Roma, 22 novembre 2025 – Da oggi sulle bottiglie di Prosecco destinate al mercato italiano e internazionale arriva una nuova fascetta anticontraffazione con il tricolore, firmata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Il contrassegno, presentato questa mattina al Ministero dell’Agricoltura, è un passo concreto contro le imitazioni che da anni mettono a rischio uno dei simboli del Made in Italy. L’obiettivo è semplice: difendere la qualità certificata e garantire ai consumatori che quello che trovano sulla bottiglia sia davvero il vero vino italiano più amato nel mondo.
Stop alle imitazioni: la nuova arma contro l’italian sounding
L’italian sounding fa perdere ogni anno alle imprese italiane circa 120 miliardi di euro, dicono le associazioni di categoria. Tra le vittime più colpite c’è proprio il Prosecco: nel 2024 ne sono state prodotte oltre 600 milioni di bottiglie tra Doc e Docg. La nuova fascetta tricolore prende il posto di quella vecchia e diventa obbligatoria su tutte le bottiglie Docg. Per le Doc, invece, sarà applicata su richiesta dei consorzi. Il contrassegno è dotato di tecnologie di sicurezza avanzate, come un Qr code per seguire tutta la filiera e dettagli grafici difficili da copiare.
«Con il Poligrafico dello Stato riusciamo a garantire la qualità dei nostri prodotti in tutto il mondo», ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, durante la presentazione. «Oggi presentiamo questa bollinatura per il Prosecco, un vino straordinario che vogliamo proteggere da ogni possibile imitazione. Chi compra un prodotto italiano deve essere sicuro di avere quello che si aspetta».
Più trasparenza e sicurezza per produttori e consumatori
Questa nuova fascetta di Stato non è solo un’etichetta in più. È un sistema che controlla tutta la filiera. Ogni bottiglia si potrà verificare attraverso il Qr code stampato sulla fascetta. Così distributori e consumatori potranno accertarsi che il prodotto sia autentico. «Il Qr code e la tracciabilità rendono ogni bottiglia più sicura e trasparente», ha spiegato Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio Prosecco Doc. «Così rafforziamo la tutela della denominazione e il legame con il territorio».
Le prime bottiglie con la nuova fascetta saranno quelle speciali destinate alle prossime Olimpiadi invernali, dove il Prosecco sarà lo spumante ufficiale. Un’occasione, ha ricordato Guidolin, per celebrare «il forte legame tra il Prosecco Doc e il territorio, simbolo di un’eccellenza italiana apprezzata nel mondo». La scelta non è casuale: proprio negli eventi internazionali si concentrano i rischi maggiori di contraffazione, come confermano i dati dei consorzi.
Un segnale forte per il Made in Italy all’estero
Il presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Perrone, ha definito il nuovo contrassegno «un potente strumento anti-contraffazione e garanzia di qualità». Perrone ha aggiunto: «Tutelare il nostro Made in Italy significa anche farlo riconoscere e apprezzare». La fascetta tricolore sulle bottiglie di Prosecco – e su altri vini Docg e Doc che lo vorranno – è un chiaro segnale per i mercati esteri, dove la concorrenza sleale e le imitazioni continuano a rubare quote importanti.
In Italia, i produttori hanno accolto con favore la novità, vedendola come una risposta concreta a esigenze di trasparenza e sicurezza. Qualcuno, soprattutto tra i piccoli produttori, ha però manifestato dubbi sui possibili costi in più legati al nuovo sistema. Il Ministero ha assicurato che sono previsti incentivi per aiutare la transizione.
Verso un futuro più sicuro per i nostri prodotti
La lotta contro la contraffazione resta una delle priorità del settore agroalimentare italiano. Solo nel 2024, dicono i dati dell’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi), sono state sequestrate più di 2 milioni di bottiglie false, in Italia e all’estero. Con la nuova fascetta anticontraffazione si punta a ridurre questi numeri.
Per chi compra, il tricolore sulla bottiglia sarà un segnale chiaro: dietro quella fascetta c’è un prodotto vero, controllato e garantito. Per il Prosecco, che nel 2024 ha superato i 2 miliardi di euro di export, inizia una nuova fase fatta di più sicurezza e riconoscibilità in tutto il mondo.
