
Il Consorzio del Prosecco Doc espande la sua protezione del marchio in Africa
Il Prosecco Doc, simbolo dell’eccellenza vinicola italiana, sta ampliando la propria presenza internazionale con l’obiettivo di tutelare il proprio marchio e garantire la qualità dei prodotti. Nel 2024, si prevede una produzione di 660 milioni di bottiglie, il cui valore al consumo è stimato in 3,6 miliardi di euro. Questa straordinaria performance non solo evidenzia il successo del Prosecco nei mercati globali, ma lo posiziona come una vera locomotiva dell’export del vino italiano.
Recentemente, il Consorzio ha compiuto passi significativi per rafforzare la protezione del Prosecco in Africa. La registrazione del marchio in Kenya e il riconoscimento dell’Indicazione Geografica (IG) da parte di 17 Paesi membri dell’Organizzazione Africana Proprietà Intellettuale (Oapi) rappresentano traguardi importanti. I Paesi coinvolti includono:
- Benin
- Burkina Faso
- Camerun
- Repubblica Centrafricana
- Comore
- Congo
- Costa d’Avorio
- Gabon
- Guinea
- Guinea-Bissau
- Guinea Equatoriale
- Mali
- Mauritania
- Niger
- Senegal
- Ciad
- Togo
Questa espansione non è solo un passo formale, ma una strategia cruciale per garantire che solo il Prosecco conforme al Disciplinare di produzione possa essere commercializzato con questo nome in Kenya e nei territori Oapi. Questo approccio tutela i consumatori, assicurando la qualità del prodotto, e protegge i produttori italiani da possibili abusi e frodi nel mercato.
La registrazione del marchio in Kenya sarà valida per dieci anni a partire dal 29 maggio 2024, mentre il riconoscimento ottenuto dall’Oapi ha durata illimitata. Il Kenya è visto come un mercato strategico, grazie al suo crescente afflusso turistico e alle prospettive di crescita economica. Attualmente, l’Africa rappresenta solo lo 0,2% delle esportazioni italiane di vino, ma le potenzialità future sono enormi.
Il presidente del Consorzio, Giancarlo Guidolin, ha commentato: “Negli anni il Consorzio ha condotto una strategia strutturata e lungimirante per la tutela della denominazione, estendendo la protezione del Prosecco nei principali mercati internazionali tramite registrazione del marchio o dell’Indicazione Geografica.” L’attenzione si concentra su Paesi ad alto potenziale strategico, contraddistinti da un forte afflusso turistico e da prospettive di crescita particolarmente dinamiche.
Questo approccio non è casuale; il Consorzio ha identificato l’Africa come un’opportunità strategica per il futuro. Con un mercato in espansione e un interesse crescente per il vino italiano, le azioni intraprese sono pensate per posizionare il Prosecco come un marchio di riferimento anche in queste nuove geografie.
Inoltre, la registrazione del marchio e il riconoscimento dell’IG sono solo i primi passi di un percorso che punta a costruire una forte presenza di mercato. Le dinamiche socio-economiche dell’Africa, caratterizzate da una classe media in crescita e da un aumento del turismo, creano un’opportunità unica per i produttori italiani. Le fiere del vino e gli eventi enogastronomici stanno guadagnando slancio, offrendo ai produttori la possibilità di farsi conoscere e di entrare in contatto diretto con i consumatori.
Per il Consorzio del Prosecco, gli sviluppi recenti non si limitano alla registrazione del marchio. Si tratta di un investimento a lungo termine che prevede anche campagne di sensibilizzazione e marketing mirate per educare i consumatori africani riguardo alla qualità e alla tradizione del Prosecco. Il Consorzio intende lavorare a stretto contatto con importatori locali e distributori per garantire che il prodotto arrivi nelle mani dei consumatori nella forma migliore possibile.
In un contesto in cui il vino italiano sta conquistando sempre più palati internazionali, il Prosecco si distingue per la sua freschezza e versatilità, caratteristiche molto apprezzate dai consumatori. La protezione del marchio e la tutela dell’IG sono essenziali per mantenere elevati standard qualitativi e garantire che il Prosecco rimanga un simbolo di eccellenza nel mondo del vino.
Con questi recenti sviluppi, il Consorzio del Prosecco Doc non solo rafforza la propria posizione sui mercati internazionali, ma si prepara anche a cogliere le opportunità che l’Africa ha da offrire. L’attenzione verso questi nuovi mercati emergenti rappresenta un passo fondamentale per il futuro del Prosecco e dell’intero settore vinicolo italiano.