Ferrari trionfa e l’Italia conquista 20 vini nella Top 100 Cellar Selection di Wine Enthusiast

Ferrari trionfa e l'Italia conquista 20 vini nella Top 100 Cellar Selection di Wine Enthusiast

Ferrari trionfa e l'Italia conquista 20 vini nella Top 100 Cellar Selection di Wine Enthusiast

Redazione Vinamundi

9 Novembre 2025

Trento, 9 novembre 2025 – Il Trentodoc Riserva Lunelli 2015 di Ferrari si è aggiudicato il primo posto nella “Top 100 Cellar Selection” di Wine Enthusiast, la classifica che ogni anno mette in luce i vini con il miglior potenziale di invecchiamento. Il riconoscimento, annunciato ieri dal celebre magazine americano, premia la storica cantina trentina guidata dalla famiglia Lunelli e conferma il ruolo di primo piano dell’Italia nella produzione di spumanti capaci di durare nel tempo.

Italia regina dei vini da conservare

Nella lista stilata da Wine Enthusiast, firmata dai corrispondenti italiani Jeff Porter e Danielle Callegari, spiccano ben 20 vini su 100 provenienti dal nostro Paese. Un segnale chiaro, per chi conosce il settore, della forza e della voglia di crescere dei produttori italiani, capaci di leggere la longevità come un vero valore aggiunto. “Essere in cima a questa classifica è motivo di grande orgoglio per tutto il settore”, ha detto Matteo Lunelli, presidente e amministratore delegato di Ferrari, contattato nel pomeriggio. “Da sempre puntiamo sulla qualità e sulla capacità dei nostri vini di migliorare con gli anni”.

Nebbiolo e bianchi: l’Italia che sorprende

Scorrendo la classifica, a dominare sono i vini a base Nebbiolo, soprattutto quelli delle Langhe, veri protagonisti tra le etichette italiane più longeve. Al quarto posto si trova il Barolo Berri 2021 di Trediberri, mentre al decimo c’è il Franciacorta Rosé Riserva Bagnadore 2011 di Barone Pizzini, a testimoniare la crescita della spumantistica italiana. Non mancano i vini bianchi: l’Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée della Cantina di Terlano è al diciottesimo posto, mentre il Soave Classico Foscarino 2022 di Inama si piazza dodicesimo. “Il vino bianco italiano sta vivendo una nuova stagione di splendore”, ha confidato un produttore altoatesino durante una degustazione a Bolzano. “E questo riconoscimento lo dimostra”.

Toscana, Sicilia e Lombardia: territori diversi, eccellenze comuni

La classifica americana offre un quadro variegato del vino italiano. Dalla Toscana arrivano l’Igt Toscana Saffredi 2021 di Fattoria Le Pupille (undicesimo posto) e l’Oreno 2022 di Tenuta Sette Ponti (cinquantanovesimo), entrambi tagli bordolesi che sottolineano la dimensione internazionale della regione. In Sicilia si fa notare il Didacus Cabernet Franc 2020 di Planeta, dedicato al fondatore Diego Planeta e oggi guidato da Santi, Alessio e Francesca Planeta. In Lombardia, invece, spicca il 5 Stelle Sfursat 2020 di Nino Negri, uno dei simboli della Valtellina.

Giovani talenti e nuove strade

Non solo grandi nomi: tra le novità più interessanti c’è il Romagna Predappio Sangiovese Riserva 2020 Le Lucciole di Chiara Condello, unico Sangiovese presente in classifica. Chiara Condello, giovane produttrice romagnola, ha raccontato a margine della presentazione: “Vedere il mio vino accanto a etichette così importanti è una soddisfazione enorme. Dimostra che anche territori meno noti possono offrire vini longevi”. Tra Piemonte e Lombardia si fa notare un quartetto tutto a base Nebbiolo: dal Barbaresco Serraboella 2022 di Fontanabianca al Gattinara Riserva 2019 di Travaglini, passando per il Barolo Cerretta 2021 di Giovanni Rosso e il Valtellina Superiore Inferno Flammante 2020 di Tenuta Scerscé.

Bianchi in crescita e dolci chiusure

Il Piemonte torna alla ribalta con il Derthona Montecitorio 2022 di Vigneti Massa, Timorasso che negli ultimi anni ha conquistato critica e appassionati. In Alto Adige si distingue il Sàcalis Riserva Sauvignon Blanc 2021 di Ansitz Waldgries. La classifica si chiude con un tocco dolce: al centesimo posto c’è il Sagrantino Passito 2017 di Antonelli da Montefalco, un simbolo della tradizione umbra.

Un settore in forma, tra radici e futuro

Per gli esperti del settore, la forte presenza di vini italiani nella “Top 100 Cellar Selection” conferma una tendenza chiara: l’Italia non solo conserva la sua identità nel mondo del vino, ma sa anche rinnovarsi senza perdere il legame con i propri territori. “La sfida della longevità è un traguardo che i nostri produttori stanno raggiungendo con successo”, ha commentato un esperto durante una tavola rotonda a Milano. Forse è proprio in questa capacità di guardare lontano, senza dimenticare da dove si viene, che si nasconde il segreto del successo del vino italiano nel mondo.

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