La terra dell’Etna, il vulcano più alto d’Europa, è un’autentica meraviglia enologica della Sicilia. Conosciuto per le sue colate laviche suggestive, l’Etna è molto più di un fenomeno naturale; è il simbolo di un’energia vitale che si riflette nella comunità vitivinicola locale. Negli ultimi anni, questo territorio ha subito una trasformazione notevole, diventando un centro di attrazione per appassionati di vino e turisti, grazie a un indotto enoturistico che ha rivitalizzato l’area. La crescita ha attratto investimenti da produttori storici e nuove cantine, creando un mosaico enologico senza precedenti.
Un territorio in continua evoluzione
L’Etna è un territorio maturo, caratterizzato da una varietà di microclimi, terreni e altitudini. La presenza di oltre 130 Contrade, che comprendono vigne centenarie e nuovi impianti, consente una diversificazione straordinaria. Le varietà di uva predominanti includono:
- Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per i vini rossi.
- Carricante e Catarratto per i bianchi.
Questa varietà rende la scelta tra vini bianchi e rossi sempre più difficile, poiché entrambi raggiungono picchi di qualità notevole, evidenziata durante eventi come gli “Etna Days”.
L’importanza degli “Etna Days”
La quarta edizione degli “Etna Days”, organizzata dal Consorzio dei Vini Etna Doc, ha avuto luogo a Castiglione di Sicilia, attirando un numero crescente di produttori, etichette e giornalisti da tutto il mondo. Francesco Cambria, presidente del Consorzio, ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione per valorizzare il patrimonio culturale e identitario delle comunità etnee. Con 230 soci, che rappresentano il 95% del vino imbottigliato, il Consorzio ha prodotto circa 5,8 milioni di bottiglie nel 2024, confermando la salute e la crescita della denominazione.
Crescita e tendenze della produzione vinicola
I dati parlano chiaro: nel 2024, l’Etna ha raggiunto un record di 1.347 ettari di superficie vitata, un notevole incremento rispetto ai 670 ettari del 2013. Sebbene questa cifra sia lontana dai 90.000 ettari vitati della provincia di Catania alla fine dell’Ottocento, il tasso di crescita è impressionante. Ecco alcuni dati significativi:
- Il numero di viticoltori soci è passato da 203 nel 2013 a 474 nel 2024.
- La produzione di uva è aumentata da 26.135,38 ettolitri nel 2013 a 58.274,20 ettolitri nel 2024.
Un’analisi della produzione di vino rivela tendenze interessanti, con l’Etna Bianco e il Bianco Superiore che hanno visto un incremento costante fino al 2023, mentre l’Etna Rosso ha mostrato stabilità, sebbene con un calo rispetto ai picchi del 2022. Spicca la crescita degli spumanti, con l’Etna Spumante Bianco che è passato da 651,41 ettolitri nel 2019 a 1.493,96 ettolitri nel 2024.
L’Osservatorio Uiv-Vinitaly ha evidenziato il valore e la notorietà dell’Etna, con un fatturato delle imprese che ha raggiunto i 50 milioni di euro e un valore del vigneto per ettaro cinque volte superiore alla media regionale. Questo non solo evidenzia la qualità dei vini, ma anche l’impatto economico positivo dell’enoturismo, generando un valore aggiunto annuale di 123 milioni di euro.
L’Etna continua a stupire con la sua evoluzione e il suo status di denominazione-gioiello della Sicilia, attirando l’attenzione di esperti e appassionati di vino di tutto il mondo.