Il drappellone del Palio di Siena si tinge di vino: una tradizione che sorprende

Il drappellone del Palio di Siena si tinge di vino: una tradizione che sorprende

Il drappellone del Palio di Siena si tinge di vino: una tradizione che sorprende

Redazione Vinamundi

9 Settembre 2025

Il Palio di Siena è una delle manifestazioni più affascinanti e tradizionali d’Italia, carica di storia, competizione e passione. Ogni anno, il 2 luglio e il 16 agosto, le contrade della città si sfidano in una corsa mozzafiato che attira turisti da tutto il mondo. Per l’edizione del 16 agosto 2015, il Palio ha deciso di sorprendere tutti con una novità straordinaria: per la prima volta, il “drappellone” – il premio assegnato alla contrada vincitrice – sarà dipinto con il vino, in aggiunta ai tradizionali colori.

L’artista e la tecnica dell’enoarte

L’incarico di realizzare questa opera d’arte è stato affidato all’artista fiorentina Elisabetta Rogai, nota a livello internazionale per aver ideato la tecnica dell’EnoArte. Questa innovativa forma di pittura utilizza il vino rosso come principale mezzo espressivo, creando opere d’arte uniche che celebrano la ricchezza del patrimonio enogastronomico italiano. La scelta di Rogai per il Palio non è casuale: l’artista si distingue per la sua capacità di mescolare tradizione e innovazione, un connubio perfetto per un evento che affonda le radici nella storia di Siena ma che guarda anche al futuro.

Il “drappellone” di quest’edizione non sarà solo un premio, ma un vero e proprio simbolo della connessione tra la città e il suo territorio. La giunta comunale di Siena ha scelto il tema “Terra di Siena, Terra del Mondo” per celebrare il legame indissolubile tra la città e le sue campagne, evidenziando l’importanza della produzione agroalimentare e della cultura contadina.

Il messaggio del drappellone

Questo messaggio si riflette anche nella realizzazione del “drappellone”, dove il vino, utilizzato come colore principale, non è solo un omaggio alla tradizione vinicola della regione, ma anche un richiamo alla fertilità della terra senese. Elisabetta Rogai, attraverso la sua arte, esplora il concetto di Madre Terra, creando un legame emotivo e culturale con il pubblico. Le sue opere rivelano una sensibilità che ricorda i grandi affreschi di ispirazione religiosa, ma con una forte identità femminile.

La lavorazione e l’importanza del vino

La tecnica dell’EnoArte prevede un processo di lavorazione meticoloso:

  1. Il vino viene applicato sulla tela o sulla seta.
  2. Sottoposto a un invecchiamento naturale, conferendo alla pittura una profondità e una ricchezza di tonalità inedite.

Questo approccio non solo valorizza il vino come elemento artistico, ma celebra anche la storia vitivinicola della Toscana, una delle regioni più rinomate al mondo per la produzione di vini pregiati.

Il Palio di Siena rappresenta un connubio di passione, competizione e tradizione. Con l’introduzione di questo drappellone dipinto con il vino, la manifestazione si arricchisce di nuovi significati. La contrada vincitrice non si porterà a casa solo un premio, ma un pezzo di storia e cultura, un’opera d’arte che racconta la bellezza e la complessità del territorio senese.

In un’epoca in cui il patrimonio culturale è spesso messo a rischio dalla globalizzazione, il Palio di Siena si erge come un baluardo di tradizioni secolari, capace di rinnovarsi e di attrarre nuove generazioni. L’incontro tra arte, vino e cultura contadina nel “drappellone” rappresenta un esempio luminoso di come le tradizioni possano essere reinterpretate e celebrate in modi inediti, mantenendo viva la memoria collettiva di una comunità.

L’arte di Elisabetta Rogai non è solo una celebrazione del Palio, ma anche un viaggio attraverso la storia e la cultura di Siena, un omaggio alla bellezza della terra e alla creatività umana. Con questo progetto, il Palio di Siena non solo continua a essere un evento di riferimento nel panorama culturale italiano e internazionale, ma si afferma anche come un laboratorio di idee e innovazioni, un luogo dove il passato e il presente si incontrano per dar vita a qualcosa di straordinario.

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