Il Bhutan sorprende il mondo con il suo debutto nella produzione vinicola dopo 200 anni

Il Bhutan sorprende il mondo con il suo debutto nella produzione vinicola dopo 200 anni

Il Bhutan sorprende il mondo con il suo debutto nella produzione vinicola dopo 200 anni

Redazione Vinamundi

12 Novembre 2025

Thimphu, 5 novembre 2025 – Il Bhutan entra nel mondo del vino con un debutto atteso da oltre due secoli. Questo piccolo regno di appena 38.400 chilometri quadrati, incastonato tra le montagne dell’Himalaya orientale e incorniciato tra India e Cina, ha presentato il suo primo vino commerciale: il Ser Kem. Un nome che in lingua locale significa “dono alcolico agli dèi” e che già racconta molto della filosofia con cui il Bhutan si affaccia a questo nuovo mercato.

Un progetto che unisce governo, imprenditori americani e tradizione

Dietro la nascita del Ser Kem c’è una collaborazione insolita. Da una parte il governo bhutanese, deciso a dare una svolta all’economia nazionale e a valorizzare le risorse naturali; dall’altra due imprenditori americani, Ann Cross e Mike Juergens, fondatori della Bhutan Wine Company. Insieme hanno messo in piedi un progetto che ha portato alla creazione di nove vigneti e alla prova di ben sedici tipi di uva, scelti per resistere alle condizioni estreme dell’altitudine himalayana.

“Abbiamo creduto fin da subito in questo territorio”, ha detto Juergens durante la presentazione a Thimphu. “Il Bhutan ha un microclima unico e terreni ancora intatti. Volevamo creare qualcosa di autentico, ma con un respiro internazionale”.

Dal primo raccolto alla vendemmia che fa storia

La svolta arriva nel 2024, con la prima vendemmia destinata alla vendita. Ogni bottiglia è dedicata a una singola varietà coltivata nei vigneti locali, segnando così l’ingresso ufficiale del Bhutan nel mondo del vino. Già nel 2023, però, era stato prodotto un piccolo lotto: un solo barile, frutto di un blend di tutte le uve raccolte in quella stagione. Un’annata simbolica, quasi una celebrazione.

Quella produzione limitata è stata poi messa all’asta online da Bonhams Skinner lo scorso aprile, con il titolo “Bhutan Wine. The Historical First Vintage”. Tra i pezzi più pregiati, la bottiglia “Himalayan” da 7,57 litri”, un omaggio al monte Gangkhar Puensum** (7.570 metri), la vetta più alta del Bhutan e la cima più alta del mondo mai rimasta inesplorata.

L’asta da record e il valore simbolico della “Himalayan”

Sono state realizzate solo due bottiglie “Himalayan”: una donata al re del Bhutan, Jigme Khesar Namgyel Wangchuck; l’altra venduta all’asta con un pacchetto esclusivo, che comprendeva un viaggio in Bhutan e una serie di esperienze con il team della Bhutan Wine Company. Il prezzo di vendita? 18.750 dollari, poco meno di 16.300 euro al cambio attuale, nonostante le stime iniziali fossero molto più alte, tra 40.000 e 80.000 dollari.

“Non è solo vino”, ha raccontato Ann Cross ai giornalisti. “È un pezzo di storia bhutanese, un ponte tra la nostra cultura millenaria e il mondo”.

Bhutan, un nuovo protagonista nel panorama mondiale del vino

L’arrivo del Bhutan nella produzione vinicola globale è una novità importante per il settore. Secondo gli esperti, il paese potrebbe ritagliarsi una nicchia grazie alle sue caratteristiche uniche e alla storia legata alla spiritualità e al rispetto dell’ambiente. I primi segnali dal mercato internazionale sono incoraggianti: le bottiglie della prima vendemmia stanno già diventando oggetti da collezione per appassionati ed esperti.

Il governo guarda avanti con prudenza ma anche con speranza. “Vogliamo che il nostro vino racconti chi siamo”, ha detto un portavoce del Ministero dell’Agricoltura. “Non puntiamo a grandi numeri, ma a qualità e unicità”.

Tra turismo e sviluppo sostenibile, la scommessa del Bhutan

Il progetto della Bhutan Wine Company rientra in una strategia più ampia per promuovere il turismo sostenibile e valorizzare le eccellenze locali. I pacchetti per chi acquista le bottiglie speciali includono visite ai vigneti, degustazioni guidate e incontri con i produttori: un modo per far conoscere il Bhutan anche attraverso le sue nuove produzioni agricole.

In un momento in cui il mercato cerca storie autentiche da raccontare, il Bhutan sembra aver trovato la sua strada. E mentre le prime bottiglie di Ser Kem iniziano a girare tra intenditori e curiosi, resta la sensazione che questo piccolo regno abbia appena scritto un nuovo capitolo della sua lunga storia.

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