Il recente riconoscimento da parte del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali al Consorzio di tutela del Bardolino rappresenta un passo significativo per la denominazione. Con l’attribuzione della funzione erga omnes, tutti i produttori che imbottigliano o producono il Bardolino e il Chiaretto dovranno contribuire ai costi di promozione, anche se non sono ufficialmente associati al Consorzio. Questo sviluppo evidenzia l’importanza crescente del Bardolino nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale.
Con una produzione annua di circa 32 milioni di bottiglie, il Bardolino si posiziona come la dodicesima denominazione d’origine italiana per volume. La maggior parte della produzione, ben oltre il 92%, proviene da aziende associate al Consorzio, il che dimostra l’unità e l’impegno dei produttori. Il presidente del Consorzio, Giorgio Tommasi, ha sottolineato come questo riconoscimento premi il lavoro svolto per la tutela e la promozione della denominazione.
Innovazioni per il mercato del vino
In un mercato del vino in continua evoluzione, il Consorzio ha adottato misure innovative per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Tra queste, la liberalizzazione dell’uso di diversi tipi di chiusura per le bottiglie di Bardolino e Chiaretto, inclusi i tappi in vetro e le capsule a vite. Andrea Vantini, responsabile dell’area tecnica del Consorzio, ha confermato che la richiesta per l’approvazione di queste nuove modalità di chiusura è stata già presentata alla Regione Veneto.
Inoltre, il Consorzio sta considerando l’introduzione del Bag-in-box, un formato di confezionamento molto richiesto nei mercati esteri, in particolare in Scandinavia e Stati Uniti. Questo tipo di confezionamento offre praticità e sostenibilità, elementi sempre più apprezzati dai consumatori. Attualmente, il Bag-in-box è consentito per il Bardolino, ma non per il Chiaretto, a causa di una norma nazionale, una limitazione che potrebbe cambiare in futuro.
Crescita dell’export e nuove misure di qualità
L’export rappresenta una parte fondamentale per il successo del Bardolino, con il 70% delle vendite destinate ai mercati esteri, tra cui Germania, Francia, Inghilterra, Canada, Belgio, Stati Uniti e Giappone. L’interesse crescente da parte dei Paesi Scandinavi per vini confezionati in Bag-in-box o con chiusure a vite è un chiaro segnale delle opportunità di crescita. Tommasi ha evidenziato come il Bardolino e il Chiaretto si prestino particolarmente a queste modalità di confezionamento, grazie alla loro giovanile piacevolezza.
Un’altra novità importante è l’introduzione del contrassegno di Stato su tutte le bottiglie di Bardolino e Chiaretto della vendemmia 2012. Questa misura garantirà ai consumatori che ogni bottiglia con il nome Bardolino offre realmente il vino autentico della denominazione, proteggendo così l’immagine del prodotto e garantendone la qualità.
Il Consorzio di tutela del Bardolino si trova quindi in un periodo di trasformazione e innovazione, pronto ad affrontare le sfide future. Con l’implementazione di nuove modalità di imbottigliamento e il riconoscimento della funzione erga omnes, i produttori saranno meglio attrezzati per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. L’accento sulla sostenibilità e l’innovazione, insieme a un forte senso di comunità tra i produttori, rappresenta una solida base per il futuro dei vini Bardolino e Chiaretto, rendendoli sempre più competitivi e apprezzati a livello internazionale.