
Il Ludwig di Elena Walch: il Pinot Nero d’Italia che conquista il podio dell’Alto Adige
L’Alto Adige si conferma come una delle regioni più prestigiose per la produzione di Pinot Nero in Italia, con questo vitigno che occupa il 10% della superficie vitata locale, pari a circa 5.850 ettari. La vendemmia 2022 ha messo in luce il Pinot Nero Ludwig di Elena Walch, che è stato riconosciuto come la migliore espressione italiana di questo amato vitigno, simbolo della Borgogna. La cantina, guidata da Elena Walch e dalle sue figlie Julia e Karoline, rappresenta la quinta generazione della famiglia Walch dedicata alla viticoltura.
Il Pinot Nero Ludwig ha ottenuto un riconoscimento straordinario, ma non è il solo a brillare in questa annata. Al secondo posto si colloca il Pinot Nero Riserva Burgum Novum della Cantina Castelfeder, seguito dal Pinot Nero Riserva Trattmann della Cantina Girlan, che occupa il terzo gradino del podio. La competizione è stata accesa, con 116 vini provenienti da diverse regioni italiane, tra cui Trentino, Val d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Toscana, Umbria e Sicilia, tutti valutati da una giuria di esperti composta da 43 enologi, sommelier e professionisti del settore.
I migliori vini delle singole regioni
Oltre ai premiati nella classifica generale, sono stati riconosciuti anche i migliori vini delle singole regioni vinicole. Il Ludwig di Elena Walch è stato, oltre a essere il migliore in assoluto, anche il miglior vino dell’Alto Adige. Per le altre regioni, si sono distinti i vini di:
- Grosjean Vins (Valle d’Aosta)
- Castello di Spessa (Friuli Venezia Giulia)
- Conte Vistarino (Lombardia)
- Bricco Maiolica (Piemonte)
- Feudo Arancio (Sicilia)
- Fattoria di Cortevecchia (Toscana)
- Maso Cantanghel (Trentino)
- Torre Bisenzio (Umbria)
- Borgo Stajnbech (Veneto)
Tra le cantine trentine che hanno raggiunto la finale ci sono Furletti e Mori Colli Zugna, insieme a nomi noti dell’Alto Adige come Tenuta Castel Sallegg, Azienda Agricola Falkenstein, Ferruccio Carlotto e Cantina Bozen. Ogni azienda ha portato la propria interpretazione di questo vitigno, rendendo la competizione ancora più interessante e variegata.
Eventi e degustazioni
Ines Giovanett, presidente delle “Giornate Altoatesine del Pinot Nero”, ha espresso la sua soddisfazione per la qualità dei vini presentati. “Anche quest’anno abbiamo visto Pinot Nero straordinari e tipici della varietà. Siamo estremamente felici quando la gamma dei vini riflette la molteplicità della varietà e dimostra quanto il terroir, la tradizione e lo stile influiscano sui vini”, ha dichiarato Giovanett. Questo è un chiaro segno che l’Alto Adige non solo sta mantenendo, ma anche elevando il proprio status come regione vitivinicola di eccellenza.
La premiazione dei migliori vini avverrà durante le Giornate Altoatesine del Pinot Nero, un evento attesissimo dagli appassionati di vino, previsto per venerdì 16 maggio a Castel d’Enna a Montagna. Da quel giorno fino a lunedì 19 maggio, nell’Ospizio di San Floriano a Laghetti, gli enoappassionati avranno l’opportunità di degustare non solo i vini premiati, ma anche tutti quelli partecipanti al Concorso. Questo evento si configura come un’importante vetrina per il Pinot Nero, offrendo agli appassionati e ai professionisti l’occasione di scoprire e apprezzare le diverse sfumature e interpretazioni di questo vitigno.
Il programma delle “Giornate Altoatesine del Pinot Nero” è ricco di eventi collaterali, tra cui masterclass che promettono di arricchire la conoscenza degli appassionati. Sabato 17 maggio, l’enologo Ivan Giovanett di Castelfeder guiderà una degustazione verticale di vini prodotti negli ultimi quarant’anni dalla sua tenuta, offrendo un’opportunità unica di esplorare l’evoluzione del Pinot Nero nel tempo. Un’altra masterclass, condotta dal sommelier Roberto Anesi, sarà dedicata alla coltivazione del Pinot Nero in Italia, mettendo in luce le tecniche e le pratiche che rendono questo vitigno così speciale.
Domenica 18 maggio, sarà presente una delle leggende del vino altoatesino, Hans Terzer, che presenterà l’evento “Top of Pinot Nero Alto Adige”, un momento imperdibile per tutti gli appassionati e i professionisti del settore. Questo evento non è solo un’ottima occasione per degustare vini di alta qualità, ma anche per approfondire le tecniche di vinificazione e il patrimonio culturale legato al Pinot Nero.
L’importanza del Pinot Nero nell’Alto Adige non risiede solo nella qualità dei vini prodotti, ma anche nel legame profondo tra il territorio e la viticoltura. Le particolari condizioni climatiche, i terreni variabili e la tradizione vinicola locale contribuiscono a creare un ambiente ideale per la coltivazione di questo vitigno impegnativo, ma estremamente gratificante. La continua ricerca dell’eccellenza da parte delle cantine altoatesine sta portando a risultati straordinari, rendendo l’Alto Adige un punto di riferimento per gli amanti del Pinot Nero a livello mondiale.