Nel cuore della Valpolicella, la cantina Brigaldara rappresenta una delle realtà più storiche e significative del panorama vitivinicolo italiano. Fondata all’inizio del Novecento dalla famiglia Cesari, originaria della Toscana, la storia di Brigaldara è segnata da una profonda dedizione alla terra e alla tradizione vinicola. La vera svolta per la cantina avvenne nel 1928, quando Renzo Cesari, bisnonno degli attuali proprietari Antonio e Lamberto, si unì in matrimonio a una veronese, ereditando una piccola proprietà agricola con quattro ettari di vigneti.
Inizialmente, la produzione era limitata all’autoconsumo e alle vendite locali, ma la passione per la viticoltura si trasformò in una vocazione più ampia. Negli anni Ottanta, Stefano Cesari, con il supporto dell’enologo Roberto Ferrarini, decise di ampliare la visione familiare, introducendo nuove tecniche di coltivazione e una rigorosa selezione delle uve. Questo approccio innovativo permise a Brigaldara di emergere per l’eleganza e la precisione dei suoi vini.
la filosofia produttiva di brigaldara
Oggi, la cantina gestisce circa 120 ettari di terreno, di cui 47 vitati, continuando a interpretare la tradizione vitivinicola con uno spirito contemporaneo. La filosofia produttiva di Brigaldara si basa sulla valorizzazione dei singoli cru, con particolare attenzione all’affinamento e alla qualità delle uve. I vigneti si estendono tra le diverse sottozone della Valpolicella:
- Valpolicella Classica: terreni argillo-calcarei arricchiti da tufo, conferendo ai vini struttura e freschezza.
- Valpantena: suoli limoso-argillosi e clima fresco, favorendo vini profumati di frutta rossa e note speziate.
- Valpolicella Orientale: terreni poveri e sassosi, ideali per una maturazione ottimale delle uve.
L’altitudine dei vigneti varia dai 200 ai 500 metri, con esposizioni che garantiscono un’irradiazione solare ottimale.
case vecie: il cru d’altura
Uno dei cru più rappresentativi di Brigaldara è Case Vecie, un vigneto d’altura situato a quasi 500 metri di altitudine sulle colline di Grezzana. Recuperato negli anni Novanta dopo un periodo di abbandono, Case Vecie è stato oggetto di un progetto sperimentale chiamato Vigne Alte. La scelta di coltivare vitigni autoctoni come corvina, corvinone e rondinella ha permesso di sfruttare l’ampia escursione termica, cruciale per ottenere vini freschi e aromatici.
Il vigneto di Case Vecie si articola in diverse parcelle, ognuna con caratteristiche specifiche. Le aree più fertili, esposte a sud, ospitano principalmente corvina, mentre le zone più povere e sassose sono dedicate al corvinone. La gestione del vigneto è meticolosa, con rese volutamente basse per garantire concentrazione e qualità.
vinificazione e annate
La vinificazione del Valpolicella Superiore Case Vecie prevede una raccolta manuale, seguita da una fermentazione a temperatura controllata. L’affinamento in botti grandi da 20 ettolitri per circa diciotto mesi preserva la freschezza e l’eleganza del vino. Le rese contenute garantiscono una concentrazione naturale, senza forzature in cantina.
Una mini-verticale di tre annate — 2023, 2021 e 2019 — consente di apprezzare le differenze climatiche e la coerenza stilistica di Brigaldara. L’annata 2023 si presenta con un rubino luminoso e profumi di frutti rossi selvatici; il 2021 offre un rubino più cupo con aromi di frutta matura, mentre il 2019 si distingue per la sua intensità e carattere corposo.
L’Amarone Case Vecie è un altro esempio della filosofia di Brigaldara, che punta a produrre vini secchi e bilanciati. Le uve, selezionate con cura e appassite naturalmente, vengono vinificate separatamente per parcella, garantendo un’affinamento che include due anni in legno. Una mini-verticale di Amarone Case Vecie — annate 2018, 2009 e 2000 — evidenzia l’eleganza e freschezza di questo cru, mostrando la sua capacità di evolvere nel tempo.
Il viaggio attraverso i vini di Case Vecie non è solo un’esplorazione sensoriale, ma anche un modo per comprendere la dedizione della famiglia Cesari nel preservare e valorizzare il patrimonio vitivinicolo della Valpolicella, continuando a scrivere una storia che affonda le radici nel passato ma guarda con determinazione al futuro.
