegna ha fatto passi da gigante,” afferma Attilia Medda, sommelier Ais e delegata per la Gallura. “Il Vermentino continua a essere il protagonista, ma anche il Cagnulari e il Torbato stanno guadagnando popolarità.” Questo dimostra come i produttori sardi siano in grado di adattarsi alle tendenze del mercato globale, offrendo vini freschi e piacevoli, ideali da abbinare alla cucina locale.
l’interesse crescente per i vini sardi
Il ritorno del turismo post-pandemia ha portato a un cambiamento nel profilo dei visitatori. Valentina Argiolas di Argiolas nota che i turisti dell’Est Europa sono stati sostituiti da americani e canadesi, i quali mostrano un grande interesse per i prodotti locali, in particolare per i vini bianchi. Giovanni Pinna, direttore di Tenute Sella & Mosca, conferma l’interesse crescente per i vini dell’isola, sottolineando come i turisti cerchino vini che raccontano la storia del territorio.
Infine, il turismo nautico sta diventando sempre più importante, con turisti che desiderano esplorare anche le cantine dell’isola. Anna Columbano, hospitality manager della cantina Capichera, racconta come i clienti alto-spendenti desiderino immergersi nella realtà locale, partecipando a tour sensoriali che abbinano la degustazione dei vini a prodotti tipici del territorio.
La Costa Smeralda continua a essere un punto di riferimento per il turismo di lusso, e il suo legame con il mondo del vino rappresenta un’occasione unica per scoprire le tradizioni enogastronomiche della Sardegna, in un contesto di bellezza e esclusività.