Herita Marzotto Wine Estate conquista il “Sustainability Award” 2025 con la sua crescente sostenibilità

Herita Marzotto Wine Estate conquista il “Sustainability Award” 2025 con la sua crescente sostenibilità

Herita Marzotto Wine Estate conquista il “Sustainability Award” 2025 con la sua crescente sostenibilità

Redazione Vinamundi

30 Ottobre 2025

Milano, 13 giugno 2024 – Herita Marzotto Wine Estates si è aggiudicata il primo posto ai Sustainability Award 2025, diventando la prima azienda vinicola italiana a raggiungere la carbon neutrality per l’anno fiscale 2024. Il premio, consegnato pochi giorni fa a Milano, riconosce l’impegno del gruppo nel campo della sostenibilità ambientale, unendo responsabilità sociale, innovazione e gestione economica.

Herita Marzotto, il nuovo punto di riferimento per la sostenibilità nel vino

Il gruppo, che comprende alcune tra le più famose cantine italiane – da Santa Margherita in Veneto a Kettmeir in Alto Adige, passando per Ca’ del Bosco in Franciacorta e Lamole di Lamole nel Chianti Classico – ha conquistato il titolo di “Leader Esgfi”, vincendo la quinta edizione dei Sustainability Award. Un traguardo che arriva dopo un anno con oltre 248 milioni di euro di fatturato e più di 25 milioni di bottiglie vendute in 90 Paesi.

La giuria ha evidenziato come Herita Marzotto si sia distinta per “l’impegno verso la sostenibilità ambientale, grazie a pratiche agricole responsabili, uso di energie rinnovabili e progetti di compensazione certificati”. Un percorso che, dicono gli organizzatori, rappresenta un modello per tutto il settore agroalimentare.

Un premio che misura la sostenibilità con criteri chiari

I Sustainability Award, nati da un’idea di Kon Group e promossi insieme a Elite, Azimut e Open-es, sono ormai un punto di riferimento nel panorama italiano per valutare le performance Esg (Environmental, Social, Governance) delle imprese. Il sistema di valutazione si basa su algoritmi matematici che garantiscono trasparenza e imparzialità. Quest’anno sono state esaminate le performance di 344 aziende, tra cui nomi noti del mondo wine & food come Eataly e Ferrarelle.

L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è far capire alle aziende che la sostenibilità non è più un tema a parte rispetto alla gestione d’impresa. “Oggi serve una visione integrata e condivisa”, si legge nelle motivazioni ufficiali.

Le parole di Andrea Conzonato, amministratore delegato

“Per chi lavora in agricoltura, come noi, affrontare il cambiamento climatico è una sfida quotidiana. Per questo è fondamentale ridurre le emissioni, puntare sull’energia pulita, meglio ancora se autoprodotta con fotovoltaico, biomasse o geotermia, e curare il risparmio idrico”, ha detto Andrea Conzonato, amministratore delegato di Herita Marzotto Wine Estates. “Vogliamo impegnarci con trasparenza e fatti concreti, per essere un punto di riferimento per tutto il settore e per il made in Italy che portiamo avanti”.

Conzonato ha ribadito la volontà del gruppo di continuare su questa strada, sottolineando come la sostenibilità sia ormai parte integrante della strategia aziendale. “Solo così possiamo garantire un futuro al nostro settore”, ha aggiunto.

Le altre eccellenze italiane premiate: Eataly, Ferrarelle e il vino di qualità

Tra le aziende valutate ci sono anche realtà come Eataly, premiata con il riconoscimento “Top 100 Esg Excellence” nella categoria Governance, e Ferrarelle, leader nelle acque minerali, che si è piazzata in cima alla “Top 75 Esg Performances”. Questa classifica premia le aziende che hanno migliorato di più il rating Esg nelle ultime edizioni.

Nel settore del vino spiccano anche Umani Ronchi, cantina marchigiana guidata da Michele Bernetti con 230 ettari di vigneto e oltre 3 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, e Valdo Spumanti, storica realtà del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg con una produzione annua di circa 9 milioni di bottiglie.

Un segnale forte per il futuro del made in Italy

Il successo di Herita Marzotto Wine Estates ai Sustainability Award manda un messaggio chiaro a tutto il settore agroalimentare italiano. In un momento in cui la sostenibilità diventa sempre più centrale nelle strategie aziendali, il percorso del gruppo veneto – con investimenti in energie rinnovabili, attenzione al consumo d’acqua e trasparenza nei processi – è indicato come esempio da seguire.

Gli organizzatori sottolineano che “la sostenibilità non può più essere vista come un tema a parte”. Un concetto che si riflette nei numeri: oltre 25 milioni di bottiglie vendute nel 2024 e una presenza consolidata in più di 90 Paesi. Un risultato che, come ha confidato Conzonato a margine della premiazione, “ci spinge a fare ancora meglio”.

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