Negli ultimi decenni, la cultura del vino ha conosciuto una crescita esponenziale, portando con sé una maggiore consapevolezza delle diverse variabili che influenzano l’esperienza sensoriale. Un aspetto fondamentale, spesso trascurato, è quello del calice. Molti appassionati e professionisti del settore rimangono stupiti dalle differenze di percezione che emergono quando si degusta lo stesso vino in calici di forme diverse. Questo fenomeno è il risultato delle molteplici interazioni tra il vino e il contenitore in cui viene servito.
La scelta del calice può influenzare notevolmente le caratteristiche di un vino, dalle note aromatiche alla percezione della freschezza e della struttura. Nonostante la crescente attenzione verso questo aspetto, la cultura del calice è ancora in fase di sviluppo, sia tra i produttori che tra gli enologi e i sommelier. Per contribuire a colmare questa lacuna, Italesse ha recentemente lanciato un calice specificamente progettato per l’Amarone della Valpolicella, un vino di straordinaria complessità e personalità.
Progetto Senses e il calice T-made 76 AV
Il nuovo calice è il risultato del Progetto Senses, un’iniziativa che ha visto la collaborazione di un team di esperti, tra cui enologi, sommelier e tecnici del T-made Lab. Questa sinergia è stata ulteriormente arricchita dall’apporto delle Famiglie Storiche della Valpolicella, come Allegrini, Masi e Zenato, che hanno fornito vini per i test e hanno condiviso le loro esperienze e osservazioni sulle caratteristiche da esaltare e moderare nella degustazione dell’Amarone.
La presentazione ufficiale del calice si è svolta all’Antica Bottega del Vino di Verona, un luogo simbolico per gli amanti del vino e un punto di riferimento per la valorizzazione delle eccellenze enologiche italiane. Tradizionalmente, il mondo dei calici da vino ha seguito un approccio piuttosto semplificato, creando modelli universali per bianchi, rossi e spumanti. Tuttavia, la forma del calice gioca un ruolo cruciale nella percezione organolettica.
La progettazione del calice
Il calice T-made 76 AV, progettato per l’Amarone, è stato sviluppato in seguito a 24 mesi di progettazione e test intensivi, che hanno incluso ben 690 degustazioni e la creazione di sei prototipi diversi. Massimo Barducci, CEO di Italesse, ha descritto questa impresa come un banco di prova straordinario, sottolineando l’importanza di rispettare la struttura e la complessità dell’Amarone, mentre si cerca di restituire la finezza aromatica e l’eleganza che contraddistinguono la collezione T-made.
Una delle sfide principali nella creazione di questo calice è stata la gestione del grado alcolico dell’Amarone, un vino noto per la sua intensa alcolicità. Con l’aumento delle temperature causato dal cambiamento climatico, le uve tendono ad appassire più rapidamente, il che può compromettere la ricchezza sensoriale del vino. Pertanto, la progettazione del calice si è concentrata su forme ottimali, come un fondo ampio e piatto per attenuare l’impatto alcolico e migliorare la morbidezza e la complessità del vino.
Un passo verso l’internazionalizzazione
Il diametro del beccuccio è stato calcolato per massimizzare l’intensità olfattiva, mentre la coppa presenta uno spigolo netto per esaltare la freschezza al palato. Paolo Lauria, sommelier e responsabile marketing di Italesse, ha messo in evidenza l’importanza di una maggiore cultura del calice e della collaborazione con l’alta ristorazione per promuovere un utilizzo più appropriato delle forme specifiche. La scelta del calice, infatti, può condizionare notevolmente l’abbinamento con il cibo, correggendo o esaltando le percezioni gustative.
Italesse, azienda leader nel settore, ha una strategia di posizionamento di prezzo aggressiva e punta a rafforzare la propria presenza all’estero. Barducci ha ribadito che il successo del Progetto Senses e la creazione di un laboratorio interno rappresentano un passo importante verso l’internazionalizzazione dell’azienda, sviluppando calici che sappiano valorizzare ogni identità enologica con precisione sartoriale.
In sintesi, il lavoro di Italesse nella creazione del calice per l’Amarone della Valpolicella rappresenta non solo un passo avanti per l’azienda, ma anche una significativa evoluzione nella comprensione dell’importanza del calice nel mondo del vino. Con il giusto calice, l’Amarone può finalmente esprimere tutte le sue straordinarie potenzialità, rendendo ogni sorso un’esperienza unica e indimenticabile.