Il mondo del vino italiano ha ricevuto un nuovo slancio durante la presentazione della 39esima edizione della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, svoltasi presso il prestigioso centro congressi La Nuvola di Roma. Questo evento annuale rappresenta un momento cruciale per l’enologia italiana, riunendo appassionati, esperti e produttori per celebrare l’eccellenza vitivinicola del paese.
La Guida Vini d’Italia, frutto del lavoro di oltre 70 collaboratori, si è affermata negli anni come la memoria storica del vino italiano moderno. Con quasi quarant’anni di attività, rappresenta la guida più aggiornata, diffusa e completa per chi desidera esplorare il panorama enologico italiano. Quest’anno, il team di sommelier e critici ha assaggiato circa 40.000 vini, di cui ben 508 hanno ottenuto il massimo riconoscimento: i prestigiosi “Tre Bicchieri”. Questa valutazione non solo premia la qualità, ma evidenzia anche l’evoluzione e il miglioramento costante del vino italiano, a conferma di una crescita che non conosce sosta. A testimonianza di ciò, sono stati assegnati anche 1800 Due Bicchieri Rossi, segnando un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.
I vini rari e i premi speciali
Un elemento di grande interesse della guida è il progetto dei Vini Rari, che quest’anno ha visto una selezione di 50 bottiglie straordinarie, tutte prodotte in quantità inferiori a 3.000 unità. Queste etichette uniche esaltano vitigni poco conosciuti e parcelle particolari, offrendo un’esperienza sensoriale che va oltre il comune. L’attenzione ai dettagli e la valorizzazione delle varietà autoctone sono evidenti, sottolineando l’importanza di preservare la biodiversità vitivinicola italiana.
Durante la presentazione sono stati assegnati anche i Premi Speciali, che riflettono l’approccio laico e indipendente della Guida. Tra i premiati, spicca il Vignaiolo dell’Anno, Francesco Carfagna della Cantina Altura, situata sull’incantevole isola del Giglio. Questo riconoscimento premia non solo la qualità dei vini prodotti, ma anche l’impegno e la passione di Carfagna nel promuovere l’identità del suo territorio.
Azienda dell’Anno: Gruppo Bulgheroni
Quest’anno, il titolo di Azienda dell’Anno è andato al Gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards, un colosso del settore con ben quattro cantine in Toscana: Tenuta Meraviglia, Tenuta Le Colonne, Dievole, Podere Brizio e Poggio Landi. Questo gruppo si distingue per la sua visione innovativa e per l’attenzione alla sostenibilità, elementi fondamentali per garantire un futuro prospero al settore vitivinicolo. La loro dedizione alla qualità e alla tradizione toscana hanno reso queste cantine tra le più rispettate nel panorama vinicolo italiano.
Riconoscimenti e premi
I premi speciali continuano con il Franciacorta Brut Nature 2021 di Bosio, che si è aggiudicato il titolo di Bollicine dell’Anno, mentre il Roero Arneis Incisa Riserva 2020 di Monchiero Carbone è stato insignito del premio Bianco dell’Anno. Il Rosato dell’Anno è il Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2024 di Tenuta I Fauri, mentre il Brunello di Montalcino 2020 di Giodo si è aggiudicato il titolo di Rosso dell’Anno. Da notare anche il Lina Passito 2023 della cantina marchigiana Santa Barbara, premiato come Vino da Meditazione dell’Anno, simbolo di un’arte vinicola che esalta la dolcezza e la complessità dei vini passiti.
Un altro riconoscimento significativo è il Miglior Rapporto Qualità-Prezzo, che è andato al Cirò Bianco Mare Chiaro 2024 di Ippolito 1845, un vino calabrese che dimostra come l’ottimo rapporto qualità-prezzo possa essere trovato anche nei vini meno noti. La Cantina Cooperativa dell’Anno è stata assegnata a La Guardiense in Campania, mentre la Cantina Emergente è Torre Zambra in Abruzzo, un chiaro segno della vitalità e della creatività che caratterizzano il settore vitivinicolo in continua evoluzione.
Il Premio Progetto Solidale è andato a Nino Caravaglio, una cantina di Salina che si distingue per il suo impegno sociale e ambientale. Inoltre, il Premio Speciale Giovani Produttori dell’Anno è stato attribuito a Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta di Cà du Ferrà, in virtù di un programma innovativo sul credito rivolto alle aziende agricole e vitivinicole, ideato dalla Banca d’Asti. Infine, il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile, sponsorizzato da Zignago Vetro, ha premiato la cantina umbra Antonelli – San Marco, a testimonianza di un settore sempre più attento alle pratiche sostenibili.
L’analisi dell’Italia del vino proposta dalla Guida quest’anno si presenta come un affresco complesso e vibrante, testimoniato dalle 50 cantine che per la prima volta hanno raggiunto il prestigioso traguardo dei Tre Bicchieri. Lorenzo Ruggeri, Direttore Responsabile del Gambero Rosso, ha commentato: “Non presentiamo solo una guida, ma un messaggio: il vino è incontro, curiosità, cultura. È parte della nostra ricchezza e oggi ha bisogno di un nuovo entusiasmo. Il vino italiano di qualità è in salute, lo dimostrano gli assaggi: si cercano sempre più modelli indipendenti, frutto di ricerca, conoscenza e innovazione.” Queste parole riassumono non solo l’essenza del vino italiano, ma anche il suo futuro luminoso e promettente.