L’edizione 2026 di Slow Wine ha riservato un palcoscenico speciale ai protagonisti del vino italiano, premiando figure di spicco nel panorama vitivinicolo nazionale. Tra i riconoscimenti più significativi, il “Premio alla Carriera” è stato attribuito a Graziano Prà, una figura che ha segnato la storia del Soave e ha avuto un ruolo fondamentale nel promuovere la viticoltura di qualità in Italia. Fondatore della cantina Prà in Veneto, Graziano è stato tra i pionieri nell’utilizzo del tappo a vite, contribuendo a modernizzare il settore e a garantire una maggiore freschezza e qualità dei vini.
Dall’altra parte, il premio per la “Giovane Vignaiola” è andato a Pilar Gritti, che, insieme al fratello Andrea, dirige la cantina di famiglia Andrea Pilar in Umbria. La loro visione è quella di portare avanti una tradizione che sposa innovazione e rispetto per il territorio, producendo vini che raccontano la storia e la biodiversità della regione.
Riconoscimenti e premi speciali
Il riconoscimento non si è fermato qui. La guida ha introdotto anche altre categorie di premi, tra cui:
Novità dell’anno: assegnato a Bruno De Conciliis per il suo Fiano, un vino prodotto nel suggestivo scenario di Morigerati, all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Questo vino rappresenta un esempio di come la combinazione di pratiche agricole sostenibili e attenzione per l’ambiente possa dare vita a vini di straordinaria qualità.
Migliore Accoglienza in cantina: vinto da Isabella Carpineti, con la sua cantina Marco Carpineti nel Lazio. La famiglia Carpineti ha saputo trasformare la Tenuta Antoniana in un polo enoturistico di riferimento, dove il buon vino si accompagna alla storia e alla cultura del territorio.
Premio per la Viticoltura Sostenibile: attribuito a Ferdinando Principiano, che opera nelle Langhe, un’area rinomata per la sua biodiversità, patrimonio UNESCO. La sua cantina è un esempio di come l’agricoltura possa essere praticata in modo rispettoso del paesaggio e delle risorse naturali.
Vitalità del Suolo: ricevuto da Andrea Dibenedetto della cantina pugliese L’Archetipo, per le pratiche agricole sinergiche che promuovono la salute del suolo e la sostenibilità a lungo termine.
Premio Slow Wine Coalition alla Solidarietà: vinto da Marco Bechini della cantina Calafata di Lucca, per il suo impegno nella creazione di una cooperativa agricola che offre opportunità a persone in difficoltà.
Un evento di grande rilevanza
L’evento, che ha avuto luogo al Superstudio Maxi di Milano, ha rappresentato un’importante occasione di incontro e confronto per gli appassionati di vino. Più di 900 vini provenienti da oltre 450 cantine italiane sono stati presentati, con un’ampia selezione di vini biologici e biodinamici, testimoniando la crescente attenzione verso pratiche agricole sostenibili.
La guida Slow Wine ha recensito un totale di 7.972 vini, con 1.172 cantine che praticano agricoltura biologica o biodinamica certificata e 133 novità. Tra i riconoscimenti, 242 cantine sono state premiate con le “Chiocciole”, simbolo di qualità e sostenibilità, con il Piemonte, la Toscana e il Veneto in testa alla classifica.
Innovazioni per un futuro sostenibile
In aggiunta, la guida ha introdotto una novità significativa: l’indicazione del peso delle bottiglie, un passo verso una maggiore sostenibilità. Questa informazione è ora presente per tutti i vini recensiti, con ben 3.023 bottiglie che pesano 450 grammi o meno. Questo cambiamento è coerente con l’impegno di Slow Wine per promuovere pratiche più sostenibili nel settore vitivinicolo.
Il curatore Giancarlo Gariglio ha sottolineato la necessità di affrontare tre fronti fondamentali per il futuro del vino italiano: la produzione, la ristrutturazione delle cooperative e la promozione. È essenziale riformare le pratiche di coltivazione e produzione, migliorare la gestione delle cooperative e sviluppare una strategia di marketing coordinata che valorizzi il patrimonio enogastronomico italiano.
In un contesto globale caratterizzato da crisi climatiche e tensioni economiche, il messaggio di Slow Wine è chiaro: è fondamentale reagire con coraggio e determinazione, affrontando le sfide con un approccio innovativo e sostenibile.
