Filippo Lazzerini conquista il titolo di Miglior Sommelier AIS della DOC Orvieto 2025

Filippo Lazzerini conquista il titolo di Miglior Sommelier AIS della DOC Orvieto 2025

Filippo Lazzerini conquista il titolo di Miglior Sommelier AIS della DOC Orvieto 2025

Redazione Vinamundi

31 Ottobre 2025

Orvieto, 9 giugno 2024 – Filippo Lazzerini, sommelier fiorentino di 34 anni, ha vinto sabato il titolo di Miglior Sommelier AIS della DOC Orvieto 2025. La gara, ospitata nella città umbra conosciuta come “la Rupe”, ha visto sedici professionisti da tutta Italia sfidarsi a colpi di degustazioni e prove tecniche. Un evento che ha messo al centro la valorizzazione della denominazione orvietana e la formazione di nuovi ambasciatori del vino.

Competenza e passione a confronto

La mattinata è iniziata alle 9.30 con le prove scritte al Palazzo del Capitano del Popolo. I concorrenti, arrivati da città come Firenze, Milano, Roma e Palermo, hanno risposto a domande su vitigni, tecniche di servizio e storia della DOC Orvieto. La sfida vera è arrivata nel pomeriggio, nella storica Sala dei Quattrocento, davanti a un pubblico di appassionati e addetti ai lavori. Oltre a Lazzerini, in finale c’erano anche Rebecca Pinsaglia, seconda classificata, e Claudio Baldinelli, terzo.

“Ho voluto trasmettere non solo la tecnica, ma anche l’emozione che il vino sa regalare”, ha raccontato Lazzerini subito dopo la premiazione. La prova decisiva? Una degustazione commentata e il servizio al tavolo, sotto lo sguardo attento della giuria. I tre finalisti hanno ricevuto ceramiche artistiche firmate Silvana Ceramiche di Orvieto, un omaggio all’artigianato locale e al legame tra vino e territorio.

La giuria e le istituzioni in campo

A giudicare i concorrenti c’erano due giurie. Da un lato quella tecnica dell’AIS, guidata dal presidente nazionale Sandro Camilli e composta da esperti come Francesco Guercilena (AIS Lazio), Pietro Marchi (AIS Umbria), Gianluca Grimani (ambasciatore DOC Orvieto per AIS) e Maurizio Zanolla (responsabile concorsi AIS Italia). Dall’altro, la commissione del Consorzio Tutela Vini di Orvieto, rappresentata da Giulia Di Cosimo (vicepresidente), Chiara Giorleo (giornalista), Francesca Granelli (enologa), Maurilio Chioccia (enologo) e Marco Sabene (giornalista).

Presenti anche le istituzioni locali. La sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, ha sottolineato come “questo concorso sia un’occasione per promuovere la cultura del vino e l’identità della città”. Il presidente AIS Camilli ha aggiunto: “Formare nuovi professionisti vuol dire investire nel futuro del vino italiano”.

Degustazione finale al Palazzo del Vino

La competizione si è chiusa intorno alle 18.30 con una degustazione aperta al pubblico nel vicino Palazzo del Vino. Qui sommelier, produttori e appassionati si sono confrontati su annate, profumi e abbinamenti. “La DOC Orvieto sta crescendo – ha spiegato Francesco Nini, direttore del Consorzio – e giornate come questa aiutano a far conoscere il territorio anche fuori dai canali tradizionali”.

La finale è stata condotta dal giornalista Gianluigi Basilietti, che ha scandito i tempi tra domande tecniche e curiosità sui percorsi dei finalisti.

Formare e far conoscere: l’obiettivo comune

L’evento, organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier insieme al Consorzio Tutela Vini di Orvieto, conferma la volontà di puntare sulla formazione dei giovani e sulla promozione della denominazione. “Solo con iniziative concrete si può trasmettere il valore della DOC Orvieto alle nuove generazioni”, ha ribadito Sandro Camilli.

Per Filippo Lazzerini, che lavora in un’enoteca storica nel centro di Firenze, si apre ora un anno da ambasciatore della denominazione orvietana. “Porterò l’esperienza di Orvieto in giro per l’Italia”, ha promesso. E tra i calici alzati al tramonto sulla Rupe, si è respirata la voglia di una comunità pronta a raccontare il proprio vino con passione e competenza.

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