Il 2023 rappresenta un anno di grande significato per “Fico”, il vino creato da Filippo Corsini, che compie dieci anni. Questo vino non è solo una bevanda, ma un vero e proprio simbolo di innovazione e sostenibilità, valori fondamentali per Filippo, la cui vita è stata tragicamente interrotta nel 2016 all’età di 21 anni. Tuttavia, la sua visione continua a prosperare attraverso il progetto che ha avviato, mantenendo viva la sua eredità.
Filippo era un giovane dotato di una straordinaria capacità di connettersi con gli altri. La sua mamma, Clotilde, ricorda come la sua empatia e passione per la vita lo portassero a esplorare ogni opportunità. Dopo un viaggio in Patagonia, Filippo ha sviluppato un’idea innovativa di vitivinicoltura, desiderando creare un vino biodinamico che rispettasse l’ambiente. Oggi, la storica azienda di famiglia, Principe Corsini, situata nel cuore del Chianti, continua a seguire la sua visione.
La vendemmia di “Fico”
Durante ogni vendemmia di “Fico”, la tenuta accoglie amici, familiari e sostenitori da tutto il mondo per celebrare la memoria di Filippo. Questo evento non è solo una tradizione, ma una vera e propria festa collettiva che riunisce le sorelle di Filippo, Elena e Selvaggia, insieme al nonno, agli zii e ai cugini. La vendemmia diventa così un momento di gioia, dove il vino prodotto, circa 1.000 bottiglie numerate, diventa il fulcro di un ricordo condiviso.
La produzione di “Fico”
“Fico” è prodotto esclusivamente con uve Sangiovese, il vitigno simbolo della Toscana. Questo vino rappresenta un perfetto esempio di come la sostenibilità possa integrarsi con la tradizione vinicola. Filippo ha curato ogni dettaglio nella produzione, seguendo un rigoroso regime biodinamico senza aggiunta di solfiti e adottando un packaging innovativo. Le bottiglie sono leggere e l’etichetta è realizzata in carta riciclata, numerata con una speciale matita ecologica, riflettendo il suo impegno per un futuro più sostenibile.
Un’eredità che continua
Dopo aver completato il liceo, Filippo ha intrapreso un viaggio di apprendistato che lo ha portato in diverse parti del mondo. Le sue esperienze, dalla Distilleria dei Fratelli Branca a Buenos Aires, alla Bodega Chacra in Patagonia, hanno profondamente influenzato la sua visione della viticoltura. Nel 2015, ha avviato la prima vendemmia di “Fico”, segnando l’inizio di un sogno che ha nutrito nel cuore.
Oggi, la produzione di “Fico” è un tributo alla memoria di Filippo e un esempio di come la sua filosofia continui a influenzare l’azienda. Ogni anno, la selezione delle uve è eseguita con cura maniacale, e il processo di fermentazione avviene attraverso una tecnica innovativa di immissione per caduta degli acini interi nelle vasche. Questa pratica, concepita da Filippo, è ora estesa a tutti i vini prodotti dall’azienda, dimostrando come la sua visione continui a permeare le operazioni quotidiane della cantina.
Le bottiglie di “Fico” non sono solo un prodotto di alta qualità, ma un’opera d’arte. L’etichetta, disegnata dalla zia di Filippo, Fiona Corsini, sottolinea l’importanza della famiglia e delle relazioni che circondano questo vino. La distribuzione avviene principalmente in cantina, dove i visitatori possono partecipare a degustazioni, creando una rete di connessioni che continuano a espandersi.
Negli Stati Uniti, “Fico” è disponibile attraverso un importatore, permettendo a un pubblico più vasto di apprezzare il lavoro di Filippo. Ogni bottiglia racchiude un pezzo della sua storia e un messaggio di passione per la viticoltura sostenibile. La celebrazione del decimo anniversario di “Fico” rappresenta non solo un momento di riflessione, ma anche un’opportunità per continuare a promuovere i valori che Filippo ha instillato nel suo progetto, contribuendo a un futuro migliore per la viticoltura e l’ambiente.