Il Consorzio del Nizza Docg si prepara al grande debutto: riconoscimento atteso per il 2026

Il Consorzio del Nizza Docg si prepara al grande debutto: riconoscimento atteso per il 2026

Il Consorzio del Nizza Docg si prepara al grande debutto: riconoscimento atteso per il 2026

Redazione Vinamundi

10 Ottobre 2025

Il Nizza Docg sta per intraprendere un’importante fase di sviluppo con l’istituzione di un consorzio che diventerà operativo nel 2026. Questa denominazione rappresenta un vertice qualitativo nel panorama della Barbera d’Asti e del Monferrato, avendo già ottenuto un ampio riconoscimento a livello nazionale e internazionale. Fondata ufficialmente nel 2014, la Docg ha visto una crescita costante, con oltre 1 milione di bottiglie vendute nel 2024 e un fatturato che ha raggiunto i 30 milioni di euro, di cui il 55% proviene dall’export. La presenza del Nizza Docg in oltre 40 mercati diversi è un chiaro segno dell’apprezzamento globale per questo vino.

La nascita del consorzio

La decisione di istituire un consorzio specifico per il Nizza Docg rappresenta un passo decisivo per il futuro della denominazione. Attualmente tutelata dal Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e dall’Associazione Produttori del Nizza, la nuova entità avrà il compito di garantire una tutela più efficace e una promozione mirata. Questi elementi sono essenziali per il consolidamento della reputazione del Nizza Docg nel panorama vinicolo.

La storia del Nizza Docg

Il percorso del Nizza Docg è iniziato nel 2000 con il riconoscimento della sottozona all’interno della Barbera d’Asti Superiore. Ecco alcune tappe fondamentali:

  1. 2000: Riconoscimento della sottozona.
  2. 2002: Creazione dell’Associazione Produttori del Nizza, che oggi conta 95 membri.
  3. 2008: Ingresso ufficiale del Nizza nella Docg Barbera d’Asti.
  4. 2014: Nascita ufficiale della denominazione Nizza Docg.

Queste tappe hanno segnato un’evoluzione significativa, portando alla valorizzazione di un territorio ricco di potenzialità e tradizioni vitivinicole.

Innovazione e zonazione

Uno degli aspetti più innovativi dell’Associazione è stata la zonazione del territorio, realizzata con il noto cartografo del vino Alessandro Masnaghetti. Questa mappatura dei Cru ha messo in evidenza le specificità e le potenzialità dei diversi vigneti, fornendo uno strumento prezioso per la valorizzazione del Nizza Docg.

Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione Produttori del Nizza, ha commentato con entusiasmo questa nuova fase: “Un momento storico per tutti noi. In poco più di vent’anni siamo passati dall’essere un piccolo gruppo di pionieri a un’Associazione che oggi raccoglie quasi cento produttori.” La nascita del consorzio rappresenta un ulteriore passo di crescita e responsabilità.

Il Nizza Docg è quindi pronto a consolidare la propria posizione nel panorama vinicolo italiano e internazionale. Con l’istituzione del consorzio, l’obiettivo è migliorare ulteriormente la qualità dei vini e promuovere un’immagine forte e unita del territorio. Questo non sarà solo un’opportunità per i produttori, ma anche per tutti gli amanti del vino, contribuendo a raccontare la storia di un territorio ricco di tradizioni e innovazioni.

Il futuro del Nizza Docg si preannuncia luminoso, con l’intento di posizionarsi tra le grandi denominazioni

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