Il Lambrusco, vino simbolo della tradizione emiliana, si prepara a vivere un momento di grande visibilità e celebrazione alla XIV edizione di Terre di Vite, in programma il 25 e 26 ottobre 2025 presso la storica Villa Cavazza a Bomporto, in provincia di Modena. Questo evento annuale, concepito da Barbara Brandoli in collaborazione con Ludovica Zanasi, rappresenta un crocevia di vino, arte e cultura, dove oltre 150 produttori artigianali provenienti da tutta Italia si riuniranno per offrire un’esperienza immersiva che va ben oltre la semplice degustazione.
I Custodi del Lambrusco in evidenza
L’associazione I Custodi del Lambrusco, composta da 12 cantine rappresentative, sarà uno dei protagonisti indiscussi di questa manifestazione. Le cantine che fanno parte di questo prestigioso gruppo includono nomi rinomati come:
- Azienda Agricola Pezzuoli
- Buonariva
- Cantina Francesco Vezzelli
- Cantina Zucchi
- Cleto Chiarli Tenute Agricole
- Fattoria Moretto
- Garuti Vini
- La Piana Winery
- Lini910
- Terraquilia
- Venturini Baldini
- Villa di Corlo
Ogni cantina presenterà un’etichetta rappresentativa, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare le diverse sfumature e le caratteristiche uniche del Lambrusco, in un contesto che esalta il legame profondo con il territorio emiliano.
Attività e momenti di approfondimento
Durante l’evento, I Custodi del Lambrusco non si limiteranno a proporre degustazioni, ma offriranno anche masterclass di approfondimento, laboratori del gusto e momenti di interazione culturale. Tra le attività in programma, spicca la proiezione del documentario “Lambrusco Republic – Il vino dai mille volti” di Andrea Mignolo, che esplora le molteplici sfaccettature di questo vino e il suo impatto sulla cultura e sull’economia locale. Inoltre, si terrà un incontro serale con rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni del settore, per riflettere insieme sull’importanza del vino come simbolo di convivialità e identità culturale.
Un futuro sostenibile per il Lambrusco
Fabio Altariva, presidente dell’associazione I Custodi del Lambrusco, ha dichiarato: «I Custodi del Lambrusco nascono per difendere e promuovere un patrimonio che appartiene a tutti. A Terre di Vite porteremo il frutto di un lavoro collettivo che esprime qualità, tradizione e visione». Queste parole evidenziano l’impegno dell’associazione nel preservare le tradizioni legate alla produzione del Lambrusco, proiettandole verso un futuro sostenibile e innovativo, in linea con le esigenze dei consumatori moderni.
Barbara Brandoli, ideatrice di Terre di Vite, ha aggiunto: «Ospitare i Custodi del Lambrusco significa dare voce a una realtà giovane e dinamica, che valorizza il Lambrusco con scelte consapevoli e identitarie». Queste affermazioni sottolineano l’importanza di un approccio che combina tradizione e innovazione, elemento fondamentale per il rilancio e la valorizzazione di un vino che, pur avendo una lunga storia, continua a evolversi e a conquistare nuovi estimatori.
Terre di Vite 2025 rappresenta quindi non solo un’opportunità per assaporare il Lambrusco in tutte le sue varianti, ma anche un’occasione per immergersi in una festa del vino autentico, dove ogni sorso racconta una storia di passione, dedizione e attaccamento al territorio. I visitatori avranno l’opportunità di interagire direttamente con i produttori, conoscere le tecniche di vinificazione e scoprire i segreti che rendono il Lambrusco un vino unico al mondo.
L’evento è pensato per attrarre non solo i winelover e i turisti, ma anche gli operatori del settore, creando un ponte tra il mondo della produzione artigianale e il mercato commerciale. La presenza di esperti e sommelier garantirà un approccio professionale alle degustazioni, con la possibilità di approfondire le caratteristiche organolettiche dei vini e le tecniche di abbinamento con i piatti tipici dell’Emilia-Romagna.
La cornice di Villa Cavazza, con la sua bellezza storica e architettonica, aggiunge un ulteriore valore all’evento, rendendolo un luogo ideale per celebrare la cultura del vino e dell’arte. La villa, risalente al XVII secolo, non solo offre uno sfondo pittoresco per le attività in programma, ma rappresenta anche un simbolo della tradizione emiliana, proprio come il Lambrusco stesso.
In un contesto globale in cui la sostenibilità e la qualità delle produzioni alimentari sono diventate tematiche centrali, eventi come Terre di Vite assumono un’importanza sempre maggiore. La manifestazione si propone di educare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza di scelte consapevoli, non solo per quanto riguarda il consumo di vino, ma anche in relazione all’intero processo di produzione agricola.
In questo modo, I Custodi del Lambrusco non sono solo custodi di un vino, ma anche di un modo di vivere e di un patrimonio culturale che merita di essere preservato e celebrato. Con Terre di Vite 2025, il Lambrusco avrà l’opportunità di brillare, dimostrando che è possibile coniugare tradizione e innovazione, cultura e divertimento, in un evento che promette di essere memorabile.