Export agroalimentare italiano: un successo da oltre 70 miliardi di euro

Export agroalimentare italiano: un successo da oltre 70 miliardi di euro

Export agroalimentare italiano: un successo da oltre 70 miliardi di euro

Redazione Vinamundi

1 Ottobre 2025

L’agroalimentare italiano ha raggiunto un traguardo storico, superando per la prima volta la soglia dei 70 miliardi di euro in esportazioni. Tra giugno 2024 e maggio 2025, l’export ha toccato quota 70,7 miliardi, un risultato che rappresenta quasi il raddoppio rispetto ai 37 miliardi registrati nel 2015. Questo straordinario successo conferma la vitalità del Made in Italy, capace di affermarsi sui mercati internazionali grazie a un mix di qualità, innovazione e tradizione.

Export in crescita e bilancia commerciale in attivo

Secondo un’analisi della Fondazione Edison basata su dati Istat, i primi cinque mesi del 2025 hanno visto le esportazioni italiane crescere del 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, il settore agricolo ha fatto registrare un incremento del 9,4%, arrivando a 4,4 miliardi, mentre l’industria alimentare e delle bevande ha visto un aumento del 5%, con un valore di 25,7 miliardi. Questo andamento positivo è stato sostenuto principalmente dalle esportazioni verso paesi europei, tra cui:

  1. Germania (+12,6%)
  2. Spagna (+16,6%)
  3. Polonia (+17,1%)

Inoltre, i mercati extraeuropei hanno contribuito significativamente, con gli Stati Uniti che hanno segnato un +6,9% e la Turchia un +11,3%.

Un dato particolarmente significativo è il cambiamento nella bilancia agroalimentare: dal deficit di 7,6 miliardi del 2014, l’Italia ha raggiunto un saldo positivo di oltre 1 miliardo di euro, mostrando così un’inversione di tendenza che segna un momento di grande crescita per il settore.

L’Italia leader tra pasta, vino e formaggi

Il primato dell’Italia nel settore agroalimentare si consolida in comparti chiave. Il nostro paese è il primo esportatore mondiale di pasta, con un valore di 4,7 miliardi di dollari, seguito dai derivati del pomodoro (3,2 miliardi), prosciutti, aceti, vermouth e mele. Nel segmento dei formaggi, l’Italia ha superato Francia e Paesi Bassi, raggiungendo un valore di export di 5,8 miliardi, avvicinandosi alla Germania. Per quanto riguarda il vino, l’Italia è seconda solo alla Francia, mentre nel caffè torrefatto si colloca subito dopo la Svizzera. Questi risultati testimoniano non solo la qualità dei prodotti italiani, ma anche la capacità di innovare e rispondere alle esigenze dei consumatori globali.

Il settore agroalimentare non è solo importante dal punto di vista commerciale, ma rappresenta anche un pilastro dell’economia italiana, con 1,4 milioni di occupati, una produzione che sfiora i 257 miliardi e un valore aggiunto di 80 miliardi. Attualmente, l’agroalimentare è la prima industria manifatturiera italiana, superando anche il settore automotive.

La sfida della comunicazione

Il boom dell’export italiano non si limita a numeri impressionanti: è essenziale anche la capacità di raccontare i prodotti italiani a consumatori di tutto il mondo, in particolare ai giovani, sempre più attenti a tematiche come l’autenticità e la sostenibilità. Questo aspetto è stato al centro dell’Italia del Gusto Day 2025, un evento svoltosi a Padenghe sul Garda, dove imprese e istituzioni hanno discusso di come il marketing e i social network possano diventare leve decisive per competere a livello internazionale.

Giacomo Ponti, presidente di Italia del Gusto, ha affermato: «Superare la soglia dei 70 miliardi significa misurare la forza del Made in Italy alimentare. È la dimostrazione che tradizione e qualità possono diventare un motore di sviluppo internazionale». Anche Luigi Consiglio, CEO di Eccellenze d’Impresa, ha sottolineato l’importanza di nuove competenze comunicative, che devono affiancare la qualità produttiva e l’internazionalizzazione.

Prospettive future

Nonostante l’incertezza legata ai dazi americani che potrebbero colpire vino, olio e formaggi, il comparto agroalimentare italiano dimostra una resilienza straordinaria. La forza dei marchi, l’innovazione nelle filiere produttive e la capacità di presidiare i mercati internazionali rendono l’Italia non solo competitiva, ma anche pronta a trasformare ogni sfida in un’opportunità di crescita.

La qualità dei prodotti italiani, unita a strategie di marketing efficaci e all’uso innovativo delle tecnologie digitali, consentirà di rafforzare ulteriormente la posizione dell’Italia nel panorama agroalimentare globale. Rimanere aggiornati sulle tendenze di mercato e saper comunicare efficacemente il valore dei nostri prodotti sarà fondamentale per continuare a scrivere la storia di successo del Made in Italy.

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