Aspra e generosa, la terra dell’Etna è una delle regioni vinicole più affascinanti e dinamiche d’Italia. Con il vulcano, “a muntagna”, che svetta maestoso, l’Etna si distingue non solo per la sua imponenza naturale, ma anche per la qualità dei vini che nascono dai suoi suoli vulcanici. Le colate laviche, le temperature variabili e l’esposizione al sole creano un microclima unico, che consente la coltivazione di varietà autoctone di straordinaria qualità. Negli ultimi anni, l’Etna ha visto un significativo risveglio enologico, trasformando il territorio in un polo di attrazione per appassionati e investitori, grazie anche a un crescente indotto enoturistico.
Le contrade dell’Etna e la varietà dei vini
Il panorama vinicolo dell’Etna è caratterizzato da oltre 130 Contrade, che si estendono lungo i diversi versanti del vulcano, ciascuna con le proprie specificità di terroir. Qui, varietà storiche come il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio per i vini rossi, e il Carricante e il Catarratto per i bianchi, dominano il panorama. La scelta tra vini bianchi e rossi sull’Etna si fa sempre più ardua, poiché entrambi i tipi stanno raggiungendo picchi di qualità notevoli. La manifestazione “Etna Days 2025”, organizzata dal Consorzio dei Vini Etna Doc a Castiglione di Sicilia, sottolinea questa consapevolezza, celebrando non solo i vini, ma anche il patrimonio culturale delle comunità locali.
Crescita e sfide della produzione vinicola
Francesco Cambria, presidente del Consorzio, afferma che “Etna Days è la sintesi del nostro lavoro collettivo”. Con 230 soci che rappresentano il 95% del vino imbottigliato, il Consorzio ha visto un incremento costante della produzione, arrivando a circa 5,8 milioni di bottiglie all’anno. Questi dati sono significativi, soprattutto se si considera che nel 2013 la superficie vitata era di soli 670 ettari, e nel 2024 ha raggiunto un record di 1.347 ettari.
Un’analisi più dettagliata mostra che la produzione di vini bianchi, come l’Etna Bianco e l’Etna Bianco Superiore, ha visto una crescita continua dal 2019 al 2023, anche se nel 2024 si è registrato un lieve calo. D’altra parte, gli spumanti stanno guadagnando terreno, con l’Etna Spumante Bianco che ha visto un aumento significativo, passando da 651,41 ettolitri nel 2019 a 1.493,96 ettolitri nel 2024. Questa crescita è in linea con le tendenze di mercato che preferiscono vini freschi e frizzanti.
Innovazione e tradizione nella viticoltura
Le sfide legate al cambiamento climatico sono una realtà che l’Etna deve affrontare, ma la regione ha un vantaggio naturale grazie alla sua altitudine e alla varietà dei microclimi. La viticoltura tradizionale, con la sua lentezza imposta dalle pendici ripide e l’uso di tecniche antiche come i muretti a secco e la viticoltura ad alberello, contribuisce a preservare la biodiversità e la salute delle vigne. Alcuni produttori hanno iniziato a blindare i vigneti per mantenere alto il valore della terra e dei vini, mentre si avviano processi per ottenere la Docg, un ulteriore passo verso il riconoscimento della qualità.
Il fermento del ricambio generazionale è palpabile; giovani viticoltori portano nuove visioni e approcci, contribuendo a un’evoluzione continua dello stile dei vini. Durante gli “Etna Days 2025”, ben 91 cantine hanno presentato 340 etichette, tra cui 159 rossi, 119 bianchi, 46 rosati e 16 spumanti. Questo offre un’ottima panoramica della qualità e della diversità dei vini etnei.
Gli assaggi effettuati dallo staff di WineNews durante l’evento hanno messo in luce alcuni vini particolarmente rappresentativi. Tra i bianchi, l’Etna Bianco Extra Brut Re Befe’ 2019 di Cantàra, caratterizzato da note citrine e salate, e l’Etna Bianco Superiore Pietramarina 2020 di Benanti, con un abbraccio minerale, hanno colpito per la loro eleganza e freschezza. Tra i rossi, l’Etna Rosso Guardiola 2020 di Alta Mora ha catturato l’attenzione per la sua complessità aromatica, mentre il Donnafugata Contrada Montelaguardia Fragore 2021 si è distinto per la sua golosità e persistenza.
L’Etna, dunque, si conferma non solo come una denominazione-gioiello della Sicilia, ma anche come un territorio vinicolo in continua crescita, capace di attrarre l’attenzione internazionale grazie alla qualità dei suoi vini e alla ricchezza della sua cultura vitivinicola. I numeri parlano chiaro: l’Etna è un esempio di come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente, contribuendo a creare un futuro luminoso per questa regione vinicola.