Franciacorta, 5 agosto 2024 – È partita oggi la vendemmia 2025 in Franciacorta, segnando l’inizio ufficiale della raccolta nelle terre simbolo del vino spumante italiano. Nei vigneti più precoci, tra le colline di Brescia, i primi grappoli sono stati tagliati all’alba. Per il resto dell’area, si prevede che la raccolta prenderà il via intorno al 10 agosto. “Un avvio che racconta la ricchezza e la varietà dei nostri terreni”, ha spiegato Emanuele Rabotti, presidente del Consorzio Franciacorta, ricordando che la vendemmia andrà avanti fino a dopo Ferragosto nelle zone più fresche.
Vendemmia in anticipo e condizioni ottime
Quest’anno, secondo il Consorzio, la vendemmia si presenta davvero bene. I vigneti, distribuiti su circa 3.000 ettari, stanno bene: uve abbondanti, maturazione regolare e una qualità che, almeno per ora, sembra superiore alla media. “Le piante sono in buona forma, nonostante qualche grandinata che però ha risparmiato il nostro territorio”, ha precisato Rabotti. Il clima ha fatto la sua parte: temperature nella norma, qualche freddo in inverno e un aprile senza sbalzi dopo il germoglio. Maggio è stato equilibrato, giugno caldo ma senza esagerare, mentre luglio ha visto un progressivo calo delle temperature, chiudendo sotto la media nella seconda metà del mese.
Piogge abbondanti, ma niente danni
Dal punto di vista delle piogge, i dati parlano chiaro: tra gennaio e luglio sono caduti 840 millimetri d’acqua, il 31% in più rispetto alla media storica. Solo a luglio sono arrivati 242 millimetri, più del doppio rispetto al solito. Eppure, le piogge non hanno creato problemi seri. “Le riserve d’acqua accumulate e una gestione attenta dei vigneti hanno permesso alle piante di crescere senza stress”, ha spiegato il Consorzio. Il risultato? Un anticipo nella maturazione di circa quattro giorni rispetto alla media e grappoli con zuccheri più elevati, mantenendo ottimi livelli di acidità: condizioni perfette per il Franciacorta.
Mercato in crescita nonostante le difficoltà
La vendemmia arriva in un momento delicato per il settore. Sul fronte commerciale, le esportazioni di Franciacorta continuano a salire: nel primo semestre dell’anno l’aumento è stato del 7%, con le vendite all’estero che ormai valgono oltre il 17% del totale. Un risultato importante, soprattutto considerando le recenti tensioni internazionali e i nuovi dazi negli Stati Uniti che hanno colpito anche i vini europei. “Sappiamo che i mercati esteri restano incerti”, ha ammesso Rabotti, “ma affrontiamo questa annata con determinazione e senso di responsabilità verso il futuro della nostra denominazione”.
Franciacorta, un territorio che guarda avanti
Oggi il Franciacorta conta 123 cantine, produce circa 20 milioni di bottiglie all’anno e muove un giro d’affari intorno ai 500 milioni di euro. Numeri che lo mettono tra i vini di alta gamma più apprezzati in Italia e nel mondo. Il territorio, oltre a essere meta ambita per gli appassionati di enoturismo – tra degustazioni in cantina e passeggiate tra i vigneti – continua a puntare su sostenibilità e qualità. “La natura ci ha restituito equilibrio e abbondanza”, ha detto Rabotti, “ma questi risultati sono frutto anche dell’esperienza e dell’impegno di tutta la filiera”.
Vendemmia più calma, meno corsa contro il tempo
Secondo il Consorzio, la raccolta andrà avanti con calma nelle prossime settimane. La maturazione dei grappoli, favorita dall’equilibrio tra caldo, freschezza e acqua, dovrebbe permettere alle cantine di lavorare senza la solita frenesia. “Il territorio sta dando il meglio di sé”, ha concluso Rabotti. Solo dopo le fermentazioni si potrà davvero capire che annata sarà questa 2025 per il Franciacorta.
