Eurispes propone un futuro per il vino: dalla revisione del Testo Unico al taglio dell’Iva e all’intelligenza artificiale

Eurispes propone un futuro per il vino: dalla revisione del Testo Unico al taglio dell'Iva e all'intelligenza artificiale

Eurispes propone un futuro per il vino: dalla revisione del Testo Unico al taglio dell'Iva e all'intelligenza artificiale

Redazione Vinamundi

30 Settembre 2025

Il settore vinicolo italiano si trova in un momento critico, affrontando una delle crisi più profonde della sua storia. Le proposte formulate dal Laboratorio Eurispes mirano a fornire risposte concrete in un contesto complesso e sfidante. Dalla revisione del Testo Unico del vino del 2016, alla riduzione dell’Iva, fino all’impiego dell’Intelligenza Artificiale (IA), le idee suggerite si propongono di sostenere un comparto che, con circa 30.000 imprese di trasformazione e 250.000 aziende agricole, rappresenta un pilastro dell’economia italiana.

L’industria del vino genera un fatturato complessivo di 16 miliardi di euro, pari a circa un punto percentuale del Pil nazionale, con un export che nel 2024 dovrebbe raggiungere gli 8,1 miliardi di euro. Tuttavia, le sfide sono molteplici: dai dazi imposti dagli Stati Uniti, alle difficoltà di consumo, specialmente per i vini rossi, fino a giacenze elevate in cantina, che al 30 luglio 2025 ammontano a circa 39,8 milioni di ettolitri. A tutto ciò si aggiunge una superficie vitata nazionale in diminuzione, con una contrazione del 15% negli ultimi 23 anni.

Proposte per la revisione del Testo Unico

Le proposte di Eurispes si concentrano su vari aspetti cruciali. In primo luogo, la revisione del Testo Unico del vino prevede un ripensamento del sistema delle denominazioni, tenendo conto delle nuove esigenze del mercato e dei cambiamenti nelle abitudini di consumo. Tra le misure suggerite vi è:

  1. Riduzione delle rese per ettaro, per stabilizzare i prezzi e migliorare la qualità del prodotto.
  2. Allineamento delle rese delle uve ai dati reali degli ultimi cinque anni.
  3. Revisione dei disciplinari di produzione.

Riduzione dell’Iva e lotta alla contraffazione

Un altro punto fondamentale riguarda la riduzione dell’Iva sul vino. Attualmente, l’Iva è fissata al 22% per l’acquisto e al 10% se servito al tavolo. Eurispes guarda con interesse all’esperienza francese degli anni Duemila, quando l’imposta fu abbassata al 7%. Un’analisi approfondita di come questa misura possa favorire il consumo di vino in Italia è necessaria.

La lotta contro la contraffazione è un altro aspetto rilevante. Le frodi nel settore vinicolo non solo danneggiano le aziende oneste, ma minano anche la fiducia dei consumatori. Eurispes sottolinea l’importanza di un impegno congiunto da parte di tutti gli attori della filiera, che deve includere investimenti in sistemi di tracciabilità avanzati e una cooperazione attiva con le autorità per identificare e punire i trasgressori. Tra le tecnologie innovative indicate, figura anche l’uso di contrassegni fiscali di Stato per le bevande alcoliche, recentemente sperimentati in Italia.

Innovazione e sostenibilità attraverso l’IA

Un altro aspetto innovativo riguarda l’impiego dell’Intelligenza Artificiale, che sta già trovando applicazione in vari ambiti della filiera, dalla coltivazione alla commercializzazione. L’IA può contribuire a ottimizzare l’uso di prodotti fitosanitari, riducendo gli interventi chimici e migliorando la sostenibilità ambientale delle pratiche vitivinicole. Questo approccio non solo aumenta l’efficienza, ma risponde anche a una crescente domanda di prodotti ecologici da parte dei consumatori.

In tema di autorizzazioni di reimpianto, Eurispes propone una modifica delle normative esistenti, suggerendo una sospensione di un anno per le nuove autorizzazioni e l’estensione della validità delle autorizzazioni di reimpianto a otto anni. Questa misura sarebbe cruciale per consentire ai produttori di adattarsi ai cambiamenti del mercato e ai gusti dei consumatori.

La creazione di un regime assicurativo di sostegno è un’altra proposta significativa. Questo sistema dovrebbe prevedere un fondo mutualistico tra produttori, in grado di mantenere stabili i prezzi del vino, evitando situazioni di crisi legate all’eccesso di offerta. I produttori potrebbero beneficiare di un contributo unico per ogni ettolitro prodotto, evitando di dover vendere a prezzi sottocosto.

Infine, il bando Ocm Vino – Promozione nei Paesi terzi, pubblicato il 15 maggio 2025, presenta opportunità di semplificazione operativa. Eurispes suggerisce di rafforzare queste misure, aumentando la certezza per le aziende agricole sui contributi ricevuti e ampliando le possibilità di realizzare campagne promozionali anche tramite importatori o distributori.

Tutti questi aspetti evidenziano quanto sia cruciale per il settore vinicolo italiano adottare misure concrete e innovative, capaci di rispondere alle sfide attuali e future. Con il supporto delle istituzioni e la volontà di rinnovare pratiche e approcci, il vino italiano ha le potenzialità per riscoprire il suo posto di rilievo nel mercato globale, continuando a rappresentare un simbolo della cultura e dell’economia del nostro Paese.

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