Il fascino dei period drama del vino: tra dinastie, donne intraprendenti e storie avvincenti

Il fascino dei period drama del vino: tra dinastie, donne intraprendenti e storie avvincenti

Il fascino dei period drama del vino: tra dinastie, donne intraprendenti e storie avvincenti

Redazione Vinamundi

13 Agosto 2025

Negli ultimi anni, il romanzo storico ha visto un’impennata di popolarità, diventando uno dei generi preferiti dal pubblico. Questo fenomeno è accompagnato da un crescente interesse per i period drama, che dominano il panorama delle serie TV e dei film, riportando in vita epoche passate attraverso narrazioni ricche di dettagli e personaggi affascinanti. La passione per il passato continua a esercitare un grande fascino, permettendo agli spettatori e ai lettori di immergersi in storie che risuonano ancora oggi. In questo contesto, il mondo del vino emerge come un terreno fertile per racconti intensi e appassionanti, spesso incentrati su donne di straordinaria forza e intraprendenza che hanno segnato profondamente la storia e l’enologia.

Questi racconti offrono una finestra su epoche lontane e celebrano il contributo femminile in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini. Con l’avvicinarsi delle vacanze estive e del Ferragosto, queste storie si rivelano perfette per essere lette sotto l’ombrellone, offrendo un mix di cultura, storia e passione per il vino.

La ragazza delle meraviglie

Una delle opere più recenti che si inserisce in questo filone è “La ragazza delle meraviglie. L’incredibile storia di Joséphine D’Yquem” di Christel De Lassus. Ambientato nella Francia di fine Settecento, il romanzo narra la vita di Françoise-Joséphine de Sauvage, una giovane donna di Bordeaux che, orfana a soli diciassette anni, sposa Louis-Amédée de Lur Saluces. Joséphine si trova a dover affrontare le avversità della Rivoluzione francese, tra arresti e lutti familiari. La sua scoperta del ruolo fondamentale della “muffa nobile” nel processo di vinificazione trasforma Château d’Yquem in un nettare senza pari, elevando il suo nome a fama internazionale. Christel De Lassus scrive: “Joséphine non sa che il nome di Yquem, sconosciuto e dalle origini incerte, diventerà celebre in tutto il mondo proprio grazie a lei”. Con uno stile avvolgente e una rigorosa attenzione ai dettagli storici, “La ragazza delle meraviglie” intreccia la forza delle saghe familiari con il racconto di una donna che ha cambiato per sempre il destino di un vino e di un territorio.

Figure femminili di spicco nel vino

Accanto a questa nuova pubblicazione, altre due figure femminili di spicco nel mondo del vino meritano di essere menzionate:

  1. Juliette Colbert, la Marchesa di Barolo, una figura chiave dell’enologia piemontese, la cui vita straordinaria è narrata in “Sangue delle Langhe. La saga dei Barolo” di Marina Marazza. La Marchesa ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione del “re” dei vini italiani, il Barolo, contribuendo alla sua fama e prestigio nel mondo.

  2. Barbe-Nicole Ponsardin, conosciuta come la “Grande Dame” dello Champagne, è stata pioniera nella produzione della prima cuvée millesimata e della prima versione rosé. Fondatrice dell’impero Veuve Clicquot, la sua vita è stata recentemente raccontata nel film “Madame Clicquot. La grande signora dello Champagne”, che ha contribuito a far rivivere la sua straordinaria storia di imprenditorialità e innovazione.

Classici intramontabili e nuove narrazioni

Oltre a queste nuove narrazioni, la letteratura storica offre anche classici intramontabili che continuano a influenzare la cultura contemporanea. Un esempio è “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che esplora il lento declino dell’aristocrazia siciliana nell’Ottocento. Questo capolavoro ha recentemente ispirato una serie di successo su Netflix, riportando in auge la storia e la cultura siciliana. La cantina Donnafugata, simbolo della tradizione vinicola siciliana, ha dedicato una limited edition del suo vino più noto, il “Mille e Una Notte”, a questo legame tra letteratura e vino.

Rimanendo in Sicilia, non si può trascurare il fenomeno della saga dei Florio, raccontata in “I leoni di Sicilia” da Stefania Auci. Questo libro narra l’ascesa della famiglia Florio, imprenditori palermitani che hanno trasformato una piccola bottega di spezie in un impero economico e vinicolo. La serie televisiva, prodotta da Disney+, ha amplificato il successo di questa storia avvincente, che mette in luce il connubio tra imprenditorialità, tradizione e innovazione nel contesto siciliano.

L’intersezione tra vino e narrativa storica non è solo un modo per esplorare il passato, ma anche un modo per celebrare il contributo delle donne nel settore vinicolo e il loro impatto duraturo. Le storie di Joséphine D’Yquem, della Marchesa di Barolo e di Barbe-Nicole Ponsardin rappresentano il potere trasformativo del vino, capace di unire culture, storie e tradizioni. Con l’approssimarsi dell’estate, queste letture offrono un’occasione unica per riflettere su come il passato continui a influenzare il presente, mentre si assapora un calice di vino che porta con sé secoli di storia e passione.

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