L’Accademia italiana della Vite e del Vino, nata nel 1949 a Siena, dà un contributo importante
Nel 2024, l’Accademia italiana della Vite e del Vino (Aivv) ha celebrato un traguardo significativo: 75 anni di attività dedicata alla valorizzazione e promozione della viticoltura e dell’enologia. Fondata nel 1949 a Siena, questa istituzione ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del settore vitivinicolo italiano, riunendo un’illustre comunità di 554 membri, tra scienziati, viticoltori ed esperti del settore.
Per commemorare questa importante annata, è stato pubblicato un volume che ripercorre la storia e le iniziative dell’Accademia, evidenziando le innumerevoli attività che hanno contraddistinto il suo operato. Negli anni, l’AIVV ha patrocinato convegni e incontri scientifici, organizzando 340 Tornate Accademiche, di cui 17 svoltesi all’estero, in diverse nazioni europee e non. Questi eventi hanno rappresentato una piattaforma fondamentale di scambio di idee e conoscenze, contribuendo a formare una rete internazionale di esperti nel campo della viticoltura.
Antonio Calò, presidente emerito dell’Accademia, sottolinea nella prefazione del libro l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni non solo le tecniche vinicole, ma anche i valori culturali che il vino rappresenta. La passione e la tradizione legate alla produzione vitivinicola sono elementi essenziali da preservare e condividere.
Rosario Di Lorenzo, attuale presidente, evidenzia come l’Accademia sia stata istituita con l’obiettivo di contribuire al progresso della viticoltura e dell’enologia. La sua capacità di garantire un pluralismo di opinioni e un dialogo libero da condizionamenti è fondamentale per affrontare le sfide attuali, come il cambiamento climatico, che impone nuove strategie per la salvaguardia dell’ambiente e della qualità del vino.
Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Unione Italiana Vini, ribadisce l’importanza del contributo degli accademici nel migliorare la vitivinicoltura del futuro. Le brevi relazioni incluse nel volume affrontano temi cruciali, come il valore culturale, scientifico e tecnico del vino, offrendo uno spaccato delle sfide e delle opportunità che attendono il settore vitivinicolo nei prossimi anni.
La celebrazione di questi 75 anni non è solo un momento di riflessione, ma anche un’opportunità per guardare avanti, verso un futuro in cui la tradizione e l’innovazione possano coesistere armoniosamente nel mondo della viticoltura e dell’enologia.
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