
Enovitis Extrême 2025: un successo straordinario con più di 1.500 visitatori
L’evento Enovitis Extrême 2025 ha rappresentato un trionfo per la viticoltura italiana, attirando oltre 1.500 visitatori nei suggestivi vigneti della Cembra Cantina di Montagna il 7 luglio scorso. Organizzato dall’Unione Italiana Vini (UIV), l’evento ha messo in evidenza le sfide e le opportunità della viticoltura eroica e della meccanizzazione in aree montane, confermandosi un appuntamento essenziale per gli operatori del settore.
Un campo di prova unico
La manifestazione si è svolta in una cornice straordinaria: la Val di Cembra, a oltre 700 metri di altitudine. Qui, i vigneti non sono solo un elemento paesaggistico, ma veri e propri laboratori di innovazione. Le pendenze superiori al 40% hanno rappresentato un’opportunità ideale per presentare e testare tecnologie all’avanguardia, come:
- Trattori specializzati
- Mini-cingolati
- Altri mezzi progettati per ambienti di alta montagna
Con la partecipazione di 67 espositori, gli operatori hanno potuto scoprire le ultime novità nel campo della meccanizzazione viticola, un settore sempre più cruciale per garantire la sostenibilità e l’efficienza della produzione vinicola.
Un evento di rilevanza strategica
La presenza di figure di spicco, come il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e l’Assessora all’Agricoltura, Giulia Zanotelli, ha ulteriormente sottolineato l’importanza dell’evento per il territorio trentino. Le autorità locali hanno riconosciuto il potenziale della viticoltura eroica non solo come un’attività economica, ma anche come un presidio ambientale e culturale, capace di preservare il patrimonio paesaggistico e la biodiversità della regione.
Viticoltura eroica: un baluardo di tradizione
Secondo l’Osservatorio del vino UIV, negli ultimi 25 anni si è assistito a un progressivo spostamento dei vigneti dalle zone collinari a quelle pianeggianti. Tuttavia, le superfici vitate montane e collinari rappresentano oggi il 51% del totale italiano, con il 9% di queste in ambiente montano. Questa evoluzione evidenzia l’importanza della viticoltura eroica, praticata in luoghi come la Valle d’Aosta, la Val di Cembra, la Valle Isarco, la Valtellina e le isole minori italiane. Questi vigneti non solo offrono vini di alta qualità, ma svolgono anche un ruolo cruciale nella lotta contro l’abbandono agricolo, contribuendo alla conservazione del paesaggio e alla biodiversità.
La lavorazione della vite in questi contesti è spesso manuale e richiede un impegno notevole, fino a 1.000 ore di lavoro per ettaro. Questo non solo rappresenta una sfida per i viticoltori, ma offre anche l’opportunità di creare prodotti unici che raccontano la storia e la cultura dei luoghi in cui vengono coltivati.
Innovazione e sostenibilità
Enovitis Extrême si distingue come un evento strategico per l’innovazione nel settore vitivinicolo. Collaborando con Cervim, la Provincia autonoma di Trento, CIA e Confagricoltura del Trentino, e Coldiretti Trentino-Alto Adige, l’evento ha messo in evidenza l’importanza della meccanizzazione di precisione. Questa tecnologia non solo migliora la produttività, ma è anche fondamentale per garantire la sostenibilità delle pratiche viticole in contesti complessi.
Il Consorzio Vini del Trentino ha giocato un ruolo chiave nell’organizzazione dell’evento, rappresentando il 90% della produzione vinicola locale. La rassegna ha attratto produttori, tecnici e aziende che operano in situazioni viticole difficili, creando un’occasione unica per il networking e lo scambio di idee.
L’interesse mostrato dai visitatori e dagli espositori a Enovitis Extrême 2025 dimostra che la viticoltura eroica non è solo una pratica tradizionale, ma un settore in crescita che può contribuire in modo significativo all’economia locale e alla sostenibilità ambientale. Con il supporto delle istituzioni e l’innovazione tecnologica, i viticoltori delle aree montane possono affrontare le sfide del cambiamento climatico e della competitività globale.
In un contesto in cui la qualità del vino è sempre più apprezzata dai consumatori, la viticoltura eroica ha il potenziale per diventare un simbolo di eccellenza e di resilienza, dimostrando che anche nei luoghi più impervi si possono ottenere risultati straordinari. Con eventi come Enovitis Extrême, il futuro della viticoltura in alta montagna appare luminoso e promettente, pronto a scrivere nuove pagine di storia del vino italiano.