Il vino

I vini migliori da gustare nei momenti di relax

Che sia dopo una dura di giornata di lavoro, un periodo di vacanza o un momento serale per staccare la testa dai pensieri, non c’è niente di meglio di un bel bicchiere di vino per rilassarsi. Gustato da soli o in compagnia, ma senza la necessità di avere qualcosa da mangiare insieme. Soltanto il semplice gusto su palato e papille gustative di un passito dolce, un rosso lavorato per tanto tempo o di uno liquoroso e ben invecchiato. Sono tra le caratteristiche dei cosiddetti vini da meditazione, ideali per svago e relax.

Immagine | Pixabay @AndressaRodrigues

Che cos’è il vino da meditazione?

Il termine “vino da meditazione” è stato coniato dal cuoco, gastronomo e scrittore Luigi Veronelli, scomparso nel 2004. Si intende una particolare categoria di vini, dolci e corposi, che non richiedono necessariamente un abbinamento a specifiche pietanze, ma possono essere degustati da soli. Spesso sono bevuti a fine pasto, in molti casi sono vini lungamente invecchiati, sorseggiati e assaporati con calma.

I vini da meditazione sono caratterizzati da sapori e profumi molto intensi. Nella maggior parte dei casi, il gusto dolce dipende dall’appassimento forzato al quale sono sottoposti. Per questo quasi sempre si ha anche fare con i passiti: il grappolo viene lasciato per un determinato periodo di tempo all’interno di una cassetta di legno con umidità al 60 per cento e temperatura sui 30 gradi, dove viene poi a formarsi una muffa che trasforma gli zuccheri nell’acino e asciuga l’acqua. La maggiore gradazione alcolica deriva da questo tipo di procedimenti.

La degustazione

Come dice il nome stesso, per gustare uno di questi vini è opportuno fermarsi e dedicare al senso dell’olfatto e del gusto tutta l’attenzione possibile. La premessa è che al momento della degustazione ci sia quiete e contemplazione. Le pause di raccoglimento non sono un semplice consiglio: le papille gustative assaporano meglio il gusto del vino bevuto senza lo stress. Il momento ideale per odorare gli aromi e godere dei sapori è dunque la sera, dopo cena, in un ambiente rilassato e confortevole. Se non si vuole comunque rinunciare al piacere della tavola, c’è la possibilità di servirli nei calici con un dolce, con dei tocchetti di formaggi alle erbe e in alcuni casi anche del fois gras.

Immagine | Pexels @GasparZaldo

I passiti

Principi di questo elenco sono certamente i passiti. L’Aleatico dell’Elba per esempio, di colore rosso rubino e fruttato, morbido e caldo al palato. Il Dindarello è un vino veneto che invece può essere degustato con qualche pasticcino grazie al suo sapore floreale e le note al miele. Il Tre Filer che nasce sul lago di Garda: in bocca ricorda il sapore della frutta fresca. Un altro è il passito di Pantelleria, prodotto dalle uve Zibibbo, dal colore tendente all’ambra e con note di albicocca, frutta candita e fico secco.

Vin Santo e vino cotto

Il Vin Santo del Chianti, da uve Malvasia, ha un lento affinamento in legno per almeno cinque anni. Il colore che ne esce è giallo dorato, con una corposità al palato che richiama le caratteristiche della frutta secca. Il vino cotto, tipicamente marchigiano e abruzzese, ha un colore ambrato con sfumature di nocciola, dal profumo fruttato e dal sapore in equilibrio tra acidità e dolcezza. Anche questi due possono essere bevuti accompagnati dal ciambellone – tipico dolce marchigiano – o dai biscotti nel primo caso, che compongono il classico intramontabile “cantucci e Vin Santo”.

Le altre scelte

Tra le opzioni sono degni di nota anche il moscato liquoroso di Pantelleria, con ottima struttura e una dolcezza simile al miele, ma anche un Torcolato acido e zuccherato, con retrogusto alla vaniglia e al miele. Anche un Barolo può essere una scelta eccellente: la sua fase di invecchiamento e il riposo in cantina ne favoriscono un gusto intenso.

Lorenzo Rotella

Leggo e scrivo da quando ne ho memoria e sono un critico onnivoro di cinema e letteratura. Militante dell’associazione Carovana Antimafia Ovest Milano dal 2018, copywriter di cronaca per grandi media dal 2019, giornalista del quotidiano La Stampa dal 2021, collaboratore del magazine e sito web Green Planner dal 2022, autore della raccolta di poesie “Mille Soli Una Notte” edito da NMBook World.

Recent Posts

Scopri il ristorante segreto in Umbria che serve uno spaghetto da non perdere

Immersa in una natura incontaminata e selvaggia, a circa 700 metri di altitudine, si trova…

3 minuti ago

Regalare vino: è davvero necessaria la confezione regalo?

Regalare vino è un gesto intriso di significati profondi, che rappresenta amicizia, affetto e celebrazione.…

3 minuti ago

Nonino brilla a TuttoFood 2025: un viaggio nel gusto e nell’innovazione

Dal 5 all'8 maggio 2025, l'area Mixology Experience di TuttoFood Milano si prepara a vivere…

2 ore ago

Uova alla Jova: la ricetta innovativa con la friggitrice ad aria

Negli ultimi tempi, le uova alla Jova hanno conquistato il cuore di molti appassionati di…

2 ore ago

Tuttofood: tra innovazione e tradizione nel mondo del food&beverage

La kermesse Tuttofood 2025, in programma dal 5 all’8 maggio presso Rho Fiera Milano, si…

2 ore ago

Scopri il Garda: un roadshow internazionale per il vino di Lugana

Il Lago di Garda, con il suo paesaggio mozzafiato e la sua tradizione vinicola, si…

4 ore ago