
Giacomo Bartolommei alla guida del Consorzio Brunello di Montalcino: una nuova era per il vino italiano
Il 2023 segna un momento cruciale per il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, con la nomina di Giacomo Bartolommei come nuovo presidente. A soli 33 anni, Bartolommei è il più giovane a ricoprire questo prestigioso ruolo nella storia della denominazione, un fatto che evidenzia una significativa evoluzione all’interno di una realtà vinicola tanto storica quanto rinomata. La sua nomina è stata accolta come una scelta saggia, in grado di garantire sia continuità che parziale discontinuità, elementi essenziali per affrontare le sfide future.
Il profilo di Giacomo Bartolommei
Laureato in Economia e Commercio all’Università di Siena, Giacomo Bartolommei è anche un enologo esperto. Attualmente ricopre il ruolo di responsabile export presso Caprili, l’azienda vitivinicola di famiglia fondata nel 1965 e situata a sud-ovest del comune di Montalcino. Questa posizione gli ha fornito una solida base per comprendere le dinamiche del mercato del vino e creare una rete di contatti a livello internazionale.
Bartolommei è stato eletto all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio, succedendo a Fabrizio Bindocci, il quale ha guidato l’ente per due mandati consecutivi. Questo passaggio di testimone avviene in un contesto di rinnovamento, con un consiglio che ha visto anche l’ingresso di nuovi membri, tra cui Violante Gardini Cinelli Colombini, che ha preso il posto di Andrea Costanti.
Nuove nomine e strategie per il futuro
Durante la seduta del consiglio, sono stati eletti anche i nuovi vicepresidenti:
- Andrea Cortonesi (Uccelliera) – guiderà la Commissione tecnica.
- Fabio Ratto (Antinori) – si occuperà della Commissione istituzionale.
- Bernardino Sani (Argiano) – presiederà la Commissione promozione.
Questi nomi rappresentano una varietà di esperienze e competenze che contribuiranno a creare un team coeso e dinamico.
La scelta di Bartolommei come presidente è vista come una decisione di continuità rispetto alle politiche avviate da Bindocci, ma al contempo rappresenta un volto nuovo e giovane all’interno del Consorzio. Caratterizzato da una personalità moderata e pacata, Bartolommei ha dimostrato nel suo ruolo di vicepresidente di saper instaurare un dialogo costruttivo, conciliando le diverse anime del consorzio, talvolta caratterizzate da un individualismo marcato.
Visione e obiettivi di Giacomo Bartolommei
Nel suo primo commento ufficiale, Bartolommei ha espresso la sua gratitudine ai soci per la fiducia riposta in lui e nel nuovo consiglio. Ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei soci, evidenziando che la grande affluenza alle elezioni è un chiaro segnale di appartenenza e di coinvolgimento nel Consorzio. La sua visione per il futuro si basa su due pilastri fondamentali:
- Valorizzazione del prestigio dei vini di Montalcino.
- Potenziamento della loro percezione sul mercato globale.
Bartolommei ha chiarito che, parallelamente, continuerà a lavorare per tutelare il marchio e le denominazioni, un aspetto cruciale per mantenere l’integrità e la reputazione del Brunello.
La nomina di Giacomo Bartolommei rappresenta dunque un momento di transizione importante per il Consorzio, un’opportunità per rinnovare l’approccio alla comunicazione e alla promozione, soprattutto in un contesto economico globale in continua evoluzione. La sfida di mantenere e accrescere la reputazione del Brunello di Montalcino è cruciale, e Bartolommei ha già delineato una strategia chiara, invitando i soci a riscoprire nel Consorzio un ambiente favorevole alla coesione e al lavoro comune.
Con le sue esperienze e la sua visione, Giacomo Bartolommei sembra pronto a guidare il Consorzio in un futuro promettente, dove il rispetto delle tradizioni si unisce all’innovazione e alla capacità di adattarsi alle nuove sfide del mercato. La sua leadership potrebbe rappresentare un nuovo inizio, non solo per il Consorzio del Brunello, ma per l’intero comparto vitivinicolo toscano.