La Côte de Beaune, uno dei gioielli della Borgogna, continua a incantare gli appassionati di vino grazie alla sua straordinaria varietà di Chardonnay e Pinot Noir. Recentemente, l’Osteria Le Terme di Massaciuccoli ha ospitato un evento speciale che ha catturato l’attenzione di intenditori e neofiti: una serata dedicata alla scoperta dei “magnifici sette” della Côte de Beaune. Questo blind wine tasting ha messo in luce l’eccezionale qualità dei vini provenienti da questa storica regione vinicola, offrendo un’esperienza sensoriale unica.
L’evento, organizzato in collaborazione con il sommelier Stefano Bergamini, faceva parte di un progetto più ampio chiamato “Obiettivo Bourgogne”, avviato a settembre. L’iniziativa ha come obiettivo quello di esplorare le diverse sfumature e peculiarità del territorio della Borgogna, con particolare attenzione al famoso vitigno Chardonnay. Durante la serata, i partecipanti hanno potuto degustare sette calici rappresentativi, ognuno dei quali raccontava una storia di terroir, tradizione e innovazione.
La Côte de Beaune è spesso considerata una “Terra di Eccezioni”, poiché offre vini di qualità che sfidano le convenzioni. Questo concetto è stato ben rappresentato attraverso la selezione di vini presentati durante la serata, che hanno incluso esempi di Montrachet, Corton-Charlemagne e altre etichette prestigiose. Il proverbio latino “l’eccezione conferma la regola” è stato evocato per sottolineare come, in un contesto così rigorosamente disciplinato come quello della Borgogna, ci siano sempre delle eccezioni che brillano per qualità e unicità.
L’assaggio
La degustazione è iniziata con un Puligny-Montrachet Village 2020 del Domaine Alain Chavy. Questo vino ha stupito per la sua freschezza e mineralità, rendendolo particolarmente vivace e ben equilibrato. Perfetto per dare il via a una serata di scoperte sensoriali.
- Chassagne Montrachet 1er Cru Les Morgeots 2020 di Vincent Latour: carattere caldo e fruttato, con sentori di tropicalità.
- Chassagne Montrachet 2019 del Domaine Roux Père et Fils: un vino ricco e armonioso, destinato a guadagnare complessità con l’invecchiamento.
- Chassagne Montrachet 1er Cru La Grande Montagne 2019 di Louis Latour: bouquet floreale con note agrumate e un delicato sapore di mandorla fresca.
- Puligny Montrachet 1er Cru Sous le Puits 2018 di Louis Latour: riflessi dorati e sentori di frutta a polpa gialla, rotondo e fresco.
- Corton Charlemagne Grand Cru 2018 di Louis Latour: bouquet di agrumi e frutta tropicale, con un finale minerale persistente.
- Puligny Montrachet 1er Cru La Garenne 2017 di Louis Jadot: note di frutta secca e una rotondità che ha offerto una bella esperienza sensoriale.
Un viaggio sensoriale
Preparare un approfondimento su questa serata è stato come intraprendere un viaggio nella magica terra della Côte de Beaune, dove la tradizione vinicola si intreccia con la passione degli artigiani del vino. Le piccole dimensioni dei villaggi che punteggiano questa regione, come Puligny-Montrachet e Chassagne-Montrachet, raccontano storie di generazioni di viticoltori dediti alla cura dei vigneti e alla produzione di vini di qualità.
Il fascino della Côte de Beaune non si limita però ai bianchi. I Pinot Noir che caratterizzano la vicina Côte de Nuits sono altrettanto affascinanti e rappresentano un argomento che sarà al centro di nuove avventure di degustazione nei prossimi mesi all’Osteria Le Terme di Massaciuccoli. Le anticipazioni su questi eventi promettono di essere altrettanto emozionanti, offrendo occasioni di approfondimento e scoperta per tutti gli appassionati di vino.
In conclusione, la serata dedicata ai “grandi della Côte de Beaune” ha celebrato non solo la qualità dei vini di questa regione, ma ha anche offerto un’opportunità preziosa per riflettere sulla complessità e la varietà dei terroir borgognoni, invitando tutti a continuare il viaggio nel mondo del vino con curiosità e passione.