Giovani autori ispirati da territorio e viticoltura al Premio Campiello in Veneto

Giovani autori ispirati da territorio e viticoltura al Premio Campiello in Veneto

Giovani autori ispirati da territorio e viticoltura al Premio Campiello in Veneto

Redazione Vinamundi

26 Settembre 2025

Il Veneto, con la sua tradizione vitivinicola e i suoi paesaggi mozzafiato, rappresenta un’importante fonte di ispirazione per i giovani scrittori emergenti. Durante il mese di settembre, in concomitanza con la vendemmia, un gruppo di aspiranti autori ha avuto l’opportunità di esplorare le colline di Conegliano Valdobbiadene, un territorio che non è solo Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ma anche un crocevia di storie, tradizioni e memorie legate alla cultura vinicola locale.

In questo contesto incantevole, i giovani scrittori hanno trascorso alcuni giorni a raccogliere impressioni, interagendo con produttori di vino, artigiani e figure rappresentative della comunità. Questi incontri hanno dato vita a racconti originali, successivamente raccolti nel volume “Trame di Vite”, curato dal Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Questo progetto, avviato nel 2022, unisce in modo innovativo letteratura e viticoltura eroica, dimostrando come il legame tra cultura e territorio possa generare nuove forme di espressione artistica.

I racconti dei giovani autori

“Trame di Vite” raccoglie i racconti dei finalisti del Premio Campiello Giovani 2024, offrendo una piattaforma per le voci di scrittori come:

  1. Sofia Aleandri
  2. Giulia Arnoldi
  3. Daniele Camagna
  4. Francesco Maisto
  5. Filippo Triolo

Ogni autore ha saputo intrecciare narrazioni che celebrano non solo la bellezza del paesaggio veneto, ma anche la complessità delle relazioni umane attorno alla viticoltura. Franco Adami, presidente del Consorzio, ha sottolineato che “la forza di una denominazione non risiede solo nella qualità dei suoi vini, ma anche nella sua capacità di dialogare con altri mondi, dalla letteratura all’arte, senza mai perdere autenticità”.

Un legame tra cultura e territorio

La presentazione del volume ha avuto luogo presso l’Aula Magna dell’Università di Enologia di Conegliano, un contesto ideale per esplorare le connessioni tra il mondo accademico e quello letterario. Durante l’evento, i giovani autori hanno condiviso le loro esperienze, raccontando come il contatto diretto con il paesaggio e le storie delle persone del Conegliano Valdobbiadene abbia influenzato profondamente la loro scrittura. Ogni racconto è un riflesso di un territorio che non smette mai di ispirare, rivelando la forza di una cultura viva e vibrante, capace di attrarre anche le generazioni più giovani.

La Fondazione Il Campiello, rappresentata da Raffaele Boscaini, ha evidenziato l’importanza di progetti come “Trame di Vite”, che non si limitano a promuovere la letteratura, ma creano un legame significativo tra i giovani talenti e il patrimonio culturale del Veneto. “È molto più di un progetto editoriale”, ha affermato Boscaini, “è un’esperienza che unisce la profondità della tradizione a quella della scrittura”. Questa visione condivisa tra il Consorzio di Tutela e la Fondazione Il Campiello rappresenta un esempio virtuoso di come cultura e territorio possano intersecarsi per dare vita a nuove narrazioni.

L’importanza della vendemmia

Dal 14 al 16 settembre 2024, un nuovo gruppo di finalisti del Premio Campiello Giovani, composto da Valeria Arieti, Giacomo Bonato, Giacomo Masut, Chiara Miscali e Aurora Vannucci, ha partecipato a questa esperienza unica. Questi giovani autori hanno avuto l’opportunità di immergersi nel cuore delle colline di Conegliano Valdobbiadene, vivendo in prima persona l’atmosfera vibrante di una vendemmia e interagendo con produttori, artigiani e autori locali. Tale immersione arricchisce il loro bagaglio culturale e offre spunti narrativi inestimabili, contribuendo alla loro crescita come scrittori.

L’incontro tra giovani talenti e un territorio emblematico come quello del Conegliano Valdobbiadene dimostra come l’arte della narrazione possa essere alimentata da esperienze concrete. Le storie raccolte in “Trame di Vite” non sono solo un omaggio alla viticoltura, ma anche una celebrazione della vita e delle relazioni umane che caratterizzano questo angolo d’Italia. Con ogni racconto, i giovani autori si fanno portavoce di un patrimonio culturale ricco e variegato, dimostrando che la letteratura può e deve dialogare con il mondo reale, arricchendolo e rendendolo più profondo.

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